Coolpix 8400
La Coolpix 8400 con il filtro
Heliopan Infrarot 715 che è stato
montato direttamente sulla filettatura dello
zoom della fotocamera, utilizzando
alcuni anelli di riduzione. |
Infrarosso analogico e digitale,
un confronto fra due tecnologie distanti
oltre mezzo secolo, ma entrambe perfettamente
attuali:
a sinistra la Rolleiflex 2.8F con filtro
IR originale Rollei, a destra la Nikon
Coolpix 8400 con filtro IR Heliopan.
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La risposta all'infrarosso di questa
compatta è stata stupefacente,
una risposta simile a quella della Nikon D70 a cui
avevamo tolto il filtro al niobato.
Per la ripresa abbiamo utilizzato un filtro che, a
differenza di quello di cui abbiamo parlato finora,
permette il passaggio della radiazione infrarossa
tagliando la luce visibile; il filtro scelto è
in vetro della tedesca Heliopan, l'Infrarot
715, che corrisponde al filtro 88A Kodak, uno
dei più selettivi.
Grazie al fatto che la Coolpix 8400 ha una filettatura
sull'ottica - diametro 37mm - abbiamo montato il filtro
direttamente sull'obiettivo.
Abbiamo poi impostato la sensibilità
della Coolpix su 50 ISO per avere la migliore qualità
d'immagine.
L'insieme della bassa sensibilità e del filtro
88A, che assorbe dagli 8 ai 10 stop, oltre al fatto
che la risposta all'infrarosso della Coolpix è
relativamente bassa, ci ha costretti a lavorare con
tempi molto lunghi, oscillanti
tra i 2 e i 4 secondi; e questo nonostante fossimo
in pieno sole.
Obbligatorio quindi l'uso del treppiede, o di un supporto
di fortuna a cui appoggiare la fotocamera.
Ricordiamo però che le compatte, a differenza
delle reflex, non montano lo specchio e l'otturatore
a tendina, il che ci ha permesso di fotografare senza
nemmeno un cavalletto tascabile; unica avvertenza,
usare sempre l'autoscatto.
Ovviamente se a muoversi è il soggetto non
ci si può fare nulla, ma l'eventuale movimento
delle persone, del fogliame o dell'acqua può
essere sfruttato in chiave creativa.
Unica nota dolente nella ripresa all'infrarosso con
la nostra Coolpix 8400 è stata la comparsa
di una vistosa zona chiara
nella parte centrale dell'immagine, che però
abbiamo eliminato completamente con lo strumento "brucia"
di Photoshop.
LE POTENZIALITA' DELLA COOLPIX 8400
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1. |
Scatto senza filtro IR, diaframma
f/5.5, T=1/300s. |
2. |
Scatto con filtro Heliopan,
diaframma f/5.5, T=6,7s, bilanciamento del
bianco Tungsteno. |
3. |
Bianconero ottenuto dall'immagine
n.1 tramite desaturazione con Photoshop. |
4. |
Bianconero "infrarosso"
ottenuto direttamente in ripresa con il
comando di saturazione impostato sulla Coolpix
su bianco e nero. |
5. |
Bianconero infrarosso
ottenuto dall'immagine n.2 tramite desaturazione
con Photoshop.
E interessante notare come la montagna
al centro, illuminata dal sole, sia bianca
perché ricoperta da vegetazione,
mentre la montagna sulla destra, anche
se ricoperta di vegetazione, sia scura
perché in ombra.
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Scattare a colori o in bianco
e nero
La classica ripresa creativa all'infrarosso è
un'immagine in bianconero.
Anche se la Coolpix 8400 permette di scattare direttamente
in bianco e nero, abbiamo provato a scattare
a colori per poi desaturare
l'immagine; non abbiano però notato differenze
apprezzabili tra i due scatti.
