Un flash della serie Nikon Speedlight, piccolo ma potente e basculabile, da avere sempre con se’ in tutte le situazioni. Così piccolo che sta in tasca, compatibile con la maggior parte delle reflex e delle compatte.

 

Introduzione Luce continua e luce flash
Nikon SB-300: uno sguardo d'insieme Compatibilità e funzioni del flash Nikon SB-300
Il flash SB-300 nella fotografia di ritratto Nikon SB-300 nella fotografia a distanza ravvicinata e macro
Nikon SB-300 utilizzato con altri Speedlight: in modalità SU4 Conclusioni e link correlati
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SB-300 e COOLPIX P7800
SB-300 e COOLPIX A
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SB-300 e Nikon D3200
SB-300 e Nikon D610

Compatibilità e funzioni del flash Nikon SB-300

Il flash Nikon SB-300 è compatibile con tutte le fotocamere Nikon dotate di slitta portaaccessori/portaflash sia attualmente in produzione che precedenti (ad eccezione delle fotocamere compatte ad ottica intercambiabile della serie Nikon 1 per le quali sono disponibili i lampeggiatori SB-N5 e SB-N7). Il flash SB-300 come tutti i Nikon Speedlight dell'ultima generazione non è compatibile con nessuna fotocamera a pellicola ad esclusione della Nikon F6, né con le DSRL Nikon della Serie D1. Il motivo è dato dal fatto che Nikon è passata, dal decennio scorso, dal sistema di monitoraggio della luce flash da D-TTL a i-TTL, rendendo così compatibili tutte le generazioni i-TTL.

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SB-300 e D5300: la differenza di parabola tra il flash incorporato e l'SB-300 è evidente.
Il vantaggio del flash SB-300 rispetto a quello incorporato nella fotocamera non sta solo nella maggior potenza ma anche nella possibilità di essere orientato verso l'alto per ottenere un effetto di luce diffusa e più fotogenica in interni.

 

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È visibile chiaramente nella sequenza, a partire da sinistra, il posizionamento normale della parabola del flash, l'orientamento a 90 gradi verso l'alto e “il ribaltamento” di 120 gradi.
Solo quando nella slitta portaflash della COOLPIX A viene inserito il mirino opzionale DF-CP1 non è possibile montare il flash. Ma qui fa gioco comunque la possibilità di usare il flash incorporato nella fotocamera.

Una cosa molto interessante sta nella possibilità di aggiornare il firmware del flash semplicemente montandolo su una fotocamera Nikon nella cui scheda di memoria sia stato caricato il nuovo firmware. Questo significa che il flash SB-300 potrà essere aggiornato anche nei prossimi mesi/anni ogni volta che Nikon lo ritenesse necessario per accrescere potenziali possibili.
Il flash potrà lavorare tanto in modalità TTL che in modalità manuale e sulla maggior parte delle fotocamere Nikon potranno essere anche impostati alcuni differenti modi di controllo.
 

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Senza flash o con flash spento inserito sulla slitta (sopra illustrato su Nikon D3200) la fotocamera mostra il menù “Controllo flash incorporato”. Accendendo il flash montato sulla slitta, il menù della fotocamera cambierà opzioni mostrando la nuova voce “Flash opzionale” per adeguarsi alla configurazione. Di serie è impostata la misurazione automatica TTL ma saranno raggiungibili le impostazioni manuali di piena potenza oppure i frazionamenti da mezza potenza ½ alla più veloce di 1/128 presente in ultima pagina.


TTL: con questa impostazione il flash una frazione prima dello scatto emetterà una serie di micro pre-lampi che una volta riflessi dal soggetto verranno analizzati dall'esposimetro della fotocamera per poter poi emettere il lampo principale della potenza corretta. Un altro vantaggio del sistema Nikon i-TTL sta nel fatto che l'esposimetro della fotocamera è in grado di analizzare, oltre alla luce del flash, anche la luce ambiente, potendo così decidere di “miscelare” le due fonti di luce con un risultato finale che renda il più possibile meno evidente proprio la presenza del lampo del flash. L'illuminazione scena operata dalla luce ambiente sarà quella conseguente alle impostazioni ISO, tempo e diaframma indifferentemente se scelti in automatico dalla fotocamera o scelti manualmente dal fotografo.

