Editoriale
Una giovane fotografa americana che decide di andare sul campo, iniziando dal Pakistan, per coprire le conseguenze dell'11 settembre. Un fotografo americano di fama internazionale innamorato dell'Italia al punto da tornarci 45 volte. Un fotografo inglese con il gusto dello sberleffo applicato al turismo di massa. Due rassegne-festival, dedicate alla fotografia europea e a quella mediterranea. Tre inviati: in Madagascar, per indagare attorno al rapporto tra vivi e morti; in giro per il mondo, cercando la misura dei passi propri e altrui; dietro l'angolo, a Ostia, perché il viaggio inizia appena ci si mette in movimento. Tre città italiane, fermate nelle immagini di ieri e oggi. Questi i contenuti di Sguardi di maggio.
Kate Brooks era a Mosca, alle prime armi da fotogiornalista, quando decise di intraprendere, con pochi mezzi, un viaggio nei paesi toccati dall'onda di ritorno dell'attacco alle Torri Gemelle. Nell'intervista a Sguardi spiega come da questa esperienza, tra il dramma dei fronti e la vita che scorre dietro le quinte, tra luci e ombre, sia nato dieci anni dopo il suo primo libro In the Light of Darkness.
Leonard Freed ha avuto da sempre un rapporto speciale con l'Italia. Lo avevamo incontrato nove anni fa, per un'intervista esclusiva comparsa in uno dei primi numeri di Sguardi. Ci fa piacere ritrovarlo oggi, attraverso le foto dedicate all'Italia e all'italianità, dal cui fascino fu attratto sino alla fine, dalle prime immagini nelle strade di Little Italy della sua New York alle scene di vita quotidiana colte durante il suo «pellegrinaggio italico, durato a più riprese quasi 50 anni».
Martin Parr è un fuoriclasse, nel senso che ha messo a punto uno sguardo unico, singolarissimo, ironico e spietato, sul mondo che decide di ritrarre. Il suo racconto di turisti, visitatori, viandanti è stavolta al servizio di una buona causa, quella di Reporter senza frontiere, che con gli Album fotografici d'autore, come quello di Parr qui presentato, finanzia le sue virtuose attività a sostegno dei giornalisti in situazioni di pericolo, minaccia, difficoltà.
Fotografia Europea, a Reggio Emilia, pone al centro della sua settima edizione l'esplorazione - per immagini - della vita comune ("il cambiamento, i luoghi comuni della convivenza, il richiamo della partecipazione, le convenzioni e le differenze") mettendo assieme totem come Cartier-Bresson e una miriade di autori riconosciuti o emergenti. Photomed è invece un festival, nato l'anno scorso sulla costa della Provenza, che aspira a fare lo stato dell'arte (fotografica) nell'area mediterranea e spazia dall'approfondimento sulla fotografia marocchina contemporanea alle foto da raffinato colorista di Massimo Vitali, che succede proprio a Martin Parr come invitato d'onore del festival francese.
Gli inviati di questo numero sono molti. Carlo Pizzati - giornalista, scrittore, autore e conduttore tv, videomaker, photoeditor, fotografo, sceneggiatore - ci parla, in occasione dell'uscita del suo ultimo libro Il passo che cerchi, di fotografi e giornalisti, di famosi scrittori e mitiche agenzie fotografiche, di letteratura e fotografia, di cinema e fotografia, di fotografi grandi ladri e grandi compagni di viaggio.
Massimo Branca e Riccardo Bononi sono andati fino al cuore rurale del Madagascar per raccontare il rituale del Famadihana, il rapporto con la morte di un popolo, la commistione temporanea tra vivi e morti, con un'attenzione all'alterità che si riflette anche nelle immagini, tra movimenti di massa, terra rossa, band musicali e sacrifici di zebù.
Gli allievi di due master romani, con i lavori di un'esercitazione fatta accanto, anzi ancora dentro i confini della grande metropoli (lungo la linea del litorale, dalla spiaggia di Capocotta fino all'Idroscalo e alla foce del Tevere), mostrano come non ci sia bisogno della distanza geografica per produrre immagini e parole in viaggio, sebbene in progress.
Infine, le news segnalano tre lavori su tre città italiane: L'Aquila, attraverso lo sguardo - prima e dopo il terremoto - di Gianni Berengo Gardin; Bari, nello sguardo doppio di Bernard Plossu, in bianco e nero, e Cosmo Laera, a colori; Cagliari, nelle foto storiche e contemporanee messe a confronto da Susanna Piga. Alle soglie dell'estate, buoni viaggi, letture e visioni con Sguardi.
[Antonio Politano]
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