Impiego di Spazi Colore estesi in Nikon ViewNX, Capture NX2 e stampa Inkjet

A cura di: Guido Bartoli

sRGB, AdobeRGB, Wide Gamut RGB, Pro Photo RGB, spazi colore molto diversi che possono essere facilmente utilizzati in uscita dal RAW/NEF. Analisi delle loro caratteristiche in rapporto alle capacità dei monitor e della stampa inkjet. Uso di alcuni esempi per valutare la loro rispondenza ad alcune situazioni tipiche di ripresa.

A cura di Guido Bartoli

» Spazi colore e profili colore, come visualizzarli » Visualizzare i colori di un'immagine in rapporto agli spazi colore e ai profili colore
» Gestione degli spazi colore in View NX e in Capture NX2 » Confronto fra immagini con diverso spazio colore
» Il collo di bottiglia del monitor » La riduzione del gamut in stampa
» Alcuni esempi in situazioni diverse di ripresa » Conclusioni

 

Il collo di bottiglia del monitor

Il monitor la fa da padrone nella fotografia digitale: senza questo strumento non è possibile visualizzare l'immagine, eseguire la postproduzione, preparare un file per la stampa. Purtroppo, nei confronti della gestione del colore, esso rappresenta l'anello debole della catena: il suo gamut è uno dei più limitati fra tutte le apparecchiature, inoltre richiede una regolazione molto precisa per fornire risultati ottimali.
Per poter visualizzare una fotografia digitale in modo da avere un'idea precisa di cosa si vedrà nella stampa, quindi eseguire una postproduzione efficace, il monitor deve essere di buona qualità, profilato possibilmente con un colorimetro, mantenuto nelle stesse condizioni (senza modificare luminosità e contrasto).
Tutte prerogative che non pongono problemi a chi usa il monitor per lavoro, quindi può regolarlo al meglio e curarne la costanza di impostazioni; non così per chi usa il monitor a casa, assieme ad altre persone che magari ne cambiano spesso la regolazione.

Dirigiamo ora l'attenzione al gamut, per vedere che ciò riserva delle amare sorprese: per arrivare a visualizzare su un monitor quasi tutti i colori di AdobeRGB, l'investimento per l'acquisto è cospicuo, in genere pari a una reflex di fascia medio-alta. Ci si può accontentare e si può fare bene fotografia con molto meno, a patto di conoscere bene il comportamento del proprio monitor e di utilizzare molta pratica, acquisita stampando diverse fotografie con la propria stampante.

Altra alternativa valida è quella di impiegare software simili a quello utilizzato per questo eXperience, in modo da previsualizzare quali zone dell'immagine creeranno problemi di slittamento cromatico in stampa.

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Ecco il confronto fra il profilo di un monitor di buona qualità di un computer portatile, solitamente utilizzato
per la gestione delle immagini digitali (evidenziato in colore pieno), con AdobeRGB (in reticolo).
Come si vede il gamut del monitor è di poco superiore a sRGB, ben lontano dal far vedere tutti i colori
potenzialmente registrabili dal gamut di una reflex.

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Questo confronto esemplifica quanto illustrato nel testo: il gamut della fotocamera è molto maggiore
di quello di un normale monitor. Nelle schermate vediamo in reticolo il profilo della D700, messo a confronto
con il profilo del monitor, in colore pieno.
I punti in rosso rappresentano i colori di un'immagine scattata con luce fluorescente a 5000K,
cui è stato applicato il profilo della fotocamera.

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Questo esempio mette a confronto lo spazio colore di un monitor fra i più costosi attualmente in commercio,
in grado di rappresentare tutti i colori di AdobeRGB, con il gamut della D700 e l'immagine di esempio.
Come si vede molti colori escono dalla possibilità di visualizzazione.

Neanche un monitor (peraltro molto costoso) che attualmente rappresenta lo stato dell'arte, in grado di visualizzare poco più di AdobeRGB, sarà in grado di rendere tutti i colori ottenibili dalla fotocamera.
I continui miglioramenti della tecnologia ridurranno in futuro questo divario fra la ripresa e la visione dell'immagine, per cui ha in ogni caso un senso scattare in NEF + JPEG e conservarsi la possibilità di uscire in uno spazio colore molto ampio, magari in futuro pienamente visualizzabile.

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Rappresentazione in colori falsati dei colori che vengono modificati visualizzando un'immagine con ampio gamut
su due diversi monitor: a sinistra un monitor con gamut quasi pari a AdobeRGB, a destra il monitor
del portatile preso a riferimento prima.
In verde le zone la cui differenza è sotto il limite di visibilità dell'uomo (ΔE < 1,5), in giallo le zone accettabili
secondo uno standard di stampa (ΔE < 3), in ocra quelle comprese fra ΔE=3 e ΔE=8, ben visibili da chiunque;
in rosso quelle con valore superiore e quindi soggette a una grande modificazione cromatica.


 

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