Le funzioni Panorama semplificato on-camera e Panorama assistito, offrono su Nikon COOLPIX estese potenzialità. Con COOLPIX P300 basta premere il pulsante di scatto, ruotare la fotocamera e…
Il kit di molte COOLPIX prevede al suo interno un CD dove oltre al programma Nikon View NX2 è disponibile anche il programma Panorama Maker 5. Il contenuto di Panorama Maker nel CD di ViewNX2 è chiaramente individuabile dalla presenza sullo stesso del logo ArcSoft. Mentre Nikon View NX2 è scaricabile gratuitamente in ultima versione anche dal Sito Nikon di Supporto Europeo, Panorama Maker 5 è disponibile unicamente nel CD della confezione di vendita, un plus di bundle per gli utenti Nikon.
Il CD a corredo
della Nikon
COOLPIX P300.
L’installazione personalizzata.
Il contenuto del CD in ambiente
Macintosh.
Il contenuto del CD in ambiente Windows.
Panorama Maker permette di creare tanto in modalità automatica facilitata che manuale panorami sia in formato orizzontale che verticale, oltre che immagini mosaico ottenute unendo serie di scatti effettuati a mosaico; questo sistema permette di ottenere una risoluzione finale della scena fotografata estremamente superiore rispetto allo scatto singolo.
Vediamo come funziona:
Dopo aver istallato
il software dal CD incluso
nella confezione della
COOLPIX P300 è consigliabile aggiornarlo.
Una volta avviato Panorama Maker 5 ecco come si presenta
la scrivania; in basso a sinistra
è possibile selezionare il tipo
di modalità di montaggio tra Automatico, Orizzontale, 360 gradi, Tegola (Mosaico) e Verticale.
Una volta selezionate,
le foto vengono caricate
all’interno del programma.
Una volta selezionate
e caricate, le immagini
possono innanzitutto
essere visualizzate.
Dopo aver confermato la sequenza
è possibile effettuare la giunzione automatica di tutte le immagini selezionate.
Ecco la sequenza unita in un’unica immagine panoramica.
Qui è possibile ingrandire l’immagine
per valutarne la correttezza e volendo procedere al ritaglio.
Se l’orizzonte risultasse inclinato verso destra o verso sinistra, con un altro strumento automatico di Panorama
Maker è possibile raddrizzarlo.
Se per caso l’unione automatica delle
varie immagini non fosse corretta, è possibile procedere all’allineamento manuale dei punti.
Verificando nella schermata successiva
le linee di unione.
In ciascuna coppia di immagini affiancate si andrà a posizionare le tre coppie di segnalini in aree del soggetto che risultano identiche in ciascuna immagine.
Se lo si desidera, prima di procedere
al salvataggio finale, è anche possibile regolare la luminosità e il contrasto.
Volendo è possibile inserire all’esterno dell’immagine una cornice, un testo libero e il copyright.
Ecco l’immagine completa di cornice, testo libero e copyright.
L’immagine definitiva in modalità panoramica normale.
E immersiva.
Dopo aver regolato tutti i parametri è possibile procedere col salvataggio dell’immagine definitiva.
Nei diversi formati immagine
disponibili.
Scegliendo anche la qualità di compressione; nel riquadro della Dimensione File è evidenziata la risoluzione in pixel: 2.956 pixel sul lato corto e 21.254 pixel sul lato lungo!
Si procede alla fine con il salvataggio dell’immagine.
Le stampanti Epson Stylus Photo R2000 e Stylus Photo R3000 possono essere “armate” con una particolare carta in rotolo che permette la stampa delle immagini panoramiche senza giunte e senza soluzione di continuità.
Panorama a Mosaico con Panorama Maker 5
Escludendo la fotografia a Mosaico composta da immagini diverse, abbiamo già accennato al fatto che tra le possibilità offerte dalla fotografia panoramica c’è anche la cosiddetta fotografia a mosaico anche usata per l’ottenimento di immagini Gigapixel, dove il risultato finale non è un’immagine che abbraccia un grande angolo di campo, ma un’immagine di solito con un normale angolo di campo, ma con una risoluzione e con un numero di pixel molto più elevati rispetto alla stessa inquadratura effettuata con uno scatto singolo. Immaginate di dover scattare una foto alla facciata di una chiesa “carica” di moltissimi dettagli architettonici: se impostate lo zoom della compatta sulla focale grandangolare riuscirete ad ottenere in un’unica immagine l’intera riproduzione della facciata della chiesa, ma se provate a ingrandire l’immagine per visualizzare poi i singoli dettagli vi accorgerete che non avrete risoluzione sufficiente per poter visualizzare correttamente anche i più piccoli dettagli; viceversa, se impostate lo zoom su una focale medio tele o tele sicuramente otterrete un ottimo dettaglio della parte della facciata inquadrata, ma vi mancheranno tutti i restanti dettagli del resto della facciata che non vi è stato possibile inquadrare.
