Le reflex di oggi hanno centinaia di features, ma con gli accessori dedicati le potenzialità di utilizzo si ampliano permettendo di raggiungere traguardi tecnologici fino a ieri impensabili, anche senza cavi quindi in wireless.


Nikon D3200: il primo approccio Gli obiettivi Nikkor per estendere gli orizzonti
Scatto remoto via cavo con MC-DC2 e wireless con ML-L3 Nikon WU-1a: WI-FI e Wireless Mobile Adapter Utility
GPS Nikon GP-1: la georeferenziazione delle immagini Microfono stereo Nikon ME-1
Flash integrato, flash SB-400 oppure SB-700 quindi CLS Oltre il mirino: gli accessori di visione
Alimentazione a rete: CA EH-5b e EP-5 Video in formato DX: 24p, 25p, 30p, 50p per qualità cine style
Uscita HDMI e connessione A/V Out Conclusioni e tabella principali accessori

Scatto remoto via cavo con MC-DC2 e wireless con ML-L3

Ingrandisci l'immagine Ingrandisci l'immagineIn molte situazioni è preferibile attivare l’otturatore della macchina senza premere direttamente il pulsante di scatto:

  • per evitare che la pressione diretta del dito sul pulsante di scatto inneschi vibrazioni alla fotocamera fissata al treppiedi durante le lunghe pose.
  • per poter scattare posizionandosi a una certa distanza dalla fotocamera.

Lo scatto a distanza a filo MC-DC2 permette di raggiungere entrambi i risultati, è possibile scattare rimanendo a una certa distanza dalla fotocamera – per quanto lo consente la lunghezza del cavo – e senza toccare direttamente il pulsante di scatto. Impostando sulla fotocamera la posa B e bloccando sull’MC-DC2 il pulsante di scatto, dopo aver selezionato la posa B sulla Nikon D3200 è possibile eseguire pose più lunghe di 30 secondi, che è il tempo massimo di scatto selezionabile dalla fotocamera, per esempio per le riprese notturne. Lo scatto remoto MC-DC2 condivide sulla D3200 lo stesso ingresso dell’unità GPS GP-1; per usare entrambi gli accessori contemporaneamente sarà sufficiente inserire la presa dello scatto a distanza direttamente nell’ingresso previsto sul GP-1, collegando poi solo il GP-1 alla fotocamera.
L’altro scatto a distanza compatibile con la D3200 è lo scatto wireless ML-L3 che permette di scattare posizionandosi anche a qualche metro di distanza dalla fotocamera, rimanendo dietro la fotocamera, o davanti se si desidera effettuare degli autoscatti avendo tutto il tempo di mettersi in posa davanti alla fotocamera, semplicemente puntando l’ML-L3 verso una delle cellule, posizionate sia posteriormente che anteriormente alla fotocamera e premendo il pulsante. In modalità posa B si possono effettuare esposizione lunghe anche diversi minuti, semplicemente mantenendo premuto costantemente il pulsante di scatto posizionato sull’ML-L3.


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Lo scatto remoto MC-DC2 si inserisce nella minipresa contrassegnata dalla scritta GPS e dall’ideogramma dello scatto remoto.
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Quando si inserisce la minipresa bisogna prestare attenzione a rispettare il senso di inserimento.
       
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Quando lo scatto remoto è inserito correttamente…
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Guardando la fotocamera dal display sullo spinotto deve essere visibile la scritta Nikon.
       
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In modalità normale lo scatto a distanza si limita a remotare il pulsante di scatto.
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Sollevando la protezione verso l’alto e scoprendo la zona arancione, il pulsante si blocca, se sulla fotocamera è stata impostata la posa B, l’otturatore rimarrà automaticamente aperto finché la protezione HOLD non verrà abbassata e la zona arancione verrà nuovamente occultata.

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Il cavo di connessione dell’unità GPS GP-1 si connette nella stessa minipresa del MC-DC2.
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In questo caso il connettore del MC-DC2 si inserisce direttamente nella minipresa posizionata sul GP-1, così da poter usare contemporaneamente sia l’unità GPS che lo scatto a distanza.
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Infatti tanto sul copri presa posizionata sulla Nikon D3200 che sull’unità GPS GP-1 è evidenziato lo stesso ideogramma che rappresenta lo scatto a distanza MC-DC2.

