Gelatine CTB (Color Temperature Blue) e Green
Antagoniste delle gelatine CTO, la tipologia CTB consente la conversione di temperatura colore da Tungsteno (3.200K) a Daylight (3.200-5.400K); sono anch'esse commercializzate in differenti densità colore, come Full-CTB, ½ CTB e ¼ CTB. Trovano comunemente applicazione nell'illuminazione continua, affinché si possa neutralizzare (per differenti gradi) la dominante calda emessa da sorgenti ad incandescenza.
Gelatine delle diverse densità blu
contenute nel kit Nikon SJ-3
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Esempio di Gelatine CTB commerciali HONL
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Gli scenari di illuminazione flash che possano beneficiare delle gelatine CTB sono piuttosto limitati (per usi di conversione temperatura colore), come il corretto bilanciamento tra soggetti interessati dal flash (5.500K) e sfondi catturati con White Balance impostato su preset come “Nuvoloso” (6.500-8.000K circa), al fine di enfatizzare il grado di saturazione dell'ambiente, restituendo verosimiglianza ai toni della pelle. In chiave puramente creativa, la tinta offerta da queste gelatine suggerisce differenti impieghi, come la colorazione di sfondi tendenzialmente neutri (grigio chiaro), la creazione di spot di luce ellittici oppure l'introduzione di effetti controluce (e luce di taglio) apprezzabili in fotografia pubblicitaria e di scena.
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Modella: Chiara R. - © Roberto Insalata
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WB: Daylight
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WB: Tungsteno
Aggiunta di una sorgente di luce
con gelatina Full CTB,
visibile sullo stativo in fondo alla scena,
per estremizzare la dominante
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Interno del Centro Benessere “Nirvana” - Senigallia (AN)
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L'ultima categoria di gelatine di correzione che esaminiamo non possiede una classificazione standard; sono conosciute semplicemente come GREEN, aventi il ruolo di bilanciare opportunamente la temperatura colore del flash con ambienti illuminati alla fluorescenza (tubi al neon e numerose varianti).
Si tratta in realtà della situazione più complessa per la scelta del bilanciamento del bianco on-camera, a causa dell'estensione di temperatura colore tipica di queste illuminanti, registrata nell'intervallo 3.200K-7.500K ma anche per l'oscillazione tipica di questa illuminazione “alternata”. Tra gli ambienti più diffusi che presentano sorgenti di luce alla fluorescenza segnaliamo strutture mediche, palestre, percorsi sotterranei, laboratori e open-space lavorativi. Ancora una volta, nessuna limitazione nell'uso creativo delle gelatine GREEN, come la “tinteggiatura fotografica” di fondali e interessanti punti luce di modellamento, particolarmente efficaci nei generi still-life e architettura d'interni.
Particolare della Sala Pesi
ripreso con WB Daylight –
sorgente di luce naturale
proveniente delle finestre
sulla destra del fotogramma
Interno del Centro Benessere
“Nirvana” - Senigallia (AN)
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Particolare della Sala Pesi ripreso con WB Fluorescenza (3.400K) – sorgenti di luce mista (naturale esterna e binari di neon all'interno). La dominante bluastra riflessa sul pavimento è originata dalla luce naturale esterna, difficilmente bilanciabile in talune condizioni.
Interno del Centro Benessere “Nirvana” - Senigallia (AN)
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Verifica del punto di ripresa
e bilanciamento del bianco, illuminazione mista.
WB: Fluorescenza
Interno del Centro Benessere
“Nirvana” - Senigallia (AN)
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Scatto eseguito con l'uso di due sorgenti flash SB-900,
illuminazione ambiente (fluorescenza) e naturale esterna.
In alto: Schema di luce impiegato per l'immagine finale.
Modello: Fabrizio O. - © Roberto Insalata
Si ringrazia il Centro Benessere “Nirvana” di Senigallia (AN)
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Altri esempi di scatti eseguiti in condizioni di luce mista (palestra): fluorescenza (3.400K), luce naturale esterna (5.500K) e flash SB-900 (5.500K) con gelatine di correzione colore Green (TN-G2).
Modello: Fabrizio O. - © Roberto Insalata
Si ringrazia il Centro Benessere “Nirvana” di Senigallia (AN)