Uso del software
Dopo aver analizzato i 3 aspetti che determinano,
in fase di ripresa, la qualità finale delle
immagini (sensore, risoluzione, formato di registrazione),
è fondamentale capire quanto sia importante
saper utilizzare un software
di fotoritocco per migliorare ulteriormente
la qualità massima ottenibile.
Nessuno vieta di rivolgersi al laboratorio di stampa
con il supporto di memoria, e far stampare nel formato
desiderato le immagini contenute in essa, ma sarebbe
un po’ come ancare al ristorante e fermarsi
ai primi piatti, senza gustarsi il seguito e molte
volte il "più buono".
Saper utilizzare bene un software aiuta anche a compensare
quello che la macchina non è stata in grado
di realizzare, in modo ottimale, in fase di ripresa.
Pensiamo, ad esempio, alle numerose situazioni in
cui una sottoesposizione ha scurito troppo le ombre
privandole di dettaglio leggibile. Oggi, grazie alle
regolazioni di luci ed ombre (d-lighting)
è possibile esporre al giusto valore qualsiasi
scatto. Tale funzione, sebbene presente on-camera
in alcune recenti compatte digitali, è molto
più controllabile attraverso un monitor di
un computer assegnando specifici valori in base al
risultato di contrasto che vogliamo ottenere.
Controllare anche solo la nitidezza, come il contrasto,
la saturazione dei colori, e l’inquadratura
(anche solo per raddrizzare un’immagine storta)
influisce notevolmente sulla percezione di qualità
osservando l’immagine su carta fotografica.
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Senza contare le innumerevoli possibilità
offerte alla creatività
e vena artistica dell’autore,
sia con l’utilizzo dei filtri
digitali installati come plug-in nel software
utilizzato, quanto per le proprie capacità
nell’utilizzare un buon software di fotoritocco.
Non dobbiamo però pensare che per ottenere
dei grandi risultati si debba diventare dei "grafici"
a tutti i costi.
L’elaborazione post scatto può essere
determinante sul risultato finale anche solo per poche
correzioni, e la maggior parte di esse sono di facile
applicazione, oltre che ripetitive, come la regolazione
del contrasto ed il controllo dell’esposizione
con le curve di livello.
CORREZIONE ESPOSIZIONE
Alzando le tonalità medie dell’immagine
compensiamo una sottoesposizione in fase di
ripresa senza alterare troppo le alte luci.
Abbassando la curva dal centro verso il basso
compensiamo la sovraesposizione.
CORREZIONE CONTRASTO
Spostando il grafico dalle sue estremità
aumentiamo il contrasto generale dell’immagine.
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Certamente, utilizzare il formato RAW in fase di
ripresa permette maggiori possibilità
di intervento nelle varie regolazioni che contribuiscono
alla qualità finale dell’immagine. I
controlli disponibili
nei software dedicati sono molteplici
e comprendono tutte le regolazioni possibili.
Dalle palette di controllo disponibili con CAMERA
RAW in Photosho® CS per l’elaborazione dei file .NEF delle
Nikon,
possiamo notare la quantità di parametri modificabili sulle nostre immagini.
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Meglio ancora sarebbe utilizzare i software
forniti dal produttore della macchina fotografica,
studiati appositamente per quel tipo di file e quindi
più efficaci di un elaborazione tramite plug-in
che per certi aspetti è più un "traduttore"
che un "lettore preciso" di dati come può
essere PictureProject
o meglio ancora Nikon Capture.
Oltre le solite regolazioni per i file RAW,
Nikon Capture permette il controllo del
rumore digitale, della vignettatura, e per
l’ottica fish-eye.
Inoltre permette di eliminare la polvere eventualmente
presente sull’immagine da elaborare,
tramite
il controllo DUST OFF che mediante un’immagine di riferimento
pulisce il file .
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Partendo dalle regolazioni di base, le possibilità
di intervento sono simili per qualsiasi software di
fotoritocco. Tuttavia, un software
dedicato come Nikon Capture,
ai file delle Nikon consente maggiore
efficacia nelle regolazioni apportate soprattutto
in determinati controlli in cui la precisione di lettura
dei dati deve essere assoluta. Ad esempio alcuni regolazioni,
come le curve e la maschera di contrasto per aumentare
la nitidezza, consentono di intervenire con valori
separati sui singoli canali di cui è composta
l’immagine.
Maggiore precisione però,
implica anche maggiore tempo
di elaborazione. Il software Nikon risulta
più lento in certe elaborazioni rispetto a
Photoshop® o altri software in quanto ricalcola
il file ogni volta dai dati di origine dell’immagine.
Alcune palette che distinguono il maggiore controllo
di certe regolazioni
di Nikon Capture rispetto ad altri software.
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Recentemente, lo sviluppo di questi software ha portato
a nuove possibilità di
regolazioni delle immagini, tra cui emerge
in assoluto per utilità il
d-lighting, che consente di equilibrare
l’esposizione del fotogramma sulle luci e sulle
ombre. Tale possibilità di controllo,
prima di questa "invenzione" era eseguibile
(con Photoshop®) mediante lunghe e difficili operazioni
di selezione delle zone da schiarire, ed obbligava
in molti casi a lavorare su differenti su livelli
dell’immagine, oltre a richiedere notevole esperienza
nell’uso del software.
Oggi, in modo facile
ed intuitivo, da un’unica
palette di controllo possiamo elaborare in modo rapido
oppure in modo specifico la regolazione delle luci,
delle ombre e saturazione colore, ottenendo un ottimo
risultato.
Notare come hanno preso luce molti dettagli
originariamente in ombra, e
sia migliorata la saturazione dei colori.
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