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Lo scatto a distanza a filo MC-DC2.
Lo scatto a distanza wireless ML-L3.
Il comando remoto ML-L3 attiva lo scatto della fotocamera sia puntandolo verso il ricevitore posizionato sul frontale della fotocamera…
…che puntandolo verso il ricevitore posizionato nella parte posteriore della fotocamera.

Nikon WU-1a: WI-FI e Wireless Mobile Adapter Utility

Comandare e trasferire le immagini della Nikon D3200 in modalità WiFi.


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Nikon WU-1a è il modulo Wi-Fi dedicato, ad oggi, solo a Nikon D3200.
Attraverso lo smartphone, permette di visionare in wireless l’immagine in Live View, scattare e trasferire.

Wireless Mobile Adapter Utility è una App scaricabile gratuitamente da Google Play per essere istallato tanto su smartphone che tablet con piattaforma Android. Nei prossimi mesi troveremo e proveremo anche l’App per iPhone e serie iPad.


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A seconda della scelta operata dalla funzione di scatto sull’App dello smartphone, sarà possibile attivare la messa a fuoco quindi lo scatto dal dispositivo remoto smartphone, oppure delegare tali funzioni ai comandi della fotocamera.

GPS Nikon GP-1: la georeferenziazione delle immagini

Ingrandisci l'immagineL’unità GPS GP-1 è stata presentata ormai quattro anni fa: GPS per Reflex con il modulo Nikon GP-1.
A questo indirizzo altre utili informazioni fornite da Nikon. (gli elenchi non segnalano la più recente Nikon D3200 per la quale la compatibilità è comunque assoluta). Il GP-1 è anche compatibile con i computer. Nikon ha anche realizzato un microsito molto interessante su questo prodotto. Quando si osserva un’immagine le prime domande che ci si pone sono: quando e dove è stata scattata questa foto? Grazie agli exif dei file digitali è facile risalire alla data e all’ora di scatto – se l’orologio interno della fotocamera era correttamente regolato -. Ma il dove? Certo, un monumento celebre, universalmente conosciuto risponde da solo alla domanda del “dove “. Ma tutti gli altri scatti? Grazie all’unità GPS Nikon GP-1 le immagini scattate con la Nikon D3200 possono essere facilmente georeferenziate e con una precisione quasi assoluta –a seconda delle condizioni di scatto –. Certe domande, come: Per andare, dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? Come dire: per capire, dove abbiamo fatto questa foto, cosa dobbiamo capire? Lasciate che le faccia il grande Totò in “ Totò Peppino e la malafemmina”.

Ingrandisci l'immagineL’unità GPS Nikon GP-1 gestirà i campi dedicati alle coordinate di scatto all’interno degli exif dell’immagine inserendo: longitudine, latitudine, altitudine e ora UTC. Nella confezione sono inclusi due cavi di collegamento, uno è il classico 10 pin tipico delle reflex professionali di Nikon mentre il secondo cavo dispone di una presa del tipo micro USB –ma realizzata appositamente per Nikon - . In questo modo già da quattro anni era possibile connettere il GP-1 con tutte le reflex allora disponibili sul mercato – compatibili con l’acquisizione dei dati GPS - . I modelli di reflex prodotti successivamente sono per la maggior parte compatibili con il GP-1, compresa la neonata Nikon D3200. Esattamente come per lo scatto a distanza Nikon ML-L3 anche il GP-1 è un accessorio che Nikon ha mantenuto immutato negli anni, così da permettere all’utente da un lato, in molti casi, l’uso del medesimo accessorio su diverse fotocamere possedute contemporaneamente, dall’altro la possibilità di cambiare il corpo macchina senza dover necessariamente ricomprare buona parte degli accessori. Il modulo GPS Nikon GP-1 si connette alla rete satellitare GPS Global Position System mondiale che è in grado di assicurare con una precisione molto elevata il punto sul globo terrestre in cui si trova il GPS e il device, qui la Nikon D3200 ad esso collegato. La distribuzione dei satelliti fa sì che la potenza del segnale sia identica in ogni parte del globo. Edifici molto alti, pareti ravvicinate di montagne e il fogliame fitto possono rallentare o in alcuni casi interrompere completamente il segnale finché l’unità non viene posizionata in uno spazio aperto con visualizzazione diretta verso il cielo.

