Uno sguardo d'insieme al Picture Control
L'IMMAGINE "À LA CARTE"
In informatica uno dei concetti chiave dell'interfaccia utente è quello di “menu”.
Tutti i software usano la tecnica di proporre all'utente una serie di scelte, eventualmente combinabili assieme, per ottenere un risultato.
Vi sono poi i cosiddetti menu di personalizzazione, che permettono di impostare i parametri, anche per modificare le preferenze del software, in modo da ottenere una regolazione del tutto consona alle proprie esigenze.
Ne sono un esempio le finestre di “Preferenze” di Capture NX2, dove è possibile scegliere sia le impostazioni relative al funzionamento del programma, sia quelle di default per l'apertura dei file.
Allo stesso modo troviamo nelle fotocamere la possibilità di impostare le funzioni base (dette personalizzazioni), come pure di regolare i parametri di ogni singola fotografia.
Sopra, la schermata del monitor D700 che permette di variare velocemente
il Controllo Immagine “Picture Control” anche dal menu “info” mostrato sul monitor in modalità di ripresa.
Il Picture Control impiegato è anche mostrato nella pagina di visualizzazione Play.
Chi usa un computer o una fotocamera è abituato a questa impostazione ed è ormai naturale approcciare hardware e software appoggiandosi alle scelte ottenute attraverso l'impostazione di percorsi da menu.
L'interfaccia è ormai diventata un metodo per controllare e visualizzare lo strumento, sia hardware che software, sfruttando il “colpo d'occhio” quando si guarda un menu. È facile capire l'impostazione corrente osservando le voci del menu messe in evidenza.
Nikon ha voluto andare oltre, pur sfruttando questa struttura informatica ormai consolidata.
Ha creato il concetto di “Picture Control”, che letteralmente significa “Controllo immagine”. Ed è proprio quello che fa'.
Permette di creare la propria estetica per le foto, proprio come quando si sceglie il menu “à la carte” proposto da un grande chef.
Il Picture Control appare nell'impostazione dei parametri di scatto della fotocamera nel menu delle impostazioni
di scatto “MENU DI RIPRESA”. Sopra raffigurata l’impostazione nel Menu di ripresa, il contenuto e la visualizzazione grafica
che permette a “colpo d’occhio” di verificare il posizionamento di ogni Picture Control presente on-camera per sceglierlo eventualmente in base al posizionamento che lo contraddistingue sui due assi.
La scelta di un Picture Control permette di uniformare l'estetica dell'immagine prodotta anche utilizzando diverse fotocamere,
purché abilitate on-camera all'uso di tale funzione come la D3, D300, la D700 ma anche la più recente D90.
Per le altre DSLR di generazioni precedenti, sarà possibile usare on-camera il formato RAW/NEF per applicare il controllo
di sviluppo software attraverso i menu di ViewNX o Capture NX 2.
Il software ViewNX permette la completa gestione dei Picture Control standard e personalizzati.
Consente di selezionare i RAW/NEF da trattare e su quelli applicare il preferito Picture Control che lo stesso applicherà
alla miniatura ed al file definitivo che lo stesso potrà produrre in sviluppo verso formati TIFF ad 8 o 16 bit oppure verso JPEG.
L'interfaccia grafica è attualmente la più utilizzata, sia dal software che nelle regolazioni hardware, come sulla fotocamera.
Basta infatti un colpo d'occhio per rendersi conto dell'impostazione effettuata, come vediamo in questa schermata di menu
di Capture NX2 dove si può scegliere l'impostazione del Picture Control. A differenza di ViewNX, Capture NX 2 permette
di applicare il Picture Control sull’immagine in fase di sviluppo potendo così analizzare con precisione
i risultati sull’immagine a piena risoluzione in lavorazione.
Ecco il risultato dell'applicazione di due diversi Picture Control sulla stessa immagine.
La prima ha un'impostazione Neutra, che mantiene i colori più tenui, la seconda Satura, per ravvivarli.
COS'È IL PICTURE CONTROL
È un sistema per impostare e memorizzare una serie di parametri estetici relativi alla fotografia, come: nitidezza, contrasto, luminosità, saturazione del colore, tonalità di tinta.
Fin qui nulla di nuovo si potrà dire, anche se il parametro di luminosità resta ad oggi una peculiarità esclusiva di sviluppo on-camera delle Nikon. Queste regolazioni sono infatti presenti quasi in tutte le fotocamere ed in molti programmi di gestione di sviluppo RAW dei file. L'innovazione sta nel concetto di sistematizzazione, condivisione ed esportazione di questi parametri.
È possibile creare un'estetica, secondo parametri comuni al menu della fotocamera e del software, memorizzarla con un nome, esportarla su una card di memoria e usarla come impostazione di base per una o più fotocamere dello stesso modello. Su fotocamere di diverso modello che comunque supportino i “Picture Control” sarà possibile replicare i parametri di correzione adottati. L’impiego consapevole dei Picture Control permette di risparmiare molto tempo prima impiegato per le operazioni di sviluppo in post produzione.
