Lo scorso 6 dicembre si è inaugurata a Palazzo Vecchio a Firenze, nello spazio della Sala d'arme (dove resterà fino al prossimo 17 febbraio), la mostra "Margaret Bourke-White", una retrospettiva dedicata alla famosa fotografa americana, presentata da Contrasto, Achilli&Ghizzardi, Life Gallery insieme al Comune di Firenze e in collaborazione con la Regione Toscana e il Credito Artigiano.
Margaret Bourke-White comincia a fotografare nell'America degli anni Venti. Possiede un'incredibile forza di volontà, la mania del perfezionismo e una gran voglia di misurarsi non solo con la fotografia ma anche con temi poco usuali per una donna: il mondo dell'industria, la grande attualità, i reportage sull'America e sul nostro tempo che cambia. Comincia da qui, da queste prime fotografie del ‘25, una carriera straordinaria di donna e di fotografa che la porterà, per cinque diverse decadi, a percorrere gli Stati Uniti fotografando l'emarginazione e le difficoltà del suo paese ma anche le grandi industrie in espansione e i cantieri navali, l'Europa della fine della guerra e dei campi di concentramento finalmente aperti, la Russia, il Messico degli anni ‘50, l'India di Gandhi e di Pandit Nerhu, il Sud Africa delle miniere.
Fotografa di grande forza ed energia, sua è la prima, storica, copertina di Life, come sue sono alcune delle immagini più significative del nostro tempo: dal ritratto di Gandhi vicino all'arcolaio nella sua stanza, alle visioni dell'America vista dall'alto, ai deportati di Buchenwald, ai minatori del Sud Africa. In tutta la sua carriera, Margaret attribuì sempre un enorme valore alla propria indipendenza professionale, per potersi dedicare ai libri, alle mostre e al lavoro come freelance: un modo pionieristico di intendere la vita e la professione.
Una fotografia, la sua, sempre vigorosa, che non trascura nessun aspetto e non si ferma davanti a nulla, in grado di instaurare un rapporto del tutto originale, e nuovo soprattutto per una donna, tra fotografia industriale e fotografia di guerra. Le immagini di Buchenwald sono un documento eccezionale, così come, in un altro senso, lo sono le sue vedute aeree.
|
Questa mostra (il cui catalogo è pubblicato da Contrasto) rientra nell'ambito di un programma più vasto di iniziative intorno al tema - di terribile attualità - della coesistenza culturale: "Sotto lo stesso cielo".
Il progetto prevede una serie di appuntamenti e incontri con esponenti della politica, della cultura e dell'arte ed è promosso dagli assessorati alla Cultura, alla Sicurezza Sociale, alla pubblica Istruzione del Comune di Firenze, dalla Regione Toscana e dal Consiglio Territoriale per l'Immigrazione. Alla mostra "Margaret Bourke-White" seguirà, nel 2002 Viaggio negli Islam un imponente reportage realizzato da Abbas, grande fotografo d'origine iraniana, membro dell'Agenzia Magnum, che per sette anni ha viaggiato attraverso il mondo islamico.
News