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Piccolo, curato, otticamente ancora migliore; il più classico degli obiettivi di tutti i tempi
si rifà il look e si aggiorna tecnicamente confermandosi così come nuovo
riferimento nella categoria dei normali.
Il Nikon AF-S Nikkor 50mm f/1.4G è apparso al pubblico la prima volta solo qualche mese fa, in occasione della Photokina di Colonia. Erano mesi che si vociferava di una rivisitazione del 50mm Nikon ma nessuno, nelle predizioni apparse sul Web e sulla carta stampata, era riuscito ad immaginare esattamente cosa Nikon stesse per sfornare. Appena annunciato il piccolo giapponese ha fatto subito parlare di sé; senza che nessuno potesse ancora averlo provato, si dibatteva su alcuni aspetti tecnici ritenuti inusuali: innanzi tutto l'obiettivo non monta vetri ED, o quanto meno non ne viene segnalato l'utilizzo, un fatto che lascia molti perplessi in quanto oggi anche un qualsiasi zoom entry-level ne vanta l'impiego; così come elementi ottici asferici, ritenuti importanti per un'ottica estremamente luminosa come questa sono anch'essi assenti. Per non parlare infine di un sistema VR, per la riduzione delle vibrazioni e limitare il rischio di foto mosse, anch'esso non presente. Insomma, la novità principale sembra il solo passaggio alla motorizzazione interna AF-S, con motori Silent Wave, particolare comunque non trascurabile visto che consente l'utilizzo dell'autofocus anche con i corpi reflex entry level, dalla D40 all'attuale D60; funzionalità invece negata dai precedenti “normali” sia nella versione f/1.8 che in quella f/1.4. Ma le cose, ovviamente, non sono proprio quello che sembrano e sotto una realizzazione apparentemente “semplice”, i tecnici giapponesi hanno saputo dimostrare ancora una volta la propria abilità, ma vediamolo più da vicino.


Un normale innovativo

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Abbiamo appena visto che una delle novità portate dal nuovo Nikon AF-S Nikkor 50mm f/1.4G rispetto alla vecchia versione AF-D sta nell'impiego di motore Silent Wave ultra compatto che consente una messa a fuoco fluida, accurata e silenziosa, consentendo la correzione manuale in qualsiasi momento anche con i corpi reflex Nikon D40, D40x e D60. L'impiego del motore per la messa a fuoco automatica incorporato nel barilotto dell'ottica ne ha accresciuto un po' le dimensioni. Esteticamente ricorda molto da vicino un'altra recente introduzione di Nikon, il Micro AF-S 60mm f/2.8G; solo che il nuovo 50mm è un po' più corto e leggermente più largo.

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Il Nikon AF-S Nikkor 50mm f/1.4G, pur contenuto nelle dimensioni, appare più voluminoso dei precedenti 50mm Nikon.
La ghiera di messa a fuoco però è estremamente comoda e sufficientemente larga per un corretto utilizzo
in caso di messa a fuoco manuale. Sul bordo frontale del barilotto è presente l'attacco a baionetta per il paraluce.
Sulla finestrella delle distanze di messa a fuoco sono indicate le estensioni della profondità di campo per i diaframmi f/11 e f/16; non è invece presenta alcuna indicazione per la messa a fuoco nell'infrarosso.

Abbandonando la sola estetica, si arriva al cuore del nuovo obiettivo, ovvero lo schema ottico. Ecco un'altra novità per nulla irrilevante: lo schema ottico passa dalle classiche sette lenti in sei gruppi, in un nuovo quanto inusuale per la focale più tradizionalista della storia della fotografia, otto lenti in sette gruppi. Vedremo uno degli aspetti che rende quest'ottica un obiettivo completamente nuovo rispetto al passato e al passo con i tempi, ovvero prestazioni superiori proprio con le recenti reflex digitali dotate di sensori con una risoluzione estremamente elevata. Il diaframma poi offre ben nove lamelle arrotondate per una maggiore piacevolezza dello sfocato.

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Il diaframma del nuovo Nikon AF-S Nikkor 50mm f/1.4G è più raffinato, sono ben 9 le lamelle che grazie
alla forma arrotondata permette di creare un foro molto più simile a un cerchio anche ai diaframmi più chiusi,
migliorando sensibilmente la piacevolezza dello sfocato e limitando l'effetto stella intorno ai punti luce.

 

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Come già anticipato il nuovo Nikon AF-S Nikkor 50mm f/1.4G non dispone di sistema di stabilizzazione e quindi anche il solito pannello laterale con i principali comandi risulta semplificato, offrendo solo un interruttore con cui è possibile passare dalla modalità di messa a fuoco automatica con possibilità di intervento manuale a quella totalmente manuale.

 

L'unico comando, oltre ovviamente alla ghiera di messa a fuoco, è il selettore posto sul lato del barilotto con cui è possibile passare dalla modalità di messa a fuoco automatica con possibilità di intervento manuale a quella totalmente manuale.



 


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L'obiettivo monta una baionetta in metallo e
una guarnizione in gomma che evita che polvere o sporco
si insinui tra l'obiettivo e il bocchettone di innesto ottiche. Piacevole al tatto la rifinitura ”martellata” del barilotto:
migliora la presa mentre si utilizza l'obiettivo e risulta anche particolarmente resistente ai graffi e alle abrasioni.
La lente posteriore è a filo della montatura.
Occorre prestare attenzione durante il cambio
dell'ottica per evitare di toccarla con le mani,
o peggio, rovinarla andando a urtare qualche
oggetto appuntito.
 

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Il nuovo Nikon AF-S Nikkor 50mm f/1.4G copre il formato FX e risulta quindi un ottimo compagno
per le reflex “Full frame” 35mm quali la D700, D3 o , ancora meglio, per la D3x.
Con questi corpi, la dimensione del barilotto risulta perfettamente bilanciata e proporzionata.


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Su una Nikon D40, o altro corpo simile come la D40x o D60, il nuovo 50mm acquista importanza
ma le doti di ergonomia e praticità d'uso rimangono sostanzialmente invariate.

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In dotazione all'obiettivo viene fornito il paraluce con innesto a baionetta.
Come si evince dalla sequenza, il paraluce può essere montato anche rivoltato verso l'ottica per limitare
gli ingombri quando non si utilizza la fotocamera.



Ingrandisci l'immagineCOSA CAMBIA

Il precedente 50mm AF f/1.4 è stato a listino per circa 20 anni; la nuova versione si differenzia, oltre per il nuovo schema ottico e la presenza di motore AF Silent wave, anche per il diaframma a 9 lamelle arrotondate contro le 7 a forma standard del modello precedente. Le dimensioni del barilotto aumentano dai 64.5 x 42.5mm del “vecchio” AF-D a 73.5x 54mm del nuovo modello. Cresce anche il peso che raggiunge i 280g, 50g in più rispetto alla versione AF-D. Invariata l'estensione dei diaframmi, da f/1.4 a f/16 e la messa a fuoco minima, che conferma la distanza minima di 45cm. Cresce invece l'attacco dei filtri, dal classico 52mm a un inusuale per Nikon 58mm; ma soprattutto cambiano le prestazioni, in meglio, come vedremo tra poco.

 

 

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Cambiano anni e tecnologie, e anche il classico 50mm si evolve, più grosso esternamente e rinnovato
nello schema ottico e nelle tecnologie adottate. Il vecchio modello vantava comunque uno schema ottico tanto collaudato
da essere utilizzato anche nelle successive versioni AF, soppiantato solo ora dal nuovo modello AF-S.

 

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