© Paolo Woods
4 marzo 2003, Luanda, Angola
Se si scava sulla spiaggia di Luanda la sabbia diventa
nera dopo qualche palata. Poi, venuto non si sa da
dove, in poco tempo un olio scuro gorgoglia dal fondo
della buca. Oro nero a 50 cm di profondità?
Benedetto il popolo di questo eldorado! Fortunati
gli angolani, quale altra terra si mostra così
generosa? |
Petrolio, oro nero. Nelle viscere della Terra scorre una
linfa scura, e le Grandi Potenze
ne hanno un bisogno disperato. Se alleviare la
Grande Sete è l'obiettivo
primario, i confini degli stati sovrani cessano di essere
inviolabili. Il mondo si trasforma in una sterminata riserva
di caccia all'oro nero. Nel febbraio 2003, mentre
la Casa Bianca prepara l'attacco all'Iraq, due giornalisti
e un fotografo partono per un viaggio nel Pianeta
Petrolio, dal centro dell'impero
(che consuma) alle tante periferie
(che producono). La prima fermata è Midland,
la cittadina del Texas
dove è cresciuto George W. Bush. Poi sono in Asia,
dove tra Azerbaigian, Georgia
e Turchia seguono
il cantiere del faraonico oleodotto del Caucaso
e si spingono fino ai giacimenti russi sulle coste
artiche. E ancora, il Golfo
persico, l'Angola,
le steppe dell'Asia centrale,
le rive del Caspio. Quando
giungono all'ultima tappa all'altro capo del mondo, l'Iraq,
il cerchio si chiude: il paese di Saddam (seconda riserva
mondiale di greggio) è occupato dalle truppe
americane. In cinque mesi
lo sterminato arcipelago degli idrocarburi è esplorato
in lungo e in largo.
Con le parole di Serge Enderlin, Serge Michel e le immagini
fotografiche in b/n di Paolo Woods, gli autori hanno composto
un atlante di paesaggi
e volti che ritrae la volgarità e l'opulenza, lo
sfarzo e lo squallore di quell'arcipelago. Hanno raccontato
il petrolio come nessuno ha mai fatto prima: Pianeta
Petrolio, sulle rotte dell'oro nero, di Serge Enderlin,
Serge Michel e Paolo Woods, Il Saggiatore,
pp. 336, euro 29,00.
Chi sono
Paolo Woods, 34 anni, fotografo, ha lavorato in Iran, Iraq,
Pakistan e Afghanistan; le sue fotografie appaiono regolarmente
sulla stampa internazionale e sono state esposte in numerose
mostre in Europa e negli Stati Uniti. Serge Enderlin 35
anni, giornalista, scrive per il quotidiano Le Temps di
Ginevra. Serge Michel, 35 anni, giornalista di Le Figaro,
ha lavorato come corrispondente dall'Europa dell'Est e il
Vicino Oriente.
© Paolo Woods
25 marzo 2003, Ceyhan, Turchia
Un segmento del grande oleodotto, depositato sul sito
del terminal Yumurtalik. Ce ne vorranno 150mila per
coprire i 1760 km da Baku al Mediterraneo, superando
alture di 2700 metri e attraversando 1500 corsi d'acqua.
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© Paolo Woods
10 giugno 2003, Baghdad, Iraq
Saddam è scomparso prima che la costruzione
dell'enorme moschea che doveva portare il suo nome
fosse conclusa. Doveva essere la più grande
e prestigiosa del Medio Oriente. È stata rapidamente
ribattezzata, ma ciò non ne accelera il completamento.
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© Paolo Woods
14 marzo 2003, Baku, Azerbaigian
Nel giorno dell'Ashura la folla dei fedeli sale verso
il mausoleo di Bibi Heybat, sopra l'omonimo campo
petrolifero e una piattaforma in costruzione sul Caspio.
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© Paolo Woods
13 marzo 2003, Baku, Azerbaigian
Fare il bagno nell'oro nero! Non è il sogno
di qualsiasi petroliere texano? A Baku è possibile.
La clinica Naftalan, infatti, somministra bagni di
nafta per curare artriti, reumatismi, spondiliti,
eczemi, insufficienze ovariche, radicoliti e sciatalgie.
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