Il Nikon GP-1 dà l’altitudine, la longitudine e la latitudine, oltre al segnale orario mondiale UTC. Al momento dello scatto, se il GP-1 rileva il segnale di almeno tre satelliti, le coordinate vengono memorizzate nei dati exif del file per utilizzi successivi. Visionando i dati exif sarà possibile leggere le coordinate, mentre aprendo il file con un browser appropriato, come Nikon View NX2, è anche possibile visualizzare l’immagine nel punto preciso dove è stata scattata la foto con una rappresentazione del territorio che può essere selezionata tra satellitare, stradale e ibrida.

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L’unita GP-1 si collega alla Nikon D3200 attraverso il cavo a corredo, nella presa laterale contrassegnata dalla scritta GPS.
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Una volta accesa la fotocamera il LED lampeggerà in rosso durante l’acquisizione dei segnali satellitari, poi in verde ad acquisizione avvenuta e rimarrà acceso fisso quando l’acquisizione sarà ottimale.
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Il GP-1 viene fornito con due cavi di connessione per adattarsi a tutte le reflex digitali dalla Nikon D200 in poi.
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Aprendo un’immagine georeferenziata con GP-1 in Nikon View NX2 è possibile leggere negli exif i dati di longitudine, latitudine e altitudine di scatto.

Se l’immagine raffigura un luogo universalmente riconoscibile, come la Tour Eiffel, è chiaro che questi dati sono ridondanti, ma in tutte le situazioni – e sono la maggior parte – in cui non sono visibili elementi noti, perfino all’autore stesso dell’immagine, l’informazione diventa utile e preziosa. Il GP-1, come già il dispositivo Wi-Fi WU-1a sono alimentati dalla batteria stessa della fotocamera, il GP-1 ha un consumo di corrente estremamente ridotto, un’uscita micro USB permette di collegare il GP-1 a device differenti dalle fotocamere, oltre che di connettersi al computer per memorizzare le effemeridi dei giorni successivi, aiutando il GP-1 a connettersi ai satelliti più velocemente. Una volta stabilita la prima connessione, dopo aver spento e riacceso la macchina, se tra i due eventi non ci si è spostati di molti chilometri, come una tratta aerea, il GP-1 recupererà il segnale praticamente in tempo reale. Per aumentare la precisione del GP-1 e la sua prontezza di connessione, è preferibile lasciare la fotocamera accesa in stand by, disabilitando da menù lo stand by del GP-1.

Le coordinate possono anche essere visualizzate on camera, sia in modalità REC che in modalità PLAY, durante la visualizzazione di un’immagine appena scattata. Questi dati, come tutti gli altri dati exif, accompagneranno sempre l’immagine, anche se dovesse venir “croppata”, ridotta piuttosto che trasformata in un’altra estensione file. L’unico modo per annullare le coordinate GPS e gli altri dati exif è quello di selezionare l’immagine attraverso un programma di fotoritocco e copiarla in nuovo documento immagine. È un elemento che va tenuto presente per la tutela della privacy personale qualora le immagini venissero diffuse attraverso la Rete.

 

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Anche le immagini scattate con Nikon D3200 – o altre fotocamere collegate con GP-1 - uploadate sullo smartphone attraverso Wireless Mobile Adapter Utility, mantengono negli exif le coordinate di scatto.

 
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Qui le informazioni principali.
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E la possibilità di visualizzare l’immagine sulla mappa attraverso lo smartphone.
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Si sceglie con quale browser aprire l’immagine.
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Ed ecco contrassegnato con il segnalino rosso “A” il punto dove è stata scattata l’immagine, insieme alle coordinate.
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Che può essere visualizzata tanto con le indicazioni stradali che satellitari.
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Selezionando il pulsante Mappa attraverso Nikon View NX2 è possibile visualizzare sulla mappa le immagini scaricate sul computer.

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Selezionando una o più immagini georeferenziate e lo Strumento Percorso è possibile ottenere la distanza in linee rette o segmenti tra uno scatto e l’altro.
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