Cinquanta ritratti di eccezionali
reporter on the scene come
Robert Capa,
Elliott Erwitt,
Dennis Stock,
Eve Arnold,
Cartier-Bresson alle prese con
Marilyn Monroe,
Sophia Loren,
Humphrey Bogart,
John Huston,
Jacques Tati, compongono la mostra "
Star d'autore, i grandi fotografi raccontano il cinema" (all'AuditoriumArte di Roma, fino al 30 luglio). Fin dagli inizi del cinema, la fotografia è servita per
conservarne una
traccia, lasciare
memoria dei set, delle scene, degli attori e in genere, della speciale e unica
atmosfera che si crea e si respira quando
si gira un film. Se la professione di
fotografo di scena nasce ufficialmente a
Hollywood nel 1918, in questi quasi novant'anni di cinema molti
autori hanno voluto raccontare le storie dei suoi protagonisti con fascino, rigore documentario, a volte desiderio d'emulazione.
Il grande
Robert Capa – passato alla storia come "fotografo di guerra" aveva solo un
desiderio: entrare, e dalla porta centrale, a far parte del mondo del cinema come regista, forse attore o magari sceneggiatore: "Ne ho abbastanza; adesso preferisco soffrire per qualcos'altro… devo entrare nel cinema, non ho alcun avvenire come fotografo", scriveva nel 1935 in una delle sue tante incursioni a Hollywood. Da lui in poi, per gli autori della
Magnum Photos – storica agenzia fotografica fondata insieme a
Cartier-Bresson,
Rodger e
Seymour, diventò semplice, quasi naturale e spontaneo, frequentare (da complici o narratori) la variegata e mobile tribù del cinema. Questa mostra raccoglie alcuni degli scatti più significativi di questo rapporto.
Raffaello, da Firenze a Roma
Con la monografica dedicata a
Raffaello, la
Galleria Borghese di Roma ha inaugurato la prima delle dieci mostre del programma espositivo messo a punto da
Claudio Strinati, Soprintendente Speciale al
Polo Museale Romano, e
Anna Coliva, direttrice della
Galleria. La mostra della Galleria Borghese indaga (fino al 10 settembre) la produzione pittorica di Raffaello Sanzio negli
anni tra il 1505 e il 1508, in cui l'artista, prossimo a stabilirsi a Roma, dipinge la
Deposizione, tuttora conservata nel Museo Borghese e getta le basi per quel rivoluzionario passaggio dalla struttura compositiva tradizionale alla
concezione dinamica dello
spazio che si compirà con la realizzazione degli
affreschi delle
Stanze Vaticane.
È la prima grande mostra di taglio monografico che Roma dedica all'artista, anche se questo può sembrare
paradossale, essendo Raffaello il pittore "
romano" per eccellenza. È Raffaello infatti che, giunto a Roma, con geniale
sintesi formale stabilisce una volta per sempre l'immagine stessa della
dottrina, traduce i contenuti religiosi in immagini di tale
forza che da allora l'intera
civiltà occidentale si confronterà o si scontrerà con essi.
È una
iconografia che non è più mutata sino ai nostri giorni. Appena s'immerge nell'effervescente clima di
Firenze, Raffaello assimila le innovazioni di
Michelangelo e
Leonardo e affronta i due temi capitali della sua arte: il
movimento e lo
spazio. Presto impara a concepire le
figure in movimento mentre il disegno diventa "la
perfetta misura" ovvero la media
proporzionale tra le bellezze, dunque
universale. È una mostra che può essere realizzata
solo alla Galleria Borghese, poiché in essa si trova l'opera
capitale per la comprensione di questo
passaggio, la celebre
Deposizione, opera che per dimensioni e delicatezza è inamovibile.
Lorenzo Capellini, Pantelleria
Sono pochi i luoghi al mondo che possono rivaleggiare con la
bellezza di quest'
isola situata tra la Sicilia e la Tunisia. Una straordinaria
vegetazione, un'
architettura che, con le linee sinuose dei tetti delle case, si lega con grande grazia e armonia al
paesaggio e alla natura. È questo che ha colpito il fotografo
Lorenzo Capellini, spingendolo a realizzare
Pantelleria (Minerva edizioni, 24x30 cm, pp. 80, euro 19) un ampio
reportage sull'Isola, i suoi profumi e i suoi umori. Il carattere che le immagini trasmettono è quello di un luogo pieno di
contrasti, selvaggio ma accogliente, dove ci si sente dominati dalla forza della natura, invasi da un grande sole e accarezzati da un vento profumato. Colto e sorpreso da grande suggestione Lorenzo Capellini ha girato in lungo e in largo tutta l'isola di
Calypso, prendendo strade e viottoli senza sapere dove l'avrebbero condotto, vedendo scogliere stupefacenti, grandi campi fioriti e profumati affacciati sull'immenso mare, salendo sulla
Montagna Grande coperta di abeti, "
fotografando tanto e tutto" con l'intenzione di fermare e trasmettere quelle emozioni. Il volume è interamente a colori e contiene contributi di
Giorgio Armani, entuasiasta frequentatore dell'isola, e
Brian Davies, fondatore del Fondo Internazionale per la Salvaguardia degli Animali (IFAV).