Trittico della Natura, La Morte. (Museo Segantini, St. Moritz)
La piana innevata è già sotto l'ombra delle montagne, mentre una nuvola in cielo riceve ancora la luce del sole al tramonto:
quanti EV si potrebbero contare tra le due donne vestite a lutto e i nevai illuminati dal sole?
A trovarsi di nuovo di fronte a una simile inquadratura solo attraverso il miglior uso della tecnologia HDR si riuscirebbe
a restituire tutta la gamma tonale della scena. Segantini, padre del divisionismo, è riuscito attraverso un percorso
pittorico innovativo a rendere perfettamente le infinite estensioni di gamma tonale che gli si paravano di fronte
durante le sue ricerche attraverso l'OberEngadin, senza per questo minimamente alterare la percezione della realtà –
sì, certamente, della sua realtà – durante la sua stesura attraverso le campiture delle sue gigantesche tele
(il quadro qui raffigurato misura 190x322cm): il colore molto denso è applicato in modo da non lasciare trasparire spazi
chiari o bianchi, come nelle opere impressioniste o neoimpressioniste. Per la rappresentazione della luce, alla quale Segantini attribuiva molta importanza, la tecnica divisionista non era sufficiente: Segantini cercò di accentuare maggiormente
le parti illuminate dal sole, circondandole di zone d'ombra. Per aumentare ulteriormente l'effetto luminoso
aggiungeva ai colori oro, giallo e bianco.