Filmato intervallato, ovvero l'effetto Koyaanisqatsi Time Lapse e Stop Motion: interpretare il Tempo

A cura di: Gerardo Bonomo

» Interpretare il tempo e Kooyaanisqatsi » Un po' di storia
» Aumentare o ridurre i 24/25 fps » Il "film accelerato", Time Lapse Movie delle COOLPIX
» Foto Intervallate "Interval Timer Shooting" con COOLPIX P6000 » Foto Intervallate con Nikon D5000
» Impostazioni della di ripresa » L'intervallo di ripresa ottimale
» Quando il gioco si fa duro… » Postproduzione on-camera con Nikon D5000
» Postproduzione a computer » Conclusioni

 

Foto Intervallate "Interval Timer Shooting" con Coolpix P6000

Anche questa funzione è disponibile su diversi modelli di Coolpix; il numero massimo di scatti che possono essere registrati in sequenza è anche qui di 1.800; anche per le Foto Intervallate gli intervalli di tempo tra uno scatto e l'altro sono gli stessi del Filmato accelerato; qui i vantaggi stanno nel fatto che è possibile disabilitare qualsiasi automatismo, e che è possibile eseguire gli scatti anche alla massima risoluzione consentita della fotocamera, superando di gran lunga la risoluzione fornita da una videocamera HD.
La sequenza di scatti va poi trasferita su un computer e montata con un programma di editing video.




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Un filmato realizzato con Nikon Coolpix P6000 in modalità Film Accelerato o Time Lapse Movie.
Abbiamo già riferito nel testo sui vantaggi di questo tipo di filmato intervallato, quindi 1.800 fotogrammi in continuo, montaggio automatico on-camera del girato, e degli svantaggi, quindi utilizzo forzato di tutti gli automatismi con la sola possibilità di fissare una sotto/sovraesposizione intenzionale, risoluzione massima inferiore al formato HD; questo filmato è la somma dei girati di due notti consecutive; la pianta è stata illuminata tutta la notte con una lampada dicroica e i fagioli hanno continuato a crescere; l'intervallo minimo che nella P6000 è di soli 30 secondi, ha permesso comunque di registrare la crescita delle varie piante in modo molto fluido e omogeneo.
Dell'Interval Time Shooting non con finalità video ma fotografica ci siamo occupati nell'eXperience Il cavo di scatto a distanza MC-EU1.

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Le Foto Intervallate con Nikon D5000
 

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Tanto la Coolpix P6000 che la Nikon D5000 incorporano un'intervallometro;
la Coolpix è limitata dal fatto che gli intervalli possono essere selezionati da un minimo di 30 secondi a un massimo
di 60 minuti, mentre la D5000 parte da un intervallo minimo di 1 secondo per arrivare a 23 ore, 59 minuti e 59 secondi;
a vantaggio della P6000 c'è la possibilità di arrivare a registrare fino a 1.800 fotogrammi consecutivi,
compatibilmente con la risoluzione immagine scelta e la capacità della scheda, mentre la D5000 registra
fino a un massimo di 999 fotogrammi consecutivi.

Facciamo nuovamente una premessa: qualsiasi fotocamera digitale, compatta o reflex, è in grado di registrare sequenze di immagini: basta fissare la fotocamera a un treppiedi e, allo scadere di ogni identico intervallo stabilito, scattare un'immagine, premendo direttamente il pulsante di scatto o usando uno scatto a distanza. È in questo modo che si registra a passo uno, quando il soggetto in questione non è in movimento ma, al contrario è un inerte disegno; ogni volta che il disegno successivo è pronto lo si fotografa, e si aspetta poi che sia pronto o comunque che venga posizionato sotto la cinepresa il disegno successivo per eseguire il fotogramma successivo; e via così per ore, giorni ma anche anni! Questo per quanto riguarda soggetti completamente inanimati, dove siamo noi a creare e a dare l'illusione del movimento.
Le cose sono diverse quando invece il soggetto è dotato di un suo movimento spontaneo, anche se lento e addirittura inavvertibile per l'occhio umano, quindi e di nuovo, lo sbocciare di un fiore piuttosto che la traiettoria della Luna da orizzonte a orizzonte; qui noi non siamo in grado di fermare il soggetto e dobbiamo necessariamente eseguire la sequenza di fotogrammi, agli identici intervalli da noi pianificati, quindi ogni secondo, o ogni dieci, o ogni ora.
 

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Ecco l'intervallometro della Coolpix P6000: si distingue innanzitutto dal filmato intervallato
perché alla fine della sequenza di shooting non crea in automatico un filmato, che dovrà invece essere
postprodotto con il programma di video editing preferito; i vantaggi rispetto al filmato intervallato consistono
nel fatto che, eseguendo scatti fotografici singoli, è possibile impostare tutti i parametri della fotocamera
anche in modo manuale, dal bilanciamento del bianco alla scelta del diaframma, dal tempo di scatto
alla risoluzione del file, che qui può arrivare ai 13MP nativi della P6000 ottenendo poi in postproduzione, volendo,
un filmato con una risoluzione pari o addirittura superiore allo stesso HD. Anche per l'intervallometro,
il numero massimo di scatti in sequenza sulla P6000 è 1.800 (compatibilmente con la risoluzione
impostata e la capacità della scheda on board).

In queste situazioni la possibilità di poter automatizzare la sequenza ci permette da un lato di essere estremamente precisi nel rispetto dell'intervallo di tempo desiderato, dall'altro di poterci allontanare dalla fotocamera e svolgere altre attività: una ripresa intervallata di 15 ore durante la quale seguire il tramonto della Luna può tranquillamente essere gestita dalla fotocamera, mentre noi possiamo nel frattempo dormire.
La Nikon D5000 incorpora un intervallometro che permette di automatizzare sequenze fino a un massimo di 999 fotogrammi consecutivi; l'intervallo di tempo tra uno scatto e l'altro può essere impostato da un secondo fino a 24 ore. È anche possibile programmare la fotocamera nell'arco delle 24 ore perché inizi la sequenza all'ora stabilita.
Sul fronte del limite dei 999 fotogrammi va ricordato che, all'approssimarsi del raggiungimento del 999 esimo fotogramma, è possibile interrompere la sequenza e far nuovamente ripartire la macchina; in questo modo è possibile sommare sequenze di 999 fotogrammi praticamente all'infinito.


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Per meglio comprendere la differenza tra filmato accelerato e foto intervallate,
ecco come si presentano i menù con la terminologia nativa anglosassone.

L'intervallo di tempo tra un fotogramma e l'altro è programmabile da 1 secondo – a patto che il tempo di scatto impostato sia inferiore a 1 secondo di posa - fino a 24 ore.
L'abilità sta proprio nel decidere quale intervallo di tempo selezionare, che non deve essere troppo lungo né troppo breve rispetto al moto/movimento reale/apparente del soggetto in movimento.
Solo per fare qualche esempio, con un intervallo di tempo di 1 secondo tra un fotogramma e l'altro è possibile registrare il moto di una persona che cammina, piuttosto che percepire l'arresto e la partenza delle auto a un semaforo; con un intervallo di 30 secondi è possibile registrare la traiettoria della Luna piuttosto che lo sbocciare di un fiore o il passaggio delle nuvole in cielo; salendo con l'intervallo si perde la percezione di soggetti con una evoluzione di movimento lenta ma non lentissima, ma si cominciano ad apprezzare eventi che evolvono nell'arco di mesi, se non addirittura di anni, come la costruzione di un fabbricato.
Indipendentemente dall'intervallo di tempo stabilito e dal numero di fotogrammi registrati, questi andranno poi divisi per 24 o 25 per sapere quanto durerà poi, calcolato in secondi, il filmato. Una sequenza di 999 fotogrammi in play dura, normalmente, 40 secondi (è naturalmente possibile variare lo standard). Per comprendere quanto dell'evoluzione della situazione registrata si potrà poi percepire, basta pensare alla durata effettiva dell'intera sequenza intervallata e immaginare poi di poterla vedere alla velocità di 24-25 fps: una sequenza di 999 fotogrammi ripresi a un intervallo di 30 secondi tra un fotogramma e l'altro corrisponde a un lasso di tempo nella realtà di circa otto ore e mezza che verranno poi visionate in 40 secondi; questo può già dare un'idea dell'impatto che avrà il filmato definitivo rispetto al lasso di tempo in cui è stato registrato, a intervalli, nella realtà.

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Nel Menu della Nikon D5000, la schermata di accesso alle “Foto Intervallate”.

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Una volta entrati nel sottomenu…
Si sceglierà l'intervallo di tempo, che potrà essere
selezionato da un minimo di 1 secondo, sempre che il
tempo di posa selezionato sia inferiore al secondo…

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Fino ad arrivare a uno scatto ogni 24 ore, sempre a passi di 1 secondo; calcolando che la sequenza
massima di intervallo può arrivare a 999 fotogrammi, impostando l'intervallometro su uno scatto ogni
24 ore si va ad abbracciare un arco di tempo di… quasi tre anni!

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Il numero di intervalli, quindi di immagini totali, può essere impostato da 1 fino a 999.

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Una volta impostato l'intervallo e il numero di immagini che si vorranno registrare, è possibile scegliere
se avviare immediatamente lo shooting o decidere per un'orario di inizio automatico, che va dalle 00.01 alle 23.59;
questa impostazione si regola sull'ora memorizzata nell'orologio interno della fotocamera.br />

 

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