Infrarosso IR ed Ultravioletti UV con Nikon D700 nel restauro di antichi dipinti Tibetani

A cura di: Luigi Fieni

Attraverso la sostituzione del filtro low-pass di serie, si è potuta utilizzare questa fotocamera per eseguire diverse analisi e studi di dipinti murali sostituendo pienamente costosissime apparecchiature dedicate alla riflettologia infrarossa.

A cura di Luigi Fieni

» Introduzione » L'importanza dell'infrarosso nel restauro
» Attrezzature e procedure di modifica » Tecniche di scatto
» Metodologia ed applicazioni sul campo » Sensibilità e vantaggi
» Considerazioni pratiche » Risultati ed immagini: nel visibile e nell'infrarosso

 

Risultati ed immagini prese nel visibile e nell'IR

Grazie all'uso della riflettografia infrarossa, si è potuta studiare la tecnica di esecuzione dei dipinti murali dei templi di Jampa e Thubchen.

Nella tradizione pittorica indo-tibetana l'esecuzione dei dipinti è coordinata da un maestro che lavora lui stesso ma che si aiuta con il suo atelier di studenti. Il maestro concepisce e realizza il disegno preparatorio principale, sul quale lascia indicazioni di colore, sotto forma di lettere e numeri, ai suoi studenti che riempiranno il colore secondo il numero/lettera che trovano nello spazio da colorare. L'utilizzo di questa tecnica è stato confermato poiché queste lettere e/o questi numeri sono stati trovati ampiamente su tutta la superficie pittorica.

Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Dettaglio della corona di un Bodhisattva. Nella foto IR si possono notare, al centro,
le lettere tibetane lasciate dal maestro come indicazioni di colore.

In monasteri di grandi dimensioni, dove la superficie da dipingere era molto vasta, si ipotizza la presenza di più maestri con relativi studenti. Ebbene, grazie all'uso della fotografia infrarossa si è potuto dimostrare che più maestri lavorassero nell'esecuzione dello stesso ciclo pittorico! Infatti, basandomi sull'ipotesi che maestri diversi usassero indicazioni di colore differenti, si sono effettivamente trovati numeri e lettere diversi per marcare uno stesso tipo di colore. In questo modo si sono potute definire le aree esatte in cui ogni maestro ha lavorato, una vera e propria scoperta dal punto di vista storico-artistico. Questo tipo di studio di solito si esegue attraverso un'analisi stilistica, che rimane comunque molto soggettiva ed imprecisa: in questo frangente invece si è utilizzato un approccio totalmente scientifico.

Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Nella foto IR possiamo vedere la griglia diagonale costruita per allineare tutti i Budda.
Il centro delle diagonali serviva anche come centro del compasso usato per disegnare i cerchi,
base per la decorazione floreale che circonda le figure principali.

Un'ulteriore scoperta ha riguardato la comprensione dell'organizzazione del lavoro degli studenti. Anche in quel periodo esistevano persone più dotate ed altre meno brave nel dipingere. Ed il maestro sapeva esattamente come risolvere questo problema.

Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Nella foto IR si possono notare i disegni preparatori, le trace dello stencil e la linea verticale usata per allineare i Budda.

Nelle zone più alte del dipinto murale, si sono trovate numerose tracce di stencil, una tecnica di riproduzione del disegno che di solito viene utilizzata da persone non proprio brave nel disegnare. Nelle aree inferiori del muro invece, non è stata trovata alcuna traccia di stencil, ma solo qualche linea di riferimento: tutto il disegno era stato fatto a mano libera. Di conseguenza, il maestro impiegava gli studenti meno bravi per disegnare/dipingere le aree superiori, lontane dalla vista, mentre usava gli allievi più dotati o lavorava lui stesso, nelle parti inferiori, che erano a portata di occhio, e quindi di critica!

Inoltre, comparando il disegno finale, visibile, con quello preparatorio, invisibile all'occhio umano, è stato possibile rintracciare eventuali pentimenti dell'artista: soluzioni stilistiche o cambi di idee sul disegno finale, dandoci così modo di avere ulteriori elementi per capire le varie fasi di realizzazione del ciclo pittorico.

Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Nella foto IR possiamo notare un disegno preparatorio diverso.
L'artista ha cambiato successivamente il disegno degli steli del fiore.



Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Nella foto IR si può notare un pentimento dell'artista. Lo stelo originariamente aveva una curvatura diversa. Si nota inoltre la presenza di colore: da qui si deduce che lo stelo è stato modificato coprendo il pentimento con il colore del cielo.

Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Nella foto IR si può notare che la posizione originale della mano destra è stata successivamete modificata.

Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Nella foto IR il disegno preparatorio mostra che la forma dei capelli del Budda era originariamente
diversa da come è stata poi effettivamente dipinta.

Senza l'analisi attraverso la fotografia infrarossa, tutte queste piccole scoperte, non avrebbero avuto luogo, ed avrebbero lasciato parecchi dubbi sull'esecuzione di un dipinto murale tibetano, molto difficile da studiare, vuoi per la mancanza di testi storici e la segretezza coi quali vengono conservati, vuoi per una devozione pittorica quando questa assume una dimensione religiosa. Raro il pittore tibetano che lascia la sua firma su di un'opera: non avrebbe avuto senso mettere il nome di un mortale proprio al di fianco di una divinità...

Tra le tante applicazioni della fotografia all'infrarosso che non sono state trattate in questo eXperience, ci sono ovviamente quelle classiche della fotografia di paesaggio, quella gigapixel ma anche la tecnica Jumbo MultiBigShoot per l'impiego congiunto di basculaggi con i quali si raggiungono dei risultati combinati e sorprendenti, soprattutto quando si realizzano Photo-Stitching per la realizzazione di foto panoramiche. Oltre, ovviamente, ad eventuali combinazioni legate agli aspetti della fluorescenza

Ingrandisci l'immagine
Fotomontaggio di 4 scatti eseguiti con la Nikon D700 senza nessun filtro applicato. Fotografia in falsi colori IR.

 

Metodi di pagamento: