Gigapixel è un termine che identifica immagini fotografiche digitali eseguite con un uso estremo della tecnica dello “stitch”, l'unione via software di più immagini dello stesso soggetto. I risultati ottenuti sono strabilianti, impensabili fino a pochi anni or sono, al di là di ogni sogno più estremo per i fotografi chimici. E questo è un settore fotografico in cui le Nikon digitali offrono una marcia in più ...


» Premessa » La ripresa in pratica
» Post-produzione » Stitching in PTGui
» Correzioni finali in Photoshop » Alcuni esempi di visualizzazione in Zoomify

 

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Premessa

Nel precedente eXperience, dedicato allo stitching e alle panoramiche, abbiamo visto come unire più file per creare un'unica immagine a più alta risoluzione e/o per ampliare l'angolo di campo fino ad ottenere panoramiche di 360°. Ora, usando gli stessi concetti, ma aumentando il numero di file di uno stitch a mosaico, possiamo raggiungere dimensioni notevoli; quanto notevoli dipenderà dal numero di file utilizzati, dalla potenza e dalla capacità di calcolo dei nostri hardware e software.

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Prealpi e Dolomiti riprese dal Monte Pizzoc (Treviso)
Panoramica da 1,75 GB per un totale di 65.671 x 9.526 pixel, pari a 556x80 cm a 300 Dpi.
Eseguita con 114 scatti realizzati da Nikon D2x
e Nikkor Zoom AF-S VR 70-300 f/4,5-5,6 G IF-ED a 300mm f/11
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Leader in questo campo è l'azienda italiana HAL9000 (www.haltadefinizione.com) di Novara, che ha messo a punto una tecnica per le riproduzioni d'arte che consente di ottenere file delle dimensioni di circa 16 GB, come quello rappresentante l'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci (con 1.677 scatti in Nikon D2Xs) o la Sacra Sindone (1.600 scatti circa con la nuova Nikon D3).

Per arrivare a tali risultati occorrono risorse hardware e software che non sono alla portata di tutti. Ci accontenteremo perciò di capire i concetti e le modalità di questa tecnica attraverso uno stitching a mosaico di 1 o 2 giga che, come si noterà nell'immagine che segue, è comunque considerevole.

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Prealpi e Dolomiti riprese dal Monte Pizzoc (Treviso)
Panoramica da 1,75 GB per un totale di 65.671 x 9.526 pixel, pari a 556x80 cm a 300 Dpi.
Eseguita con 114 scatti realizzati da Nikon D2x e Nikkor Zoom AF-S VR 70-300 f/4,5-5,6 G IF-ED a 300mm f/11.

Le immagini che seguono sono ingrandimenti al 100% dei particolari evidenziati con rettangoli in rosso.

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A. Vetta del Monte Visentin
(distanza: 8 km circa in linea d'aria)

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B. Escursionisti sul Nevegal
(distanza di circa 8 km circa in linea d'aria)

   

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C. Dolomiti. Malga e sentiero montano
(20/25 km circa in linea d'aria)

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D. Dolomiti. Monti Pelmo e Pelmetto. Particolari
(40 Km circa in linea d'aria)


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Conegliano (TV). Pozzoserrato. Affresco della facciata del Duomo di Particolare (1593).
Stitch a mosaico di 1,97 GB per un totale di 52.161 x 13.549, pari a 441,63x114,69 cm a 300 dpi, eseguito con 160
scatti realizzati da Nikon D300 e Nikkor Zoom AF-S VR 70-300 f/4,5-5,6G IF-ED a 200 mm f/16.
Incorniciati in rosso i particolari ingranditi al 100% visibili più sotto.

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Conegliano (TV). Pozzoserrato.
Affresco della facciata del Duomo di Particolare (1593).
Il Re Davide. Particolare

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Conegliano (TV). Pozzoserrato.
Affresco della facciata del Duomo di Particolare (1593).
La nave dei Battuti. Particolare


Cosa fotografare

Come appare evidente dalle immagini, attraverso questa tecnica possiamo certamente superare la risoluzione del migliore dorso digitale o della migliore scansione da pellicola piana.
Attenzione però: le caratteristiche di una foto non si misurano solo in risoluzione. Tecniche come basculaggio o sfocatura selettiva, ottenibili con scatti singoli, magari in pellicola piana su banco ottico, sono difficilmente riproducibili con lo stitching.
Bisogna insomma imparare a sfruttare al meglio le potenzialità di un mezzo (digitale o analogico sono prima di tutto dei “mezzi”), utilizzando a nostro favore i vantaggi che esso offre. Lo stitching e il Gigapixel sono tecniche che calzano perfettamente col formato digitale; viceversa l'analogico è più adatto in altri settori.

La tecnica di ripresa del Gigapixel come lo stitching panoramico, ha bisogno di soggetti statici.

Nel caso di ripresa di un paesaggio in Gigapixel dovremo anche tener conto di quanto velocemente cambia la luce; 100/150 scatti richiedono (se siamo veloci e se tutto va bene) almeno 15/20 minuti. È evidente che se cambia la luce l'assemblaggio non sarà omogeneo.
Tra gli usi più interessanti di questa tecnica vi è la possibilità di visualizzare, dal monitor del nostro computer, anche un minimo particolare, come se stessimo usando un piccolo telescopio virtuale. In tal modo possiamo evidenziare quello che è difficile o impossibile vedere ad occhio nudo.
Interessante l'applicazione del Gigapixel nella riproduzione d'arte o di paesaggio, dove è possibile non solo un'ottima visione d'insieme, ma anche un aiuto all'occhio per permettere di cogliere particolari altrimenti non significativi.
 

 

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