Di Gerardo Bonomo
Dopo l'articolo sull'infrarosso con la pellicola abbiamo sperimentato le possibilità offerte dalle fotocamere digitali, reflex e compatte.
Con la Coolpix 8400 basta usare il classico filtro "nero", alla reflex D70 invece abbiamo dovuto rimuovere dal sensore il filtro IR
.

Reflex Nikon D70 elaborata
Conclusioni .

 

Coolpix 8400



La Coolpix 8400 con il filtro
Heliopan Infrarot 715 che è stato
montato direttamente sulla filettatura dello zoom della fotocamera, utilizzando
alcuni anelli di riduzione.


Infrarosso analogico e digitale,
un confronto fra due tecnologie distanti
oltre mezzo secolo, ma entrambe perfettamente attuali:
a sinistra la Rolleiflex 2.8F con filtro
IR originale Rollei, a destra la Nikon
Coolpix 8400 con filtro IR Heliopan.

La risposta all'infrarosso di questa compatta è stata stupefacente, una risposta simile a quella della Nikon D70 a cui avevamo tolto il filtro al niobato.
Per la ripresa abbiamo utilizzato un filtro che, a differenza di quello di cui abbiamo parlato finora, permette il passaggio della radiazione infrarossa tagliando la luce visibile; il filtro scelto è in vetro della tedesca Heliopan, l'Infrarot 715, che corrisponde al filtro 88A Kodak, uno dei più selettivi.

Grazie al fatto che la Coolpix 8400 ha una filettatura sull'ottica - diametro 37mm - abbiamo montato il filtro direttamente sull'obiettivo.
Abbiamo poi impostato la sensibilità della Coolpix su 50 ISO per avere la migliore qualità d'immagine.
L'insieme della bassa sensibilità e del filtro 88A, che assorbe dagli 8 ai 10 stop, oltre al fatto che la risposta all'infrarosso della Coolpix è relativamente bassa, ci ha costretti a lavorare con tempi molto lunghi, oscillanti tra i 2 e i 4 secondi; e questo nonostante fossimo in pieno sole.

Obbligatorio quindi l'uso del treppiede, o di un supporto di fortuna a cui appoggiare la fotocamera.
Ricordiamo però che le compatte, a differenza delle reflex, non montano lo specchio e l'otturatore a tendina, il che ci ha permesso di fotografare senza nemmeno un cavalletto tascabile; unica avvertenza, usare sempre l'autoscatto.
Ovviamente se a muoversi è il soggetto non ci si può fare nulla, ma l'eventuale movimento delle persone, del fogliame o dell'acqua può essere sfruttato in chiave creativa.
Unica nota dolente nella ripresa all'infrarosso con la nostra Coolpix 8400 è stata la comparsa di una vistosa zona chiara nella parte centrale dell'immagine, che però abbiamo eliminato completamente con lo strumento "brucia" di Photoshop.

 

 

 

 

 

 

 


LE POTENZIALITA' DELLA COOLPIX 8400






1. Scatto senza filtro IR, diaframma f/5.5, T=1/300s.
2. Scatto con filtro Heliopan, diaframma f/5.5, T=6,7s, bilanciamento del bianco Tungsteno.
3. Bianconero ottenuto dall'immagine n.1 tramite desaturazione con Photoshop.
4. Bianconero "infrarosso" ottenuto direttamente in ripresa con il comando di saturazione impostato sulla Coolpix su bianco e nero.
5.

Bianconero infrarosso ottenuto dall'immagine n.2 tramite desaturazione con Photoshop.
E interessante notare come la montagna al centro, illuminata dal sole, sia bianca perché ricoperta da vegetazione, mentre la montagna sulla destra, anche se ricoperta di vegetazione, sia scura perché in ombra.

