News

A cura di:

La Roma di Fellini
Complesso del Vittoriano - Roma
Dal 27 settembre al 3 novembre 2003

Il 31 ottobre di dieci anni fa moriva Federico Fellini. Per ricordare il grande regista riminese il Comune di Roma ha dato vita a una serie di importanti iniziative che si svolgeranno tra settembre e dicembre di quest'anno. Proiezioni, concerti, tavole rotonde, presentazioni di nuovi volumi e mostre, tra cui segnaliamo La Roma di Fellini, al Complesso del Vittoriano fino al 3 novembre: fotografie (molte delle quali inedite) di luoghi e personaggi, proiezioni, esposizione di oggetti originali e costumi legati ai film romani.



Diceva Fellini: "Che cos’è Roma? A che penso quando sento la parola Roma? Penso ad un faccione rossastro che assomiglia a Sordi, Fabrizi, la Magnani. Penso ad un terreno bruno, melmoso; a un cielo ampio, fasciato, da fondale dell'opera, con colori viola, neri, argento; colori funerei. Ma tutto sommato è un volto confortante. Gli intellettuali, gli artisti, che vivono sempre in uno stato di frizione fra due dimensioni diverse – la realtà e la fantasia – trovano qui la spinta adatta e liberatoria della loro attività mentale: con il conforto di un cordone ombelicale che li tiene saldamente attaccati alla concretezza. Giacché Roma è una madre, ed è la madre ideale, perché indifferente. È una madre che ha troppi figli, e quindi non può dedicarsi a te, non ti chiede nulla, non si aspetta niente. Ti accoglie quando vieni, ti lascia andare quando vai, come il tribunale di Kafka. In questo c’è una saggezza antichissima; africana, quasi; preistorica…".
Tra le altre iniziative si segnala la mostra Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet (sempre al Vittoriano, fino al 26 ottobre): i disegni originali di Fellini e le tavole di Milo Manara sul film non fatto più famoso della storia del cinema (Il viaggio di Mastorna, appunto), di cui Fellini realizzò una parte a fumetti, disegnandone lo story-board che poi sarebbe servito a Manara per realizzare la storia.

 

Storia della fotografia
Jeffrey Ian - Rizzoli Skira
264 pagine - 18,00 euro

I saggi di carattere generale dedicati alla fotografia si limitano di solito a fornire una descrizione della sua evoluzione tecnica. Quest'opera offre invece una sintesi storica della fotografia che spiega in base a quali criteri si possa giudicare se (e perché) un'immagine sia migliore di un'altra, in che cosa consista il carattere speciale delle immagini fotografiche e che cosa sia l'essenza della fotografia, tanto in sé quanto in rapporto ad altre forme di arte visiva. L'opera di Jeffrey Ian, illustrata da 8 foto a colori e 136 in b/n, costituisce una guida agile agli aspetti più importanti dell'argomento, trattati e discussi facendo riferimento ai più grandi fotografi del mondo, da Fox Talbot, uno dei padri della fotografia, ai maestri di oggi.


Una luce inattesa. Viaggio in Afghanistan
Jason Elliot - Neri Pozza
562 pagine - 17,60 euro

Nel 1839 gli inglesi occupano Kabul, allora come adesso una città avvolta nella polvere, circondata da un altopiano inospitale e privo di vegetazione, abitata da una popolazione di cui si sa poco e quel poco basta per tenersene alla larga. Da allora sono passati centosessanta anni, negli ultimi tempi il paese è stato sconvolto da tre guerre una dietro l'altra (afghani contro russi, talebani contro mujahiddin, americani contro talebani), ma non ne sappiamo molto di più. Abbiamo imparato dove sta il Khyber Pass, quale sia la forma del cappello patano, o cosa sia sulla maschera che impedisce alle donne di mostrare a un estraneo il loro volto. Ma continua a sfuggirci chi siano veramente questi guerrieri irriducibili, una volta gentili, coraggiosi e persino amichevoli, il giorno dopo rissosi e tagliagole e da quali istinti, scelte o eventualmente ideali siano trascinati e perché siano pronti a tirare fuori i kalashnikov per risolvere i loro problemi. Un popolo che non ha paura di morire, che non sopporta di essere invaso anche da una potenza amica, che vuole continuare a leggere i versi dei suoi grandi poeti prima di lanciarsi nella battaglia. Quello di Jason Elliott è un lungo, partecipato, commovente racconto, molto diverso da quelli che abbiamo visto in televisione, che in Gran Bretagna ha vinto il premio per il miglior libro di viaggio dell'anno. Un viaggio compiuto a più riprese, tra il 1984 (quando, a diciannove anni, Elliot decide di andare a combattere per qualche mese con i mujahiddin antirussi) e la metà degli anni Novanta (quando Elliot torna nell'Afghanistan di Massud e dei talebani per scrivere un libro), che è assieme un saggio sull'Afghanistan recente e un appassionato romanzo di avventura.

 

L'accordatore di piano
Daniel Mason - Mondadori
352 pagine - 18,00 euro

Nell'autunno del 1886, l'accordatore di pianoforti Edgar Drake riceve una strana richiesta dal Ministero della Guerra britannico: deve lasciare sua moglie e la sua tranquilla vita londinese per trasferirsi nella giungla birmana, dove un raro esemplare di piano Erard necessita del suo prezioso intervento. Il pianoforte appartiene al maggiore medico Carroll, comandante di un avamposto inglese in una zona sperduta e ostile della Birmania. I metodi poco ortodossi con cui Carroll controlla le tribù ribelli e riesce a mantenere un'apparenza di pace sollevano da tempo inquietanti interrogativi presso gli alti comandi. Ma nessuno osa opporsi a quell'uomo, e Drake viene quasi costretto a partire. Nel suo viaggio attraverso l'Europa, il Mar Rosso e l'India, l'accordatore si troverà a confronto con una serie di allarmanti personaggi, ladri e profeti, militari, e soprattutto una giovane birmana, misteriosa e affascinante, che conosce da vicino l'enigmatico Carroll. Ma a sconvolgerlo sarà l'incontro con quest'uomo, con il suo sogno ambiguo e visionario, e soprattutto con la Birmania, un luogo più tenebroso e fatale di quanto Drake avesse mai immaginato.

Metodi di pagamento: