Sebbene Sebastião Salgado abbia fotografato in tutto il mondo, il suo interesse si è particolarmente concentrato in Africa dove - lungo un periodo di trent'anni - ha realizzato più di quaranta reportage: dalla tribù dei Dinka in Sudan a quella degli Himba in Namibia, dai gorilla e ai vulcani nella regione dei laghi orientali fino alle ondate di rifugiati che segnano puntualmente la mappa del continente nero.
Ora Taschen ha riunito trent'anni di reportage africani di Salgado in una corposa antologia come di consueto estremamente curata : “Africa”, con testi della moglie Lélia Salgado e dello scrittore mozambicano Mia Couto (36x26 cm, 336 pagine, euro 49,99).
Sebastião Salgado / Amazonas images
During the genocide, in less than 3 days over 100,000 Rwandan
refugees
arrived and formed the camp of Benako. Tanzania, 1994 |
Immagini in bianco e nero, epiche, potenti, tragiche. Una visione globale, tra dramma ed estasi, delle diverse facce della realtà africana, un implicito omaggio alle sue genti, alla sua storia e alla sua natura fenomenale. Lavoro, migrazioni, natura, nomadi, deserto. Luoghi remoti, paesaggi sconfinati, genti spossessate della loro vita, povertà, malattie, condizioni climatiche ostili. Salgado non privilegia il fronte del dramma; perciò niente documentazione diretta di violenza o guerra, ma sguardo puntato sugli effetti disastrosi della guerra sulle popolazioni e allo stesso tempo sugli sforzi degli esseri umani per una vita degna. Un fotografo umanista che documenta.
Sebastião Salgado / Amazonas images
During the drought that caused famine in Sahel.
Shielding their faces from the heat and
wind,
women and children walk through the desert. Mali, 1985 |
Il libro è suddiviso in tre parti. La prima si concentra sulla porzione meridionale del continente (Mozambico, Malawi, Angola, Zimbabwe, Sud Africa, Namibia), la seconda sulla regione dei Grandi Laghi (Congo, Ruanda, Burundi, Uganda, Tanzania, Kenya) e la terza sulla regione Sub-Sahariana (Burkina Faso, Mali, Sudan, Somalia, Ciad, Mauritania, Senegal, Etiopia). I testi di Mia Couto si soffermano sugli effetti sull'Africa odierna della colonizzazione così come sulle conseguenze delle ripetute crisi economiche, sociali e ambientali del continente.
Sebastião Salgado / Amazonas images
Dinka group at Pagarau cattle camp. Southern Sudan, 2006. |