L'Accademia di Belle Arti di Perugia sceglie la strada della "rete" per promuovere la sua antica istituzione, e lo fa realizzando un video musicale, interamente ripreso con una Nikon D3s. Grazie a questa e ad altre iniziative, nell'anno accademico 2010-2011 gli studenti iscritti sono aumentati del 30% rispetto all'anno precedente. Ma cosa è un Lip Dub, e come si realizza?

A cura di Davide Vasta

» Cosa è un Lip Dub? » Cosa serve per realizzare un Lip Dub?
» Scelta della musica » Attribuzione delle strofe ai partecipanti
» Prove di "canto" in sincronia » Scelta della location
» Studio dei tempi e dei movimenti » Attrezzatura necessaria
» Organizzazione delle sorgenti sonore » Effettuare le riprese
» Editare audio e video » Pubblicare il Lip Dub su Internet

 

Attrezzatura necessaria

Un Lip Dub può essere realizzato tranquillamente con una economica telecamera, brandeggiata a mano, ma il risultato sarà spesso deludente. Un buon Lip Dub invece non può prescindere dall'utilizzo di un sistema di ripresa di qualità, da un sistema di stabilizzazione e da una persona che sappia effettuare riprese almeno semi-professionali. Nel caso specifico, l'utilizzo di una fotocamera reflex Nikon D3s, in abbinamento con un ottica grandangolare Zoom AF-S Nikkor 14-24mm f/2.8G ED, e una steady cam Flycam 3000 PRO, trasforma il risultato della ripresa da amatoriale a semi professionale!

Ovviamente la scelta può ricadere ad oggi anche su altri dispositivi: ad esempio è possibile usare una Nikon D7000, una Nikon D3100, D5000 oppure D90, purché l'ottica montata sia grandangolare e possibilmente luminosa, soprattutto se gli spazi in cui si svolge il Lip Dub sono ristretti e non perfettamente illuminati.

Anche a livello di stabilizzazione, si può ripiegare su un sistema più economico come il Modo Steady 585 di Manfrotto. In questo caso bisogna però investire più tempo per imparare a stabilizzare correttamente la fotocamera durante le riprese. Bisogna inoltre considerare che il peso globale (fotocamera più stabilizzatore) dovrà essere sorretto totalmente con la forza delle braccia, il che offre non pochi problemi durante una lunga ripresa in piano sequenza.

Esempi di sistemi di stabilizzazione.
Da sinistra: Flycam 3000 PRO, Corpetto per Flycam 3000 PRO, Modo Steady 585 di Manfrotto.



Organizzazione delle sorgenti sonore

Presupposto fondamentale affinché tutti i partecipanti cantino in perfetta sincronia con la propria strofa, è la diffusione contemporanea in tutti gli ambienti della stessa musica. Laddove il percorso è molto lungo e articolato (come ad esempio nel nostro caso), si rende necessario distribuire un certo numero di diffusori in modo che in ogni ambiente il suono arrivi correttamente. Volendo è possibile usare anche un sistema di casse di quelli che normalmente si usano in casa per ascoltare la musica, ma questa soluzione prevede al massimo l'utilizzo di una coppia di diffusori. Qualora si debbano appunto distribuire più punti sonori, è necessario dotarsi di casse acustiche professionali, che normalmente possono essere reperite presso i service di noleggio audio/video. Questi diffusori sono dotati di ingressi ed uscite, e possono quindi essere messi in serie tra loro. Dotandosi di cavi molto lunghi anche di 15-20 mt, è facile quindi coprire anche un percorso molto esteso.

A titolo di esempio, per il Lip Dub dell'Accademia sono stati usati 8 diffusori amplificati da 300W, collegati in serie su due “rami” che facevano capo ad un mixer audio. Tra la prima cassa e l'ultima (a seconda della distanza) può verificarsi un minimo ritardo (nell'ordine di millisecondi) audio che resta comunque impercettibile e non inficia in alcun modo il risultato.

 
Retro di una cassa amplificata:
sono presenti i
connettori Cannon
in ingresso ed uscita,
che consentono di
metterla in serie.




Effettuare le riprese

Arriva il momento delle riprese. Per quel giorno, tutto deve funzionare come un orologio svizzero, e soprattutto, ancora una volta, tutti devono essere molto pazienti. Per poter ottenere un risultato di qualità è necessario non accontentarsi dopo aver fatto quattro o cinque riprese complete, ma continuare, limando tutti i piccoli problemi che insorgono naturalmente, mentre si riprende.

Per iniziare è bene fare una ripresa di prova, senza che i partecipanti cantino, per rendersi bene conto dello spazio, del tempo, e delle inquadrature. Una volta che si inizia la ripresa vera è propria, un consiglio è quello di non interromperla mai, anche se all'inizio si sono verificati errori che la renderanno inutilizzabile. Questo perché è importante che, comunque, ognuno abbia la possibilità di cantare diverse volte il suo pezzo. In fase di ripresa è fondamentale avere un assistente, una persona che segua il cameraman come un ombra e sappia intervenire tempestivamente ad ogni problema, senza mai entrare in scena. Nel nostro caso, la Prof.ssa Laura Farina (docente di Arte del Fumetto ed Elementi di Morfologia e Dinamiche della Forma), ha contribuito ad organizzare il Lip Dub, ed è stata la mia ombra, durante tutte le fasi della ripresa. Senza il suo supporto il Lip Dub non avrebbe mai visto la luce.

Nel caso specifico, le riprese sono state effettuate il 19 Marzo 2010, dal primo pomeriggio e si sono protratte per svariate ore, fino ad arrivare a circa 24 prove di ripresa. Il filmato definitivo è stato scelto tra le ultime tre riprese, e questo la dice lunga su quanto sia necessario effettuare più prove, limando di volta in volta tutte le problematiche.

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Un momento della ripresa.

 

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