Manuale: con questa impostazione l'esposimetro della fotocamera viene “disattivato” (più correttamente resterà attivo ma non interverrà sul criterio di scelta della potenza flash) e sarà il fotografo a decidere a quale potenza dovrà lavorare il flash, utilizzando l'apposito menù mostrato nelle illustrazioni sopra. La potenza potrà essere modulata da piena potenza 1/1 fino a 1/32 e con alcune fotocamere anche 1/128 della potenza nativa come sopra mostrato su D3200. Questa è la soluzione ideale quando per svariati motivi l'esposimetro della fotocamera non fosse in grado di personalizzare il lampo come desiderato dal fotografo; potendo impostare manualmente tanto la potenza del flash che il tempo di posa che il diaframma (oltre naturalmente alla sensibilità ISO del sensore) il fotografo potrà ottenere esattamente il tipo di luce prefissata combinata o meno con la luce ambiente, ove fosse presente. Operando con lampi flash manuali, il sistema iTTL non dovrà operare quindi non verranno emessi prelampi di misurazione potendo così, eventualmente, sincronizzare altri lampi di altri flash distaccati con servocellula standard.

Fill flash (sincro sulla prima tendina): questa opzione permette di utilizzare il lampo del flash come luce di riempimento; si utilizza di norma in esterni, soprattutto nei ritratti in esterni con il soggetto illuminato direttamente dal sole. Le ombre provocate dal sole vengono in questo modo attenuate dal lampo del flash. Sempre nei ritratti in esterni il fill flash viene impiegato quando il soggetto si trova in controluce o in controsole rispetto al fotografo.

Prima tendina con sincro su tempi lenti: il flash di norma scatta proprio all'apertura della prima tendina. A seconda di come è impostata la fotocamera di norma quando il flash scatta il tempo di posa è di solito piuttosto veloce. Questo significa che se la fotocamera avesse necessità di utilizzare un tempo di posa relativamente lungo, per integrare nell'immagine anche la luce ambiente non sarebbe in grado di farlo. Utilizzando questa opzione la fotocamera potrà invece scattare anche scegliendo lunghi tempi di posa così da poter integrare anche la luce ambiente, anche quando è scarsa.

Sincro flash sulla prima tendina
Sincro flash sulla seconda tendina
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Le opzioni sincro flash si raggiungono premendo il pulsante dedicato (su D3200 il pulsante anteriore con il logo della saetta flash) quindi ruotando la ghiera. Emettendo il lampo con l’apertura dell’otturatore impostato su tempi lunghi, le parti illuminate della scena in movimento sovrasteranno la prima scena “congelata dal lampo”. La schermata menù rappresentata in grafica è quella a monitor di Nikon D3200.
Emettendo il lampo flash al termine dell’esposizione effettuata con tempo di posa lungo (con l’impostazione sincro su “Rear”), la fotografia mostrerà la scia dei punti luminosi del soggetto in movimento, quindi il soggetto “congelato” dal lampo nella posizione finale. In questa circostanza risulta evidente quanto indispensabile sia la scelta della funzione più appropriata alla situazione. La schermata menù rappresentata in grafica è quella a monitor di Nikon D3200.