La ripresa in bianconero è comunque preferibile
se si vuole controllare in tempo reale il tipo di
effetto; ovviamente, dato che non vi è il costo
della pellicola e l'unico limite è lo spazio
disponibile sulla scheda di memoria, suggeriamo di
scattare, almeno le prime volte, sia a colori che
in bianconero per verificare
subito la qualità dell'effetto.
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Il Lago di Lugano
dal Monte Generoso in agosto alle ore 16.29,
verso nord, con il sole a sinistra dell'immagine
in presenza della classica foschia di agosto.
A sinistra le immagini a colori scattate con
la Coolpix 8400. A destra le immagini in bianconero
scattate con il filtro IR.
Con il filtro IR la Coolpix ha "bucato"
la foschia in modo così evidente che
è difficile immaginare che gli scatti
corrispondenti colore/BN siano stati eseguiti
in rapida successione, dallo stesso punto di
ripresa.
La ripresa IR ha permesso di "bucare"
la foschia e di rendere ben visibili le nuvole
e le montagne. I prati e le pareti delle montagne
direttamente illuminate dal sole hanno quasi
assunto l'aspetto di una nevicata invernale,
mentre nelle zone in ombra l'effetto è
quasi nullo.
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Impostazioni varie
Abbiamo scattato quasi esclusivamente in Raw
in modo da essere nelle migliori condizioni per il
lavoro di post-produzione in fotoritocco.
Come bilanciamento del bianco abbiamo scelto "tungsteno"
per far lavorare meglio il sensore nella parte "calda"
dello spettro, quella dell'infrarosso.
Per alcuni scatti abbiamo impostato la saturazione
su "bianconero" per una visualizzazione
immediata del risultato.
Un vantaggio non da poco delle compatte, come questa
8400, è quella di poter eseguire l'inquadratura
con il filtro montato
davanti all'ottica e, se la luce ambiente è
sufficiente, dopo pochi secondi è possibile
vedere l'immagine tanto a monitor che nel mirino elettronico.
La focale minima della 8400 è equivalente a
24mm nel formato 35mm, una focale che ci ha permesso
di eseguire buone riprese di panorami.
La messa a fuoco AF con
il filtro inserito è risultata precisa, anche
se non abbiamo potuto tenere conto dello spostamento
di fuoco tipico della luce infrarossa; a nostro vantaggio
l'uso di una focale grandangolare spinta, la chiusura
dal diaframma ed il fatto che nelle compatte digitali
la messa a fuoco avviene sull'immagine creata dal
sensore attivo.
Nel caso di immagini poco contrastate, quando l'AF
non riusciva a trovare il punto di messa a fuoco,
abbiamo provato a lavorare in manuale e abbiamo verificato
che, con focale 24mm e soggetto all'infinito,
si ottiene una buona messa a fuoco selezionando la
scala delle distanze "bianche" - non quelle
"verdi" - e impostando il punto di fuoco
all'infinito.
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Coolpix 8400,
sopra: a sinistra l'immagine di riferimento,
a destra con il filtro polarizzatore. Sotto,
a sinistra con filtro IR Heliopan, a destra
l'immagine convertita in BN.
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Sul campo
I migliori risultati
si ottengono fotografando con il sole
alto nel cielo; anche se la giornata è
nuvolosa c'è un discreto passaggio della radiazione
infrarossa, soprattutto se si scelgono le ore
centrali della giornata.
Dove invece abbiamo verificato un'assenza di radiazione
infrarossa è nelle zone boscose, in quanto
l'ombra creata dalle piante ad alto fusto taglia l'infrarosso.
Le nostre aspettative sono state pienamente soddisfatte:
le immagini ottenute mostrano cieli neri, vegetazione
bianca, acqua nera; inoltre siamo riusciti ad annullare
completamente il velo atmosferico.
L'impiego di tempi di posa molto lunghi ha fatto sì
che i soggetti in movimento, le persone o le fronde
degli alberi mosse dal vento, risultassero sfumate,
ma questo effetto ha reso più suggestive le
immagini.
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