Satura i colori, controlla i riflessi e risulta molto utile nella maggior parte delle situazioni di ripresa. È uno dei pochi filtri che non si può simulare via software, ecco come funziona e come utilizzarlo al meglio.

A cura di Guido Bartoli

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I filtri Nikon a innesto per le lunghe focali

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Gli obiettivi di lunga focale hanno un diametro della lente frontale molto grande, che richiederebbe filtri di dimensioni ragguardevoli. Ciò espone ad alcuni inconvenienti: un costo molto elevato del filtro, una maggiore probabilità di danneggiarlo, un ingombro notevole per il trasporto.
La soluzione adottata per i super-tele è quella di dotare la montatura di un alloggiamento per filtri situato dietro alle lenti, in modo da evitare gli inconvenienti sopra elencati. Questa soluzione permette di costruire filtri di dimensioni ridotte e di alloggiarli in una posizione protetta, all'interno dell'obiettivo.
Ovviamente il cassettino che contiene il filtro deve essere prodotto con elevata qualità meccanica, in modo da adattarsi allo schema ottico, senza il minimo spostamento.

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Il cassettino portafiltri per i super teleobiettivi si inserisce nell'alloggiamento posto sul retro del barilotto,
permettendo di utilizzare filtri di dimensioni ridotte in una posizione protetta. Deve essere sistemato correttamente
con la freccia che indica verso la lente frontale e quindi bloccato ruotando la vite zigrinata posta in alto.

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Un filtro posto dietro alla lente posteriore si trova in una zona critica del percorso ottico: costituisce a tutti gli effetti un componente dello schema ottico.
Per questo motivo le ottiche che utilizzano questo sistema sono dotate di un vetro ottico sempre alloggiato nel cassettino che va tolto e sostituito con il filtro. Dopo aver utilizzato il filtro si deve obbligatoriamente rimettere in posizione il vetro ottico, pena la variazione dello schema ottico e una perdita di qualità dell'immagine.

Immagine a sinistra: Il polarizzatore si inserisce con tutto
il cassettino al posto del vetro ottico in dotazione.
Quest'ultimo è necessario come compensazione in assenza
di filtri, per evitare una variazione dello schema ottico.

 

 

Per gli obiettivi Nikkor con montatura interna sono disponibili due polarizzatori specifici, che si adattano alla guida posta nel barilotto dietro alla lente posteriore: il C-PL1L e il C-PL3L.
Entrambi hanno lo stesso diametro del vetro, ma si differenziano per quello del cassettino; in particolare il primo è compatibile con diverse ottiche, mentre il secondo è dedicato al NIKKOR AF-S VR 200 mm f/2G IF-ED, come evidenziato dalla tabella seguente.
Il cassettino in cui sono alloggiati dispone di un sistema a rotella per la rotazione del filtro, che quindi si sostituisce in toto al cassettino in dotazione. Quest'ultimo contiene il vetro ottico con attacco a vite e permette quindi di utilizzare tutti i filtri con diametro e filettatura simile, che possono così essere sostituiti.



OBIETTIVO
C-PL1L
C-PL3L
AUTOFOCUS
 
 
AF-S VR 200 mm f/2G IF-ED
 
SI
AF-S VR 300 mm f/2,8G IF-ED
SI
 
AF-S 300 mm f/2,8D IF-ED II
SI
 
AF-S 400 mm f/2,8D IF-ED II
SI
 
AF-S 500 mm f/4D IF-ED II
SI
 
AF-S 600 mm f/4G IF-ED II
SI
 
AF-S VR 200- 400 mm f/4G IF-ED
SI
 
MESSA A FUOCO MANUALE
 
 
800 mm f/6.5 IF-ED
SI
 
1200-1700 mm f/5.6-8 P IF-ED
SI
 


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Per ruotare il filtro posto nel cassetto interno all'obiettivo è disponibile una rotellina dentata situata sulla montatura,
che a sua volta agisce sull'anello dentato a lato del filtro.



 

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