Alcune cose, secondo me, sono strettamente legate al viaggiare. Le mappe fanno parte di queste cose. Ma non si tratta solo di cartine o immagini geografiche, piuttosto di nuove cartografie dei sentimenti, mappature dei luoghi del cuore, scatti fotografici come rappresentazioni di sé in uno spazio. È con questa idea che viaggio da molti anni. Ed è proprio da questa idea che sono nate le mie MUP, le Mappe Urbane Personali, appunto. Soprattutto visive, ma non solo, come spesso accade con i fotoracconti. Il colore, le luci, le forme e le suggestioni emotive legate a certi luoghi hanno costituito la base di questo lavoro.
© Marina Misiti - Berlino Postdamer |
Mappare le nostre emozioni, gli incontri, gli stili di vita e di pensiero globale, all'interno del proprio universo vuol dire, secondo me, creare proprio delle nuove mappe personali; significa in altre parole riprogettare l'ambiente in cui viviamo con uno "sguardo", come è nel mio caso, al femminile. Il progetto delle MUP si è sviluppato da queste premesse e si è evoluto oggi arricchendosi delle originali possibilità espressive e di condivisione dei contenuti offerte dal web 2.0.
© Marina Misiti - Campeche, Messico |
Poter diventare un testimonial del proprio territorio, un costruttore dell'immagine virtuale di un luogo, di una strada, di un quartiere o di una zona di una città, in altre parole poter "mappare" visivamente la propria vita, i propri percorsi, la casa, le piazze, i locali o gli stessi negozi che si frequentano, così come i propri viaggi (e nel mio caso le diverse città in cui per alcuni periodi ho vissuto) e poi condividere tutto questo sul web, anche con mezzi tecnicamente "semplici" o quantomeno alla portata di tutti (le immagini sono state volutamente realizzate con una piccola digitale), ha significato per me poter definire percorsi più creativi di un luogo.
© Marina Misiti - Londra, Brick Lane |
E, in effetti, ha permesso a molti di conoscere le città coinvolte in questa ricerca da un punto di vista più soggettivo ed emozionale, da un'angolatura trasversale. Queste fotografie, quasi tutte selezionate all'interno del network delle viaggiatrici che ho creato su www.donneconlavaligia.it, sono state considerate originali e divertenti, ampiamente commentate e linkate dalla community, spunto per alcuni utenti di ulteriori progetti narrativi e fotografici sui luoghi, e al tempo stesso hanno offerto uno spaccato diverso delle varie realtà urbane. Naturalmente questo lavoro è in continuo cambiamento, come le stesse nuove modalità della rete impongono, ed è costantemente aggiornato. Come si dice, mutuando il linguaggio dal web, è presentato in versione beta.
© Marina Misiti - Marrakech, centro |
Il mio progetto fotografico e antropologico di una topografia inedita delle città ha avuto inizio alcuni anni fa a New York, poi è proseguito a Sydney, a Berlino, Londra, Roma, ecc. È arrivato fin nelle aree urbane extra occidentali, toccando il Messico, ma anche il Maghreb. Da questi luoghi è quindi sbarcato in rete, negli spazi virtuali del blog-magazine Donneconlavaligia prima, e in seguito su Urban Map, blog autonomo dedicato interamente a questo lavoro; si è poi diffuso ed è stato condiviso tra i membri del network e della blogosfera (luogo d'eccellenza dove sperimentare il nuovo, incrociare storie, paesi, persone e linguaggi): viaggiatrici (e viaggiatori) dell'immaginario e dello spazio fisico, hanno "pingato" notizie, fotografie e video, contaminato linguaggi, linkato percorsi anche strettamente individuali. Risultato? Una geografia antropizzata e con uno sguardo al femminile del nostro territorio, un viaggio con continue e fruttuose contaminazioni di linguaggi. Le Mup oggi stanno continuando la loro evoluzione in altri contesti: una selezione di queste foto, infatti, è in mostra fino al 9 novembre al Festival di Corigliano Calabro Fotografia 2008. Altre immagini di questo progetto confluiranno in un e-book fotografico.
© Marina Misiti - New York, Soho '06 |
Chi è
Antropologa di formazione, giornalista di professione, negli ultimi venti anni ha pubblicato come freelance su molti periodici italiani e in particolare su femminili come "Marie Claire", "Grazia", "Gioia", "Elle" fotoreportages da zone di crisi (Kosovo, Bosnia e Medio Oriente), da paesi in emergenza ambientale e umanitaria (India e favelas brasiliane) e articoli e foto di viaggi su Marocco, Turchia, Cuba, Russia, Giappone, Brasile, India, Messico, Argentina, Cambogia, Vietnam, Australia, Stati Uniti. Interessata in particolare a tematiche sociali, femminili e antropologiche, con la fotografa Sebastiana Papa ha viaggiato e collaborato a lungo su diversi progetti editoriali (India, Israele e soprattutto Giappone) e mostre fotografiche. Un lungo fotoreportage sui bambini degli orfanotrofi bosniaci le è valso, nel 2006, il Premio giornalistico "Fata Morgana" del Lions Club di Villa San Giovanni. Da gennaio 2008 ha ideato e lanciato in rete il blog-magazine www.donneconlavaligia.it e il network delle viaggiatrici. Oggi è consulente di comunicazione specializzata nel web 2.0.
© Marina Misiti - Roma, San Pantaleo
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