Il bianconero creativo
Il bianconero è da sempre un terreno di creazione di effetti speciali, ottenuti in laboratorio variando lo sviluppo e la carta, oppure applicando tecniche come i viraggi.
Le immagini a “tono caldo” o a “tono freddo” sono da sempre state nel repertorio offerto da fotografi e stampatori.
Il digitale è stato sempre un po' avaro in questo senso, obbligando ad agire sui comandi del software per variare questi effetti. Il Picture Control recupera in versione digitale il controllo che il fotografo ha da sempre avuto sul bianconero, mettendo a disposizione una serie di effetti che ricalcano quelli ottenibili in laboratorio.
Ecco un esempio.
EFFETTI FILTRO
EFFETTO DEI FILTRI GIALLO, ARANCIO, ROSSO
Da sempre usati per controllare il blu del cielo; in quanto il giallo è il complementare del blu e nella fotografia bianconero vale la regola che: un filtro scurisce il complementare e schiarisce il proprio colore.
Arancio e rosso accentuano la saturazione del cielo, che ha una colorazione prevalentemente cyan e quindi è influenzato dal rosso (colore principale di cui il cyan è complementare, la regola vale allo stesso modo).
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Filtro Giallo
Filtro Arancio
Filtro Rosso
Filtro Verde
LA TECNICA DEL VIRAGGIO
Nella fotografia chimica bianconero la colorazione si può ottenere variando la carta (effetto più delicato), oppure applicando un procedimento chimico di “viraggio”, che si effettua mediante colorazione (effetto marcato) o sostituzione dell'argento con oro o platino nell'emulsione.
Ecco cosa offre di base il Picture Control.
Effetto sepia
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Effetto cyan
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Effetto rosso
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Effetto giallo
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Effetto verde
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Effetto blu-verde
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Effetto blu
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Effetto blu-porpora
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Effetto rosso-porpora
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LA REGOLAZIONE FINE DELLA TONALITÀ
In laboratorio il bianconero può essere gestito tramite una regolazione fine delle tonalità, ad esempio scegliendo una carta a tono caldo o freddo.
Questa intonazione è molto più delicata di un viraggio e si adatta molto bene ai diversi soggetti e alle preferenze dell'occhio del fotografo: alcuni preferiscono paesaggi o ritratti con una dominante più calda, altri scelgono per l'architettura una carta a tono freddo.
Ecco un esempio applicato su due immagini di Gerardo Bonomo, come se uno stampatore le avesse interpretate a suo modo.
EFFETTO A TONO CALDO
Ecco come si può interpretare un'immagine a tono caldo: tonalità seppia al minimo
e un leggero aumento di contrasto (vedere schermata di riferimento).
Memorizzandosi un Picture Control personalizzato sarà possibile scattare ottenendo direttamente questo risultato.
FOTO: Gerardo Bonomo ©
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EFFETTO A TONO FREDDO
Ecco come si può interpretare un'immagine a tono freddo: tonalità cyanotype al minimo
e una leggera diminuzione di contrasto (vedere schermata di riferimento).
Memorizzandosi un Picture Control personalizzato sarà possibile scattare ottenendo direttamente questo risultato.
FOTO: Gerardo Bonomo ©
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