Un po’ di esperienza su cosa si “preferisce” in base alle tipiche scene fotografate e consuete destinazioni, e basterà applicare ciò che si vuole consapevoli di raggiungere quanto ricercato.
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È possibile gestire direttamente dai menu della fotocamera la funzione Picture Control: impostare, rinominare, salvare e richiamare dalla card, trasferire; sono tutte funzioni predisposte che permettono di fare a meno del PC per gestire l'estetica dell'immagine.
Sarà sempre possibile in un secondo momento trasferire ed editare i Picture Control memorizzati tramite l’applicativo Picture Control Utility disponibile in ViewNX e Capture NX. |
Qui sta il bello del sistema: si può impostare nella fotocamera, oppure in Nikon ViewNX o in Capture NX 2, una regolazione e memorizzarla, per poi usarla ad esempio su una D3 e su una D300 ottenendo in uscita la stessa estetica, anche se su due fotocamere diverse.
In questo modo il livello di personalizzazione raggiunge il massimo e supera abbondantemente quello a cui i fotografi erano abituati usando la pellicola: questa permetteva infatti di ottenere la stessa estetica (tipo Velvia o Kodachrome) indipendentemente dalla fotocamera, ma era limitata proprio all'uso di quella particolare pellicola.
La scelta era vasta, ma limitata, inoltre legata all'uso dell'intera pellicola, non variabile da fotogramma a fotogramma.
Picture Control permette di avere tutti i vantaggi, della pellicola e del digitale: l'estetica è variabile a piacere, praticamente illimitata, impostabile fotogramma per fotogramma da una fotocamera all'altra.
Di più: tramite il software si può modificare la scelta a posteriori per i fotogrammi in formato NEF. Si può infatti decidere al momento dello sviluppo del NEF di modificare il Picture Control relativo, come se si variasse la pellicola a posteriori.
Scusate se è poco!
Il concetto di Picture Control non va confuso con quello di sviluppo del NEF.
Non lo elimina e non si sovrappone a quest'ultimo, che resta praticabile attraverso il software includendo o modulando quanto ricercato con i Picture Control.
Il Picture Control è un mezzo per memorizzare un tipo di immagine e per usarla di default, uniformando alla base, al momento della ripresa, la resa delle diverse fotocamere.
Attraverso l'impostazione preliminare di diversi Picture Control è possibile crearsi una serie di pre-impostazioni adatte alle diverse situazioni di lavoro, proprio come si faceva scegliendo una diversa pellicola a prescindere dalla fotocamera in uso in quel momento.
Allo stesso modo si può poi decidere di operare una variazione fotogramma per fotogramma al momento dello sviluppo del NEF, proprio come si operava un diverso sviluppo con la pellicola.
Inoltre, tutto questo è retroattivo: si può benissimo applicare a NEF scattati con fotocamere precedenti come vedremo in pratica nelle fasi successive di questo eXperience.
L'EFFETTO SUI JPG
Il fotografo digitale è da sempre abituato a gestire i parametri della ripresa come la nitidezza, il contrasto e la saturazione, direttamente dalla fotocamera, fotogramma per fotogramma.
Il Picture Control sistematizza queste impostazioni e le rende esportabili. I JPEG ottenuti avranno le caratteristiche memorizzate nel Picture Control impostato al momento dello scatto. Queste faranno parte della conversione di sviluppo operata on-camera a 16 bit dalla fotocamera direttamente, producendo pertanto un file dall'estetica ben definita.
Nulla vieta poi di agire sul file JPEG così ottenuto, ma non va dimenticato che ogni intervento a posteriori sul JPEG è una nuova modificazione dei dati RGB a 8 bit. Pertanto il risultato ottenuto non potrà essere pari a un nuovo sviluppo di un NEF.
È molto importante quindi scegliere la modalità Picture Control con oculatezza al momento dello scatto, per evitare di ottenere dei JPEG con caratteristiche che non si adattano al soggetto ripreso.
Per facilitare la personalizzazione delle riprese, Nikon permette di avere a disposizione un gran numero di Picture Control, da selezionare al momento dello scatto.
Il menu della D3 permette ad esempio di memorizzare nella fotocamera fino a 9 diverse impostazioni di Picture Control e di averne fino a 99 sulla card. Ciò equivale ad avere 9 impostazioni diverse sempre in linea, impostabili rapidamente anche fotogramma per fotogramma, mantenendone però 99 pronte all'uso.
È come se si girasse con una fotocamera a pellicola con 9 dorsi sempre pronti e una riserva di 99 pellicole diverse!
Ecco come è possibile esportare sulla card (per usare il Picture Control specifico su una eventuale altra fotocamera usata come secondo corpo o su quella di un collega che partecipa allo stesso progetto fotografico) ed importare dalla card nella fotocamera.
Il nuovo Picture Control importato nella fotocamera attraverso l’opzione Carica/salva si aggiungerà alla disponibilità di base e permetterà di ottenere un JPEG con le caratteristiche ottimizzate per quel tipo particolare di ripresa.