Editoriale
Visioni di guerra divenute icone, visioni dell'Italia di oggi attraverso i fotografi Magnum, l'attualità e la storia della fotografia in Italia, immagini contemporanee da India e Sud America, la Haiti del dopo terremoto e della solidarietà, memorie visive lungo le Vie della Seta, la scena fotografica a Parigi, un premio di fotografia sociale, un fotografo non vedente, molte Afriche. È fatto di tutto questo Sguardi di gennaio.
Si inizia con il fotogiornalismo più drammatico e da front page, con la splendida e dolorosa mostra Ombre di guerra, che assembla 90 tra le immagini di conflitti che hanno insanguinato e insanguinano il mondo, dalla guerra civile spagnola del 1936 al Libano del 2007. Come il soldato traumatizzato di Don McCullin in Vietnam, il miliziano colpito a morte di Robert Capa, l'uomo davanti a un carro armato in Piazza Tienanmen di Stuart Franklin, il militare esausto in un bunker dell'Afghanistan di Tim Hetherington. Per riflettere, indignarsi, impegnarsi. Grazie alla fotografia che, quando si fa cronaca e testimonianza, può diventare, anche, un atto per sensibilizzare, contribuire alla comprensione, negoziare la pace.
Seguono due articoli dedicati all'Italia. Il primo a quella contemporanea, colta da nove fotografi Magnum (da Christopher Anderson a Paolo Pellegrin, da Bruce Gilden ad Alex Majoli) in occasione di uno stracelebrato, importante, anniversario: quello del 150esimo dell'Unità d'Italia. Sono andati in giro per il paese, ciascuno con il proprio tema, con uno sguardo di casa o da straniero, producendo 400 scatti d'autore, notevolissime visioni dello scenario di oggi e di chi lo anima.
L'altro articolo dedicato all'Italia riguarda due volumi editi da Contrasto. Uno fa il punto sull'attualità in una serie infinita di questioni trattate in un convegno organizzato dalla Fondazione Forma, dal mercato editoriale al collezionismo, dai festival ai photoeditor. È uno stato dell'arte del dibattito attorno alla fotografia, da leggere per confrontarsi implicitamente con le centinaia di punti di vista venuti fuori. Il secondo, utilissimo, volume è una storia dei percorsi di sviluppo e di tendenza della fotografia in Italia, da metà Ottocento a oggi.
Si viaggia nei territori geografici dell'altrove con i tre articoli successivi. In corrispondenza del Decimo Parallelo Nord, in India e Sudamerica, grazie alla selezione di autori proposta a Modena da Fondazione Fotografia. Nell'altrove haitiano non solo del dopo terromoto, ma dell'emarginazione e dell'impegno, grazie alle immagini di Marco Baroncini. Nei territori raggiunti dal fascio di cammini che univano Oriente e Occidente, grazie a tre eventi organizzati a Roma nell'ambito della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta: una mostra che ripercorre le tappe del viaggio “a Oriente”, attraverso mappe e libri rari, reperti e immagini; una mostra fotografica che racconta la Cina, da un primo passaggio nel 1981 all'ultimo del 2011; il racconto fotografico di una carovana di otto persone e dieci cammelli battriani che, in 18 mesi e per 12 mila chilometri, ha seguito l'antico tracciato commerciale da Xian fino a Istanbul.
Parigi è conosciuta come una delle capitali del mondo, soprattutto di quello culturale. Lo è ancor più di quello fotografico. È utile, ogni tanto, fare una ricognizione su ciò che offre il suo paesaggio fotografico: festival, ma anche gallerie e "case" della fotografia, dal Grand Palais al Marais.
Infine, le news. Ci piace molto segnalare la seconda edizione del World.Report Award 2012, Premio Italiano di Fotogiornalismo, un'iniziativa del Festival della Fotografia Etica di Lodi (c'è tempo fino al 10 marzo per partecipare). Poi, la Young Gallery di Bruxelles che questa volta riunisce dieci autori e i loro lavori africani. In ultimo, le visioni dell'anima di un fotografo che non vede.
Buoni, multipli, viaggi con Sguardi.
[Antonio Politano]
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