Sincro sulla seconda tendina e seconda tendina con sincro su tempi lenti: abbiamo appena visto che di norma il flash scatta all'apertura della prima tendina. Ci possono però essere situazioni in cui invece sarebbe necessario che il flash scattasse un istante prima della chiusura della seconda tendina, con o senza l'utilizzo dei tempi lenti. Due esempi: un'istantanea agli sposi all'uscita dalla cerimonia sotto la pioggia di riso, magari in scarse condizioni di luce e con i tempi lunghi attivati: se il flash scattasse all'apertura della prima tendina i chicchi nell'immagine risulterebbero “congelati” e da ciascun chicco partirebbe una sorta di striscia sfuocata biancastra che altro non è se non l'immagine del chicco in movimento; solo che le strisce risulterebbero sotto ad ogni chicco e non sopra, dando la sensazione nell'immagine finale che i chicchi stanno salendo e non scendendo. Un altro esempio classico è quello della foto di un auto in corsa al buio: se il flash scattasse immediatamente le strisce luminose lasciate dai fanali risulterebbero posizionate davanti all'auto, come se questa stesse facendo una retromarcia. Impostando invece il sincro flash sulla seconda tendina, il flash emetterà il lampo alla fine dell'esposizione, illuminando e “congelando” l'automobile proprio all'ultimo istante, quando risulta alla fine della lunga esposizione durante la quale i fanali hanno già fatto registrare le loro strisciate di luce in movimento.

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Sopra il flash Nikon SB-300 montato sulla COOLPIX A, prima compatta con sensore in formato Nikon DX. Senza flash esterno oppure con lo stesso montato ma spento, il menù di ripresa offre le opzioni “Controllo flash incorporato”. Accendendo il flash Nikon SB-300 montato sulla slitta, l’opzione converte la funzionalità in “Flash opzionale”. Tra le funzionalità di “Compensazione esposizione flash” è possibile scegliere se gli automatismi dovranno operare in compensazione del solo primo piano illuminato principalmente dal lampo flash, oppure se schiarire o scurire l’intero fotogramma quindi agendo anche su ISO, tempo e diaframma per variare l’effetto della luce ambiente.

Il flash SB-300 nella fotografia di ritratto


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Il flash SB-300 ha la possibilità di personalizzare l’orientamento della parabola su cinque differenti posizioni.

Indubbiamente uno dei campi principali ed elettivi dell'impiego del flash è nel ritratto, tanto delle persone che degli animali domestici. Come abbiamo già accennato il flash è molto importante anche in esterni, anzi, più sole c'è più serve il lampo del flash nei ritratti, per schiarire le ombre che inevitabilmente il sole tratteggia sul volto del soggetto. Abbiamo anche già visto che il flash è importante anche quando il soggetto è in controluce o in controsole. In queste situazioni a forte contrasto può venire in aiuto la funzione D-Lighting Attivo, incorporata nella maggior parte delle fotocamere Nikon. Ma, consiglio spassionato nei ritratti in esterni, un lampo di flash di schiarita rimane la soluzione migliore per ammorbidire le zone d'ombra e contrastate.

Il flash Nikon SB-300 ha una potenza maggiore rispetto al flash incorporato nella fotocamera; questo significa che può lavorare in esterni anche quando il soggetto è relativamente distante e/o quando è necessario lavorare alle basse sensibilità e/o con diaframmi piuttosto chiusi. Ricordiamo che la portata massima di un flash può essere modificata solo dal diaframma utilizzato, dalla sensibilità ISO impostata e naturalmente dalla distanza tra il flash e il soggetto e non dal tempo di scatto impostato sulla fotocamera che potrà agire solo con effetti sulla luce ambiente. Nelle fotografie in interni in ambienti con pareti e soffitti bianchi abbiamo utilizzato l'SB-300 sia in illuminazione diretta che ruotando il flash prima verso l'alto e poi a 120 gradi, così che rimbalzasse sul soffitto ma anche sulla parete posteriore. Indubbiamente il risultato è decisamente più fotogenico rispetto alla semplice proiezione del lampo verso il soffitto; è però necessario in questa situazione lavorare con diaframmi relativamente aperti e a volte, se il soffitto è piuttosto alto o le pareti distanti, alzando la sensibilità ISO.

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Prima posizione: esattamente come per il flash incorporato nella fotocamera il lampo colpisce il soggetto orizzontalmente creando un’ombra dietro il volto e togliendo fotogenia.

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Con il flash orientato a 60 gradi.
Con il flash orientato a 75 gradi.
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Con il flash orientato a 90 gradi.
Con il flash orientato a 120 gradi.

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