Camera Raw e i profili colore
Anche se ACR/LR è stato creato per la decodifica di tutti i formati RAW dei diversi produttori di fotocamere, non significa che utilizzi dei parametri “generici” per sviluppare i RAW dei diversi produttori. Al contrario, ACR/LR contiene un archivio interno relativo a tutti i modelli di apparecchi di cui supporta i RAW. La presenza di parametri specifici per ciascun modello è necessaria a causa delle inevitabili differenze non solo di formato interno, ma anche di tipo di sensore e caratteristiche della fotocamera. Perciò ACR/LR oltre a sapere come leggere i dati RAW dai diversi tipi di file, deve anche sapere come svilupparli in base alla fotocamera che li ha generati.
Al momento di decidere come comportarsi con la resa dei colori delle varie fotocamere, Adobe scelse inizialmente di realizzare dei profili colore specifici, partendo dal classico pannello standard ColorChecker a 24 tasselli della GretagMacbeth e da esso ricavare, con ulteriori ottimizzazioni, la definizione dei colori primari da adottare nella decodifica del RAW. La scelta di usare una calibrazione di questo tipo, rispetto ad utilizzare un profilo ICC della fotocamera adottata in altri software, fu fatta in base ad una serie di considerazioni tecniche che sconsigliavano l'adozione dei classici profili ICC per ACR/LR. Per questo motivo, per ciascun modello di fotocamera, ACR/LR contiene, al suo interno, un profilo colore specifico (detto Matrice di Caratterizzazione), anzi due, uno misurato a 6500 Kelvin e l'altro a 2850 Kelvin. Lo scopo di avere due caratterizzazioni è quello di misurare con precisione le temperature colore più diffuse e di ricavare l'andamento dei colori alle altre temperature (es. 5500K) per interpolazione. Infatti 6500K corrispondono all'illuminante D65 diurno mentre 2850K corrispondono all'illuminante A artificiale con filamento al tungsteno (2856K per la precisione). Inoltre ciascuna caratterizzazione viene realizzata su un campione di più fotocamere e diversi obiettivi, in modo da ottenere una valutazione media del comportamento dello specifico modello, che non è mai uniforme da abbinata ad abbinata.
La resa colorimetrica dei profili di ACR/LR è sempre stata considerata per alcuni soddisfacente e precisa, mentre per altri, soprattutto coloro che la confrontavano con i colori forniti dai software di conversione RAW dei produttori di fotocamere, risultava piuttosto “scialba”. Questo in realtà non era un limite specifico dei profili (che presentano un errore di riferimento colore piuttosto basso) ma del fatto che spesso il produttore dell'apparecchio tende ad ottimizzare la resa di certe tinte e quindi a fornire una resa colore di per se non precisissima ma più piacevole alla vista su certe tonalità. La figura mostra le differenze abbastanza marcate tra la resa del profilo standard ACR 4.4 come fornito da Adobe e la resa di Capture NX2 con i valori base. Specie sui rossi la variazione è notevole.
Camera Raw con profilo ACR 4.4 |
Nikon Capture NX2 predefinito |
Per offrire un certo margine di regolazione della resa colore, fu data all'utente la possibilità di calibrare le coordinate dei colori primari (RGB) del profilo di ACR mediante il pannello di Calibrazione fotocamera presente in ACR stesso (vedi figura sotto). Sul pannello di calibrazione è possibile modificare la resa dei canali primari agendo su tonalità e saturazione (non sulla luminosità peraltro) e quindi modificare di fatto la resa del profilo, che resta comunque la base di partenza e non può essere ricreato. La calibrazione dei primari consiste nel regolare la coppia di cursori (Tonalità e Saturazione) fino a far corrispondere la maggior parte dei tasselli ai valori RGB predefiniti (recuperabili su Internet) per il pannello ColorChecker. In figura sotto un esempio di valori ottenuti calibrando i primari RGB di ACR. Il problema è che agire su un primario porta inevitabilmente a intaccare fortemente tutti i colori che contengono tale primario e quindi toccare il canale rosso significa agire visivamente, oltre che sul rosso vivo, anche sugli incarnati e sui viola. Per questo alla fine l'utilizzo “manuale” di tali controlli risultava decisamente critico. A questo, in parte, sopperiva il fatto che, eseguendo uno scatto di un pannello ColorChecker era possibile regolare, usando i valori RGB letti in ACR la compensazione in modo da ottenere risultati abbastanza validi. LR purtroppo non consente tale calibrazione diretta, in quanto non opera in uno spazio colore standard durante la fase di sviluppo “Develop” e quindi i valori RGB che visualizza non sono utilizzabili per la regolazione.
Il pannello di Calibrazione fotocamera di ACR
Per facilitare tale calibrazione, alcuni utenti di ACR/LR fornirono inoltre una serie di script da eseguire in Photoshop che regolavano automaticamente tali cursori per ottenere un errore minimo e al contempo una buona resa colore del singolo esemplare di fotocamera. Questa modalità di calibrazione/ottimizzazione è stata adottata finora da tutti coloro che hanno voluto ottenere da ACR/LR (in Lightroom si possono comunque applicare i valori di calibrazione ottenuti in ACR) una resa colore più realistica per il proprio esemplare di fotocamera o se possibile più “viva” se confrontata con quella dei software proprietari. Sotto, in figura, il confronto tra un ColorChecker calibrato e l'originale Nikon con valori predefiniti. Alcuni colori sono migliorati ma siamo ancora lontani dalla medesima resa.
Camera Raw con profilo ACR 4.4 calibrato
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Nikon Capture NX2 predefinito
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