Marcello Libra
Agli inizi di marzo la femmina di pinguino imperatore depone un uovo, covato da
entrambi i genitori. Dopo la schiusa il piccolo
resta fino a dicembre con i genitori per poi avventurarsi a caccia da solo.
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La biodiversità è la capacità della natura di dare vita a ogni ambiente presente sul pianeta riuscendo, grazie all’evoluzione e agli adattamenti, a sfruttare i flussi di energia sino al massimo livello possibile. Basta un raggio di sole, una goccia d’acqua, un granello di sostanza organica perché la vita possa esprimersi nella meraviglia che il caso e il tempo le consentono.
Il progetto Global 200 coinvolge 238 aree - sparse su tutto il pianeta - che per la loro straordinaria biodiversità meritano di essere protette e consegnate integre alle generazioni future.
Un gruppo scientifico internazionale coordinato dal WWF ha identificato i luoghi - le ecoregioni - della Terra che presentano la maggiore varietà di forme viventi, luoghi dove i processi evolutivi esprimono i più alti valori di biodiversità e di adattamento, come le foreste pluviali, le barriere coralline, gli estuari e i delta dei fiumi, i deserti. All’interno di questi ambienti sono state selezionate 238 aree - le ecoregioni prioritarie - che necessitano di essere protette immediatamente e che sono state chiamate Global 200. Si suddividono in terrestri, marine e di acqua dolce e racchiudono il 90 per cento della biodiversità mondiale.
I LAGHI DELLA RIFT VALLEY
Marcello Bertinetti/Archivio White Star.
Sottoposto a un’evaporazione drastica, il livello delle acque del lago Natron varia
a seconda delle stagioni, ma in generale non supera i 3 metri di profondità. |
La mostra fotografica in esterno - proposta dal 24 novembre al 30 dicembre da White Star Adventure, lo spazio milanese interamente dedicato ai viaggi e all’avventura- nasce dalla selezione delle 53 aree più spettacolari e significative dal punto di vista naturalistico del nostro pianeta e presenta il meglio della biodiversità mondiale descrivendone tutta la bellezza e la straordinarietà.
Le attività umane e l’inquinamento rappresentano una minaccia tangibile per queste aree rimaste finora miracolosamente integre. Proprio da qui nasce la necessità di proteggerle, ma anche di creare una consapevolezza per cui la ricchezza della natura diventi un valore biologico, estetico e culturale da preservare.
IL BACINO DEL CONGO
Marcello Bertinetti/Archivio White Star.
Il bacino del Congo, uno dei polmoni verdi del pianeta, un tempo era impenetrabile
in vasti tratti. Oggi lo sfruttamento del legname, le coltivazioni e i pozzi petroliferi hanno profondamente ridotto questo habitat. |
Il concetto di ecoregione si basa sul fatto che gli elementi naturali – fiumi, deserti, foreste, montagne – travalicano i confini politici fra le nazioni, estendendosi a contesti geografici, politici e sociali più ampi. Se si vogliono proteggere queste aree è quindi necessario un intervento sovranazionale che superi i confini, seguendo invece la conformazione geofisica del territorio.
MONTAGNE D’EUROPA
Marcello Bertinetti/Archivio White Star.
Il ghiacciaio dell’Aletsch è ampio ben 24 chilometri e si trova nella regione svizzera dello Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn. E’ inserito nella lista dei siti considerati Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. |
La mostra è un invito a preservare e custodire il diverso, inteso come valore, ma anche come vero e proprio principio biologico ed estetico, motore della vita e antidoto all’omologazione culturale. Per evitare, un domani, di dover guardare la natura soltanto attraverso le pagine di un libro.
Marcello Bertinetti/Archivio White Star
Le sterne bianche nidificano alle Maldive, deponendo uova su esili biforcazioni di rami o sulla spiaggia tra le rocce. Il rituale di accoppiamento è "galante": il maschio dona alla femmina piccoli pesci pescati nella laguna corallina. |
Per questo alla mostra è legato un libro con cui i lettori parteciperanno direttamente al finanziamento dei numerosi progetti di salvaguardia attivi in queste aree. Il volume edito da White Star, suddiviso in 28 capitoli e con testi di Fulco Pratesi (fondatore del WWF italiano, di cui è presidente, polemista-divulgatore-giornalista specializzato in soggetti ecologisti), come un appassionato "richiamo all’azione" e alla conservazione, ci esorta a preservare fin da ora, mentre ancora possiamo farlo, i delicati ecosistemi esistenti al mondo.