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Maestri: Koudelka & Erwitt

Contrasto presenta altri due volumi della collana FotoNote dedicati a Josef Koudelka ed Elliott Erwitt. Quando è arrivato a Parigi, Koudelka aveva già realizzato due reportage di primaria importanza. Uno era quello sulla Primavera di Praga e l'altro avrebbe potuto essere ritenuto etnologico se le sue immagini di gitani non fossero state così dense di emozioni. Pur essendo sconosciuto nel 1970 era già uno dei fotografi più significativi del suo tempo. Il volume di Contrasto (144 pagine, 66 fotografie b/n, euro 12,50) dimostra che è proprio in queste terre d'esilio, percorse con la rabbia di vedere che lo caratterizza, che l'originalissimo talento di Koudelka si è affermato, dispiegato. L'altro volume è dedicato a Elliott Erwitt (144 pagine, 74 fotografie b/n, euro 12,50), poeta dell'immagine, membro dell'agenzia Magnum, americano d'adozione. Erwitt è un fotografo dallo spiccato senso dell'umorismo, "dallo sguardo mai ottimista, ma sempre elegante". La coincidenza, l'incontro fortuito di oggetti e di avvenimenti, sono il suo modo ammiccante di puntare il dito verso il ridicolo e il buffo. Il cane è il suo bersaglio preferito, amichevole metafora delle stramberie umane. Attraverso le sue immagini, Erwitt lancia le sue allegre provocazioni che colpiscono come pungenti aforismi.

 

007: il (vero?) volto

Può un personaggio nato dalla pena di uno scrittore avere un volto? Sì, se passa, come nel caso dello James Bond, agente segreto di Sua Maestà di Ian Fleming, al grande schermo. Soprattutto se a interpretarlo è un attore dal talento e carisma di Sean Connery. Poi però l'attore invecchia più del suo personaggio, o si stanca, o viene sostituito, e gli interpreti si susseguono fino all'ultimo Daniel Craig. E allora qual è il vero volto di 007, quello immaginato da Fleming mentre scriveva i suoi libri? In Gran Bretagna ci hanno provato due professori, Rob Jenkins dell'università di Glasgow e Richard Wiseman dell'università dell'Hertfordshire, non analizzando le varie descrizioni contenute nei libri di Fleming, ma usando una tecnica conosciuta come prototyping, un tipo di software usato dalla polizia per creare identikit sulla base delle descrizioni dei testimoni. I ricercatori hanno lavorato sull'elenco, stilato da Fleming nel 1961, degli attori con le giuste caratteristiche per interpretare Bond nel primo film della serie ("Licenza di uccidere"); tra gli altri, Cary Grant, David Niven, James Mason, Rex Harrison e Richard Burton. Il software ha fatto il resto, combinando le caratteristiche. Curiosità finale: l'ideale per Fleming sarebbe stato Cary Grant, ma i produttori – per ragioni di budget – scelsero Connery. E nacque una stella.

 

Milano: Emozioni dal cielo

Milano dall'alto, al White Star Adventure (spazio dedicato ai viaggi e all'avventura, in Piazza Meda a Milano) fino al 6 maggio. Una visione insolita, per raccontare una città che possiede ricchezze non comuni. Non soltanto quelle della sua economia, che ne fa la capitale nazionale degli affari, ma quelle del suo patrimonio monumentale, delle sue chiese, dei suoi palazzi e musei. Metropoli dilagante, distesa reticolare di strade e case, arterie che partono dal centro e si allungano verso la periferia. Ma anche città d'arte, dagli antichi e nuovi capolavori dell'architettura. Le immagini sono frutto di un reportage aereo di Marcello Bertinetti, già autore di "Italia Emozioni dal Cielo". Le foto della mostra, e molte altre, sono contenute nel libro "Milano e Lombardia - Emozioni dal Cielo" (Edizioni White Star).


 

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