Magnum & Life
2017, 70 anni di Magnum Photos, l’agenzia fotografica più celebre e autorevole. Mostre, pubblicazioni ed eventi nel mondo, da Parigi a New York. In Italia tre città celebrano l’anniversario: Torino (Fondazione Camera - Centro Italiano della Fotografia), Cremona (Museo del Violino) e Brescia (Brescia Photo Festival).
A Torino, dal 3 marzo al 21 maggio 2017, L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin rende omaggio a Magnum con oltre 200 immagini di 20 autori che raccontano la cronaca, la storia e il costume del nostro paese negli ultimi 70 anni, dal dopoguerra a oggi, in un affascinante intreccio di fotografie celeberrime e di altre meno note, di luoghi conosciuti in tutto il mondo e di semplici cittadini, che compongono il tessuto sociale e visivo del nostro paese. Introdotta da un omaggio ad Henri Cartier-Bresson e al suo viaggio in Italia negli anni Trenta, la mostra prende avvio con due serie strepitose, una di Robert Capa, dedicata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che mostra un paese in rovina, distrutto da cinque anni di conflitto, e una di David Seymour, che nel 1947 riprende invece i turisti che tornano a visitare la Cappella Sistina, il segno della rinascita di un’intera nazione.
L’esposizione, organizzata per decenni, prosegue con le immagini di Elliott Erwitt, René Burri e di Herbert List: Roma, Milano, “Hollywood sul Tevere”. E poi Thomas Hoepker, Bruno Barbey e Erich Lessing. Anni Settanta: Ferdinando Scianna e la Sicilia, Leonard Freed e il referendum sul divorzio, Raymond Depardon e i manicomi. Anni Ottanta: turismo di massa e Martin Parr, Patrick Zachmann e la Napoli della camorra. Anni Novanta e Duemila: Alex Majoli e le discoteche romagnole; Thomas Dworzak e il G8 di Genova, Peter Marlow e la guerra nell’ex Jugoslavia, Chris Steele Perkins e il Vaticano, Paolo Pellegrin e la folla di Piazza San Pietro o dei migranti su un barcone, Mark Power e i luoghi simbolo della cultura italiana.
A Cremona, dal 4 Marzo all’11 Giugno 2017, il Museo del Violino ospita LIFE MAGNUM Il fotogiornalismo che ha fatto la storia che illustra il rapporto fra la celebre rivista americana e l’agenzia fotografica, e in particolare i reportage realizzati dai fotografi membri dell’agenzia che vennero pubblicati da Life, il fortunato settimanale che dal 1936, con i suoi contenuti editoriali e soprattutto grazie al suo contenuto iconografico, contribuì a creare un’identità e una cultura nazionale americana, dagli anni della grande depressione alla guerra del Vietnam, fino alla sua chiusura nel 1972 determinata dalla diffusione della televisione, nuovo medium in grado di proporre con più immediatezza ciò che era stato il patrimonio di Life: il racconto per immagini.
La dimensione del fenomeno delle grandi riviste illustrate richiese alle agenzie fotografiche nuovi modelli. Robert Capa, David Seymour, Henri Cartier-Bresson e George Rodger, tutti con una notevole esperienza sul campo, diedero vita a Magnum. Il progetto si basava sulla tutela del lavoro del fotografo. Attraverso la formula della cooperativa, i fotografi diventavano proprietari del loro lavoro, prendevano decisioni collettivamente, proponevano autonomamente alle testate i propri lavori e rimanevano proprietari dei negativi, garantendo così un pieno controllo sulla corretta diffusione delle proprie immagini.
La mostra si focalizza proprio sul rapporto fra queste due entità, per analizzare come importanti reportage fotografici (nove), riferiti a eventi importanti del XX secolo e realizzati da grandi maestri della fotografia membri di Magnum, vennero trasferiti all’interno delle pagine di Life: dai reportage storici di Werner Bischof a quello di Dennis Stock su James Dean, dal lavoro di Bruno Barbey sulla guerra del Vietnam alla copertura in esclusiva delle fasi realizzative di Misfists (“Gli spostati”, film di John Houston, sceneggiato da Arthur Miller, con Marylin Monroe, Clark Gabale e Montgomery Cliff), per la quale Magnum schiera sul set nove suoi membri: Ebbe Arnold, Cornello Capa, Henri Cartier-Bresso, Bruce Davidson, Eliot Hewitt, Ernst Haast, Erich Hermann, Inge Morata e Dennis Stock.
Infine, Brescia. A connotare la prima edizione del Brescia Photo Festival, dal 7 al 12 marzo - oltre alle mostre dedicate a Gianni Berengo Gardin, Caio Mario Garrubba e Uliano Lucas - è anche la concomitanza con l’anniversario di Magnum Photos. I 70 anni di Magnum sono ricordati con tre diverse mostre. Magnum First, al Museo di Santa Giulia fino al 3 settembre, propone per la prima volta in Italia 83 stampe vintage in bianco e nero di Henri Cartier-Bresson, Marc Riboud, Inge Morath, Jean Marquis, Werner Bischof, Ernst Haas, Robert Capa e Erich Lessing, accompagnate da alcuni scritti degli autori. Questa mostra è stata fortunosamente ritrovata nel 2006, ancora chiusa nelle sue casse, dopo essere stata dimenticata in una cantina di Innsbruck nel lontano 1956.
Magnum - La première fois - stessa sede e medesime date - presenta le stampe originali dei servizi che hanno reso celebri 20 grandi fotografi Magnum. Infine, presso la sede della Camera di Commercio di Brescia, le proiezioni di Brescia Photos, i tre reportage su Brescia e il suo territorio realizzati nel 2003 da tre reporter Magnum: Harry Gruyaert, Alex Majoli e Chris Steele-Perkins.