La soluzione – anche per utilizzi professionali – è proprio la fotografia a mosaico: dopo aver impostato lo zoom della fotocamera su una focale medio tele o tele, si comincerà a scattare una serie di foto in sequenza della parte sommitale della facciata, da sinistra a destra o viceversa; si scenderà poi con l’inquadratura per scattare un'altra sequenza di una parte della facciata leggermente più in basso, ma sempre inquadrando parzialmente anche una parte della facciata che già è stata fotografata, e si continuerà così, a “pennellare” la facciata fino a che non si è arrivati alla base della facciata.
Avrete ottenuto una sere di immagini ciascuna di un dettaglio della facciata ad altissima risoluzione, che, una volta unite, vi consentiranno di avere una singola immagine dell’intera facciata con una risoluzione enormemente più elevata rispetto alla foto di partenza della facciata scattata alla focale grandangolare.
Panorama Maker 5 incorpora anche la funzione di unire delle immagini a “tegola” come riportato nel software in italiano, che è però meglio definire appunto a mosaico. Qui l’unico limite è dato dal fatto che Panorama Maker con questa funzione non accetta più di 16 immagini, quindi quattro file di immagini da quattro immagini ciascuna; sapendo questo limite, sarà sufficiente “scomporre” la facciata della chiesa in sedici parti che si sormontino leggermente tra loro per ottenere il materiale che Panorama Maker si occuperà di unire automaticamente. La fotografia a mosaico professionale prevede una serie di variabili tanto durante la ripresa che durante il montaggio delle immagini estremamente complesse. Nei limiti consentiti da questo programma e dalla fotocamera impiegata l’unico suggerimento è proprio quello di non esagerare nella deframmentazione del soggetto da riprodurre, ma di accontentarsi di una deframmentazione sommaria, appunto in sole sedici immagini, evitando al contempo in questo modo altre problematiche. La stessa procedura vale anche per qualsiasi altro soggetto, qui di seguito abbiamo applicato questa tecnica alla riproduzione di una piazza con un monumento al centro.
La piazza in questione fotografata con la COOLPIX P300 alla minima focale grandangolare.
E qui alla massima focale tele.
Selezioniamo le 16 immagini a mosaico che abbiamo scattato della piazza. Qui, sulla COOLPIX P300, non si deve utilizzare la funzione Panorama, né Assistito né Semplificato, ma si scatterà in Program piuttosto che a priorità di tempi o diaframmi, o ancora in Manuale alla massima risoluzione consentita. Si potrà quindi scattare anche in modalità Manuale, volendo, per un perfetto controllo della medesima impostazione dell’accoppiata tempo diaframma tra le singole immagini.
Dopo aver selezionato le immagini abbiamo eliminato quelle ridondanti e fuori settore, siamo rimasti con solo 9 immagini, ma ricordiamo che è possibile arrivare a unire fino a 16 immagini, aumentando ovviamente la risoluzione dell’immagine finale.
Dopo aver unito le 9 immagini Panorama Maker ci suggerisce in rosso il riquadro perfettamente sormontato e il ritaglio del materiale superfluo perché non coincidente lungo ciascun lato.
Come per la funzione
Panorama, anche per la
funzione “mosaico” è
possibile andare a verificare
manualmente ciascuna delle unioni tra immagini che P.M.
ci propone automaticamente.
Anche qui tramite triplette di
segnalini contrassegnate da
numeri e colori identici è
possibile andare ad affinare
il montaggio automatizzato
di P.M.
Anche nella modalità
mosaico è possibile
raddrizzare il piano
dell’orizzonte qualora
fosse necessario.
La parte centrale
dell’immagine scattata
con lo zoom in posizione grandangolare.
E il mosaico ottenuto con Panorama Maker 5.
Un confronto tra lo scatto eseguito in modalità grandangolare, a sinistra e con Panorama Maker,
a destra: ovviamente lo scatto a mosaico ha una risoluzione maggiore; ricordiamo che qui sono state unite “solo” 9 immagini, unendone 16 si arriva naturalmente a una risoluzione maggiore.
Panorama in Zoomify
I Panorami effettuati ad elevata risoluzione vanno ben oltre alla risoluzione di qualunque monitor o sistema di visualizzazione. Possono permettere, a monitor, solo ingrandimenti dettagliati di piccole porzioni dell’insieme immagine. Possono invece essere stampati ad elevate densità di risoluzione anche in dimensioni ed aree molto generose sul supporto di stampa. A computer in locale ma a maggior ragione in rete, possono generare visualizzazioni parziali ingrandite nella desiderata area attraverso tecnologie come quella Zoomify descritta nell’eXperience GIGAPIXEL con Nikon DSLR.