Una bella foto, realizzata con un ottimo obiettivo, non si riconosce solo dalla nitidezza. Vediamo come lo sfocato influisce sulla resa dell'immagine

a cura di Valerio Pardi


La prova
Nikon Nikkor F 105mm f/2.5
Nikkor AF-S 18-200mm f/3.5-5.6G
IF-ED DX VR II
Conclusioni

 

Nikon Nikkor F 105mm f/2.5 P

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Si tratta di un classico del sistema Nikon degli anni passati, un obiettivo da ritratto e reportage, piccolo e luminoso. Il diaframma è costituito da sole 6 lamelle e per questo crea un diaframma dalla forma esagonale che crea evidenti spikes nei punti luminosi, tuttavia ciò non influisce più di tanto sulla piacevolezza dello sfocato.

foto intera
particolare
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f/2,5 a fuoco.
La prima immagine di ogni serie serve da riferimento per capire come si trasformano
le luci nello sfocato. La presenza dell'alone blu intorno ai lampioni visibile nel particolare ingrandito,
associa un effetto di blooming generato maggiormente con obiettivi estremamente luminosi
(o in riprese ad alto contrasto sulla porzione d'immagine adiacente a quella pelata e priva di dettaglio)
accoppiati alla riflettenza di un sensore digitale nella sua combinazione con il filtro low-pass antialiasing
e rispettivi trattamenti antiriflesso. Esula quindi dalle problematiche analizzate in questa Experience,
ma ricordo che è un particolare controllabile via software in parte attraverso la funzione di controllo
aberrazioni cromatiche di Capture NX e/o con l'intervento cromatico selettivo.

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f/2,5 fuori fuoco.
In questa ripresa la messa a fuoco è stata volutamente cambiata.
Si nota che ogni punto luce si è trasformato in un disco con caratteristiche particolari e che cambiano
da obiettivo a obiettivo. In questo caso i bordi si sono rafforzati ed è presente anche una piccola deviazione
cromatica ma lo sfocato, personalmente, lo ritengo assolutamente gradevole.


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f/4 fuori fuoco.
Non appena si chiude il diaframma, ogni punto luce prende la forma del diaframma stesso, ecco spiegata la comparsa degli esagoni.


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f/8 fuori fuoco.
Man mano che gli angoli generati dall'intersezione delle lamelle del diaframma si
fanno più acuti, la luce tende a scappare e si inizia a formare il tipico effetto stella.


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f/16 a fuori fuoco.
Man mano che si chiude il diaframma, l'effetto stella viene evidenziato


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f/16 a fuoco.
Lavorando con luci puntiformi, o quasi, e a diaframmi stretti, l'effetto stella con obiettivi che utilizzano un numero
limitato di lamelle del diaframma diventa evidente e può essere utilizzato creativamente nella composizione dell'immagine.


 
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