Scattare a colori o in bianco e nero
La classica ripresa creativa all'infrarosso è un'immagine in bianconero. Anche se la Coolpix 8400 permette di scattare direttamente in bianco e nero, abbiamo provato a scattare a colori per poi desaturare l'immagine; non abbiano però notato differenze apprezzabili tra i due scatti.
La ripresa in bianconero è comunque preferibile se si vuole controllare in tempo reale il tipo di effetto; ovviamente, dato che non vi è il costo della pellicola e l'unico limite è lo spazio disponibile sulla scheda di memoria, suggeriamo di scattare, almeno le prime volte, sia a colori che in bianconero per verificare subito la qualità dell'effetto.


Il Lago di Lugano dal Monte Generoso in agosto alle ore 16.29, verso nord, con il sole a sinistra dell'immagine in presenza della classica foschia di agosto.
A sinistra le immagini a colori scattate con la Coolpix 8400. A destra le immagini in bianconero scattate con il filtro IR.
Con il filtro IR la Coolpix ha "bucato" la foschia in modo così evidente che è difficile immaginare che gli scatti corrispondenti colore/BN siano stati eseguiti in rapida successione, dallo stesso punto di ripresa.
La ripresa IR ha permesso di "bucare" la foschia e di rendere ben visibili le nuvole e le montagne. I prati e le pareti delle montagne direttamente illuminate dal sole hanno quasi assunto l'aspetto di una nevicata invernale, mentre nelle zone in ombra l'effetto è quasi nullo.

Impostazioni varie
Abbiamo scattato quasi esclusivamente in Raw in modo da essere nelle migliori condizioni per il lavoro di post-produzione in fotoritocco.
Come bilanciamento del bianco abbiamo scelto "tungsteno" per far lavorare meglio il sensore nella parte "calda" dello spettro, quella dell'infrarosso.
Per alcuni scatti abbiamo impostato la saturazione su "bianconero" per una visualizzazione immediata del risultato.
Un vantaggio non da poco delle compatte, come questa 8400, è quella di poter eseguire l'inquadratura con il filtro montato davanti all'ottica e, se la luce ambiente è sufficiente, dopo pochi secondi è possibile vedere l'immagine tanto a monitor che nel mirino elettronico.
La focale minima della 8400 è equivalente a 24mm nel formato 35mm, una focale che ci ha permesso di eseguire buone riprese di panorami.
La messa a fuoco AF con il filtro inserito è risultata precisa, anche se non abbiamo potuto tenere conto dello spostamento di fuoco tipico della luce infrarossa; a nostro vantaggio l'uso di una focale grandangolare spinta, la chiusura dal diaframma ed il fatto che nelle compatte digitali la messa a fuoco avviene sull'immagine creata dal sensore attivo.
Nel caso di immagini poco contrastate, quando l'AF non riusciva a trovare il punto di messa a fuoco, abbiamo provato a lavorare in manuale e abbiamo verificato che, con focale 24mm e soggetto all'infinito,
si ottiene una buona messa a fuoco selezionando la scala delle distanze "bianche" - non quelle "verdi" - e impostando il punto di fuoco all'infinito.


Coolpix 8400, sopra: a sinistra l'immagine di riferimento, a destra con il filtro polarizzatore. Sotto, a sinistra con filtro IR Heliopan, a destra l'immagine convertita in BN.

Sul campo

I migliori risultati si ottengono fotografando con il sole alto nel cielo; anche se la giornata è nuvolosa c'è un discreto passaggio della radiazione infrarossa, soprattutto se si scelgono le ore centrali della giornata.
Dove invece abbiamo verificato un'assenza di radiazione infrarossa è nelle zone boscose, in quanto l'ombra creata dalle piante ad alto fusto taglia l'infrarosso.
Le nostre aspettative sono state pienamente soddisfatte: le immagini ottenute mostrano cieli neri, vegetazione bianca, acqua nera; inoltre siamo riusciti ad annullare completamente il velo atmosferico.
L'impiego di tempi di posa molto lunghi ha fatto sì che i soggetti in movimento, le persone o le fronde degli alberi mosse dal vento, risultassero sfumate, ma questo effetto ha reso più suggestive le immagini.




 
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