I punti di vista ci interessano. In fondo, buona parte dell'efficacia/suggestione/ capacità di racconto ed evocazione di un'immagine può dipendere dal punto di vista scelto per realizzarla. Un po' come la posizione della camera da presa decisa dal regista per girare una sequenza, o la persona (prima, terza, chissà) preferita dallo scrittore per narrare la propria storia. Certo, poi c'è il contenuto, l'oggetto/soggetto, la combinazione degli altri elementi (in fotografia, luce linee e volumi, per esempio), ma il punto di vista resta fondamentale.
"Punto di vista" si intitola la raccolta di immagini di Carla Cerati, fotografa e scrittrice, che fino al 15 aprile la galleria Bel Vedere presenta nei suoi spazi di Milano, nell'ambito delle mostre dedicate ai maestri del reportage italiano dedicando una mostra a Come già per Sellerio, Dondero, Garolla, Migliori e altri protagonisti della fotografia, anche questa volta Bel Vedere espone a Milano le tappe più significative del percorso di un'autrice brava e nota, ma finora un po' trascurata dalla città, fissandole anche in un catalogo pubblicato insieme alla casa editrice Electa.
|
Antonio Gades ballerino di flamenco e coreografo e Cristina Oyos in scena,
Milano, 1969
|
|
© Carla Cerati
|
Nella mostra di Carla Cerati, curata da Uliano Lucas, sono inserite alcune delle immagini più rappresentative dei suoi trent'anni di fotografia che hanno testimoniato, fino al 1990, modi di vivere e cambiamenti della società italiana. Dall'indagine negli ospedali psichiatrici, realizzata nel 1968 insieme a Gianni Berengo Gardin, pubblicata nel volume Morire di Classe, ai suoi particolari nudi femminili; dai ritratti di intellettuali alle foto di teatro, passando per alcuni suoi lavori meno conosciuti, come i paesaggi e le fotografie degli intellettuali spagnoli. Non mancano naturalmente le foto più celebri, le immagini degli anni della contestazione e della borghesia milanese raccontata nel volume Mondo Cocktail. Ne esce un percorso poliedrico e originale, un raffinato annuario per immagini di un periodo irripetibile nella storia della nostra società, ricco di tensioni e di trasformazioni che non sono state dimenticate. Ma in particolare, Carla Cerati ci sorprende con la sua maestria nel modellare il bianco e nero in situazioni spesso completamente diverse, usando sensibilità e linguaggi variati a seconda dei soggetti. Fino a precorrere alcune tendenze della fotografia contemporanea con gli ingrandimenti di fotogrammi tratti da spettacoli del Living Theatre, una serie di originalissimi zoom sui volti degli interpreti di rara capacità espressiva.
Gabriel García Márquez, con la moglie Mercedes e i figli, nella loro casa.
Barcellona, 1969
|
Dopo il 1990 Carla Cerati ha abbandonato progressivamente la fotografia per scrivere diversi romanzi pubblicati con successo, come ricordano Uliano Lucas e Fabrizio Dentice nei testi che accompagnano il catalogo disponibile, oltre che in galleria, anche nelle librerie. Il volume, dal titolo Punto di Vista come la mostra, è il sesto della collana Bel Vedere-Electa, iniziata un anno fa con un'altra fotografa, Letizia Battaglia.
|
|