Alcuni dei punti di forza dell’insieme di illuminazione sono caratterizzati dalla versatilità e duttilità del sistema flash Nikon, basato su lampeggiatori tecnologicamente avanzati e da un sistema di accessori in grado di sfruttarne appieno le potenzialità, vediamo in particolare di cosa si tratta…

A cura di Valerio Pardi

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L’uso delle gelatine colorate: introduzione alla luce mista

Ingrandisci l'immagineL’evoluzione della tecnologia dei flash e la comparsa di nuovi accessori ha reso sempre più importante l’impiego di luce artificiale anche nella fotografia diurna; tuttavia la temperatura di colore fissa dei bulbi dei flash, seppur perfettamente tarata per la luce solare (5000° Kelvin), può non sposarsi perfettamente con la temperatura colore della luce naturale, che varia sensibilmente in base all’ora del giorno, in base all’area geografica presa in esame o alle condizioni climatiche.

Il problema ovviamente non sussiste se l’intera scena viene illuminata dalla luce dei flash, infatti se le temperature di colore delle fonti sono uguali o anche solo simili basterà un normale bilanciamento del bianco per ottenere colori bilanciati. Un’operazione eseguibile sia direttamente dalla fotocamera che in post produzione, con gradi di interventi più mirati e precisi, sfruttando le possibilità offerte dal software Nikon Capture NX 2.

Ciò invece non sarà possibile se le due temperature di colore (luce artificiale o diurna e flash) sono discordanti, in questo caso si potrà ottenere, al massimo una media di bilanciamento del bianco, oppure scegliere una delle due temperature come principale e mantenere una certa quantità di dominante di colore proveniente dalla seconda sorgente di luce, ma in entrambi i casi non si potrà raggiungere un bilanciamento del bianco uniforme e “perfetto”.

Tutto questo discorso senza dimenticare l’influenza della variabile IR che in certe condizioni, come nel caso di sole pieno oppure sotto illuminazioni ad incandescenza, è molto presente e può “scaldare” l’immagine rispetto ai valori consueti, in quanto i sensori delle reflex digitali sono in parte sensibili anche a queste lunghezze d’onda dello spettro. In riferimento al tema infrarosso suggeriamo un precedente eXperience Fotografia digitale infrarossa, l'ultima frontiera.

Occorre poi ricordare che di norma l'invadenza cromatica data dalla luce ambiente nelle fotografie a luce mista aumenta linearmente all’aumento della sensibilità ISO utilizzata, dal tempo di posa (più è lungo e più la cromia della luce ambiente diventa preponderante) e dal diaframma utilizzato (più è aperto e più la cromia della luce ambiente diventa preponderante). L'automatismo di bilanciamento del bianco delle reflex è attualmente studiato per dare maggiore peso alla temperatura di colore offerta dai flash che viene visto dalla fotocamera come illuminante principale del soggetto e per questo motivo quando si utilizza il bilanciamento del bianco automatico in abbinamento alla luce flash, la fotocamera imposta in automatico i valori del bilanciamento cromatico prossimi alla gamma flash. In questi casi, ovvero quando si opera con illuminazioni miste, l’unica possibilità di ottenere un’immagine cromaticamente bilanciata tra primo piano e sfondo è quella di rendere simili le diverse fonti di luce, filtrandole opportunamente. Nikon offre un set di filtri che consente di compensare la luce al tungsteno e quella fluorescente, permettendo così di ottenere immagini “neutre” oppure interamente “shiftate” verso una dominante comune. Resta poi sott’inteso che accostamenti cromatici differenti possono essere utilizzati ai fini creativi per rendere la fotografia cromaticamente “interessante”.

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Schermate di ViewNX e Capture NX 2 con le opzioni di bilanciamento del bianco dedicate al set
delle quattro gelatine colorate di conversione FL-G1, FL-G2, TN-A1 o TN-A2.

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