Labirinto Fellini
In occasione del Festival Internazionale del Film di Roma, nel cinquantesimo anniversario de
La Dolce Vita e a novant'anni dalla nascita di
Federico Fellini, la Cineteca di Bologna rende omaggio al grande maestro con Labirinto Fellini (al
MACRO Testaccio di Roma, fino al 30 gennaio). La mostra-evento si compone di due parti che si integrano. La prima curata da
Sam Stourdzé, dal titolo "
La Grande Parata" che, attraverso una selezione di rari
materiali, fotografie, spezzoni, disegni, restituisce la grande ricchezza e modernità dell'opera di Fellini; l'altra, curata da
Dante Ferretti e
Francesca Loschiavo, è una sorta di
installazione magica, in grado di portare lo spettatore dentro ai set del grande regista riminese, attraverso una straordinaria esperienza evocativa. Uno spazio animato dai
luoghi inventati da Fellini, simboli tratti dai suoi film, che rimandano immediatamente al sogno, alle immagini oniriche, ai colori e alle emozioni dei film del maestro. Scenografie, proiezioni, materiali inediti che immergono lo spettatore in un vero e proprio
labirinto animato. Location di questo percorso labirintico intorno a una figura che ha segnato il Novecento e il nostro modo di guardare, è
La Pelanda del MACRO Testaccio, cuore della mostra-evento che è di per sé un luogo cinematografico, già utilizzato da Fellini, nel 1969, per il suo
Block Notes di un regista.
Senigallia ricorda Mario Giacomelli
A dieci anni dalla scomparsa di Mario Giacomelli, avvenuta nel novembre del 2000, la Galleria Portfolio di Senigallia (www.galleriaportfolio.it) presenta: I piccoli inediti, dieci versi per dieci fotografie, un'inedita selezione di dieci frammenti sia fotografici che poetici del maestro Mario Giacomelli. Si tratta di un percorso costruito attraverso le parole, che ci invitano alle immagini cariche di memoria e contrasti, conducendoci in una dimensione principalmente fatta di bianchi e di neri che diventano fatalmente volti, corpi, paesaggi.
Sono scatti che testimoniano ancora una volta lo sguardo, complice e curioso, di un uomo legato profondamente alla sua terra, alle sue strade alle sue storie e a quella varia e vera umanità, che ne condivide la luce oppure il rumore, che dal mare arriva fino alle colline perennemente ritratte. La mostra curata da Paola Casagrande e Giovanni Ferri è stata resa possibile dalla cortese amicizia di Simone Giacomelli, il quale ha permesso di rovistare fra ritagli, provini e scampoli di carta fotografica impressionati personalmente dall'artista senigalliese dagli anni cinquanta agli anni ottanta e rimasti per lo più nel silenzio di scatole buie.
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Mimmo Jodice, Grand Tour a Pompei
In queste settimane di triste attualità per Pompei, ci piace ricordare il libro POMPEI. Parole in viaggio (Contrasto, 28x26 cm, pp. 136, euro 39) che raccoglie 53 fotografie in bianco e nero inedite scattate da Mimmo Jodice, maestro della fotografia. Immagini uniche, visioni dal sapore antico, accompagnate dai testi di scrittori di fama internazionale come Ethan Canin, Jim Nisbet e Jay Parini. I quattro autori si sono lanciati sulle tracce del Grand Tour con l'intento dichiarato di una celebrazione del sito artistico di Pompei. Una rivisitazione della grande stagione del XVII secolo che vide l'Italia come meta irrinunciabile del viaggio di formazione. Un'attitudine di cui resta traccia negli scritti di grandi autori come Goethe e Stendhal e nelle opere di grandi artisti come Constable e Turner. Il volume (a cura di Angelo Cannavacciuolo, con un'introduzione del commissario delegato per l'area archeologica di Napoli e Pompei Marcello Fiori) è stato realizzato in occasione della conclusione di una parte importante dei restauri degli scavi archeologici di Pompei e propone da una parte la rivisitazione della classicità attraverso la letteratura, dall'altra l'interpretazione di un luogo eccezionale come Pompei attraverso l'obiettivo fotografico, con la contemporaneità a fare da collante.
Pompei © Mimmo Jodice