Il Nikon Wireless Transmitting System WT-4 permette di raccontare in tempo reale un evento, trasmettendo le foto a distanza con una modalità wireless che solo pochi anni or sono sembrava fantascienza. Il lavoro del fotografo entra in una nuova dimensione, dove il tempo fra lo scatto e l’uso della fotografia viene azzerato.


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» Reti wireless » Scegliere la modalità di trasferimento
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» Precisione d'esecuzione  

 

Gestione del sistema

GESTIONE DELLA TRASMISSIONE DURANTE L'EVENTO

Eseguire un servizio fotografico in ambiente wireless significa adottare una diversa organizzazione del proprio lavoro.
La possibilità di trasmettere le proprie fotografie in tempo reale ad un server prevede un impegno diverso e la capacità di gestire varie situazioni contemporaneamente. È possibile continuare a scattare fotografie mentre si inviano quelle già realizzate. Questo approccio ci immerge in un ambiente che si sovrappone all’ambiente in cui si svolge l’evento da fotografare.

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Ambiente in cui si svolge l'evento
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Posizione strategica dell'access point
   
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Copertura e sovrapposizione ambiente wireless
 

La conoscenza delle tecnologie impiegate è di fondamentale importanza.

Frequenze destinate all’uso impiegate e abbinamento canali
Possiamo scegliere di impostare manualmente gli indirizzi (IP Statico) e il canale di trasmissione (in Italia da 1 a 13) o utilizzare la modalità DHCP (Dinamic Host Client Protocol) in cui il Router gestisce automaticamente le connessioni e attribuisce alle periferiche inserite in rete un indirizzo tra quelli liberi e cerca il canale libero meno affetto da disturbi ed interferenze di altre reti wireless presenti.
Corretto posizionamento dell’ Access Point
Per operare con maggior efficacia l’Access Point va preferibilmente posizionato ad un’altezza che consenta al segnale di non incontrare ostacoli. Vanno considerate, poi, le specifiche tecniche dell’antenna in uso per quanto riguarda l’angolo d’irradiazione.
Portata del segnale ed eventuale presenza di interferenze
Un’antenna omnidirezionale (quelle comunemente montate sui router wireless) ha una potenza di segnale moderata: fino a 5 dBi per contenere anche le dimensioni e gli ingombri. È possibile sostituirla con una più prestante.
Un’antenna direzionale di libero utilizzo in Italia (secondo le normative vigenti) non può superare i 20 dBi e va sempre posizionata all’aperto molto in alto (sul tetto di un edificio per esempio) e distante da tensioni elettriche. Al fine di evitare rischi informarsi sempre sulla sicurezza dell’apparecchiatura che si intende utilizzare è il primo passo da compiere.

La differenza sostanziale risiede nella portata e nell’angolo di azione.
Maggiore la potenza minore l’angolo d’azione.
Inoltre le antenne omnidirezionali hanno un irradiamento in polarizzazione orizzontale di 360° mentre quelle direzionali non superano le poche decine di gradi.

Le antenne direzionali si utilizzano perlopiù nei casi in cui si abbia la necessità di portare un collegamento internet in zone dove il cablaggio sarebbe quantomeno problematico e si debbano coprire distanze nell’ordine di Km.

Quindi torniamo alle applicazioni reali che fanno al nostro caso, ovvero un area di intervento grossomodo definita nell’ordine delle decine di metri di azione dall’Access Point (diciamo fino a 50 metri).

GESTIONE DEL SERVER FTP LOCALE E DELLE IMMAGINI
A questo proposito è consigliabile predisporre una cartella di raccolta delle immagini che successivamente chiameremo “MASTER”.
Dalle immagini qui raccolte si può effettuare la selezione da pubblicare e copiarla in un’altra cartella denominata “SEL MASTER”.
Dopo di che potremo preparare le immagini per il web o l’invio mail che salveremo in un’altra cartella ancora.
Questi passaggi si rendono necessari al fine di evitare confusione tra file: selezionati e non, originali (sempre da conservare per poter tornare indietro in qualsiasi momento), “preparati” e pubblicati.

A questo proposito può essere utile la marchiatura “on camera” delle immagini più giuste per la pubblicazione (ad esempio la migliore di una serie di più scatti se l’azione è prolungata) tramite il tasto “CHIAVETTA” (funzione comunque utile per non cancellare accidentalmente i file dalla card durante fasi particolarmente
concitate di lavoro).

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