In un'epoca in cui più di un
terzo della popolazione mondiale vive in paesi
dove non libertà di stampa,
Reporters sans frontières
continua a battersi per
difendere i giornalisti
prigionieri e la libertà di stampa nel mondo
(ovvero il diritto di informare
e di essere informati
ai sensi dell'articolo 19
della Dichiarazione Universale
dei Diritti dell'Uomo), denunciando
le violazioni della libertà di stampa nel mondo
e informando i media
e l'opinione pubblica attraverso comunicati e campagne
di sensibilizzazione.
Reporters sans frontières conta nove
sezioni nazionali (in Austria, Belgio, Francia,
Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera),
degli uffici di rappresentanza
a Abidjan, Bangkok, Buenos Aires, Istanbul, Montreal,
Mosca, Nairobi, New York, Tokyo e Washington e oltre
cento corrispondenti
nel mondo.
© Reporters sans frontières |
Nel 2003, anno nero
della libertà di stampa, si è registrata
una forte crescita degli attentati alla libertà
di giornalisti e fotografi nel mondo intero: 42
giornalisti sono rimasti uccisi, il numero
più alto dal 1995 (14 di loro hanno perso la
vita in Medio Oriente, la regione più pericolosa),
6 i giornalisti di cui
si sono perse le tracce (Iraq, Russia, India, Messico
e Repubblica del Congo), 30
i giornalisti detenuti a Cuba, il paese con il maggior
numero di arrestati, 61
i cyberdissidenti arrestati, 491
i media censurati, 766
i giornalisti finiti sotto inchiesta.
© Reporters sans frontières |
In Italia Reporter senza frontiere
nasce nel 1999 come sezione
italiana di Reporters sans frontières (con
sede a Milano in via Cordusio 4, presso la Sala stampa
nazionale). L'obiettivo
di Reporter senza frontiere è di rilanciare
nel nostro paese le grandi campagne
per la libertà di stampa, di difesa dei giornalisti
incarcerati e dei giornalisti che lottano quotidianamente
per garantire il diritto di tutti all'informazione,
promosse dal segretariato
internazionale, cercando di favorire lo sviluppo di
una maggiore sensibilità
su questi temi all'interno del media
e nell'opinione pubblica.
Oltre ai doni e al sostegno di alcune istituzioni,
per finanziare la sua
azione Rsf mette in vendita due magazine di fotografia
all'anno. Dopo i magazine dedicati alle immagini di
William Klein, Yann Arthus
Bertrand, Edouard Boubat,
Philip Plisson, l'ultimo è
consacrato al lavoro di Helmut Newton,
famoso per il glamour delle sue fotografie e per le
sorprendenti location nelle quali ama far posare le
sue modelle.
L'album fotografico di Helmut Newton (80
fotografie, bilingue francese-inglese, a colori)
è in vendita a 8,00 euro
in tutte le edicole e librerie che trattano stampa
estera. Gli otto euro, interamente versati
a Reporter senza frontiere, permetteranno all'organizzazione
internazionale per la difesa della libertà
di stampa di realizzare azioni concrete a favore dei
giornalisti prigionieri, missioni d'inchiesta locali
e di sensibilizzare conseguentemente l'opinione pubblica.
Si possono avere informazioni puntuali sulle attività
di Rsf, sui rapporti di inchiesta (l'ultimo del 15
gennaio 2004, "Due morti
per una menzogna, Rapporto d'inchiesta sulle cannonate
tirate dall'esercito americano contro l'Hotel Palestine
l'8 aprile 2003 a Baghdad") come sulle
campagne d'informazione su giornalisti arrestati o
rapiti, consultando il sito
in italiano www.rsfitalia.org
e il sito trilingue (francese-inglese-spagnolo)
www.rsf.org
del segretariato internazionale.
Ricordando, con uno slogan efficace dell'organizzazione,
di "non aspettare
di essere privato della libertà di stampa per
difenderla".
www.rsfitalia.org
www.rsf.org