Le reflex di oggi hanno centinaia di features, ma con gli accessori dedicati le potenzialità di utilizzo si ampliano permettendo di raggiungere traguardi tecnologici fino a ieri impensabili, anche senza cavi quindi in wireless. Scatto remoto via cavo con MC-DC2 e wireless con ML-L3 In molte situazioni è preferibile attivare l’otturatore della macchina senza premere direttamente il pulsante di scatto:
Lo scatto a distanza a filo MC-DC2 permette di raggiungere entrambi i risultati, è possibile scattare rimanendo a una certa distanza dalla fotocamera – per quanto lo consente la lunghezza del cavo – e senza toccare direttamente il pulsante di scatto. Impostando sulla fotocamera la posa B e bloccando sull’MC-DC2 il pulsante di scatto, dopo aver selezionato la posa B sulla Nikon D3200 è possibile eseguire pose più lunghe di 30 secondi, che è il tempo massimo di scatto selezionabile dalla fotocamera, per esempio per le riprese notturne. Lo scatto remoto MC-DC2 condivide sulla D3200 lo stesso ingresso dell’unità GPS GP-1; per usare entrambi gli accessori contemporaneamente sarà sufficiente inserire la presa dello scatto a distanza direttamente nell’ingresso previsto sul GP-1, collegando poi solo il GP-1 alla fotocamera. Nikon WU-1a: WI-FI e Wireless Mobile Adapter Utility Comandare e trasferire le immagini della Nikon D3200 in modalità WiFi.
Wireless Mobile Adapter Utility è una App scaricabile gratuitamente da Google Play per essere istallato tanto su smartphone che tablet con piattaforma Android. Nei prossimi mesi troveremo e proveremo anche l’App per iPhone e serie iPad. GPS Nikon GP-1: la georeferenziazione delle immagini
L’unità GPS GP-1 è stata presentata ormai quattro anni fa: GPS per Reflex con il modulo Nikon GP-1. L’unità GPS Nikon GP-1 gestirà i campi dedicati alle coordinate di scatto all’interno degli exif dell’immagine inserendo: longitudine, latitudine, altitudine e ora UTC. Nella confezione sono inclusi due cavi di collegamento, uno è il classico 10 pin tipico delle reflex professionali di Nikon mentre il secondo cavo dispone di una presa del tipo micro USB –ma realizzata appositamente per Nikon - . In questo modo già da quattro anni era possibile connettere il GP-1 con tutte le reflex allora disponibili sul mercato – compatibili con l’acquisizione dei dati GPS - . I modelli di reflex prodotti successivamente sono per la maggior parte compatibili con il GP-1, compresa la neonata Nikon D3200. Esattamente come per lo scatto a distanza Nikon ML-L3 anche il GP-1 è un accessorio che Nikon ha mantenuto immutato negli anni, così da permettere all’utente da un lato, in molti casi, l’uso del medesimo accessorio su diverse fotocamere possedute contemporaneamente, dall’altro la possibilità di cambiare il corpo macchina senza dover necessariamente ricomprare buona parte degli accessori. Il modulo GPS Nikon GP-1 si connette alla rete satellitare GPS Global Position System mondiale che è in grado di assicurare con una precisione molto elevata il punto sul globo terrestre in cui si trova il GPS e il device, qui la Nikon D3200 ad esso collegato. La distribuzione dei satelliti fa sì che la potenza del segnale sia identica in ogni parte del globo. Edifici molto alti, pareti ravvicinate di montagne e il fogliame fitto possono rallentare o in alcuni casi interrompere completamente il segnale finché l’unità non viene posizionata in uno spazio aperto con visualizzazione diretta verso il cielo. Il Nikon GP-1 dà l’altitudine, la longitudine e la latitudine, oltre al segnale orario mondiale UTC. Al momento dello scatto, se il GP-1 rileva il segnale di almeno tre satelliti, le coordinate vengono memorizzate nei dati exif del file per utilizzi successivi. Visionando i dati exif sarà possibile leggere le coordinate, mentre aprendo il file con un browser appropriato, come Nikon View NX2, è anche possibile visualizzare l’immagine nel punto preciso dove è stata scattata la foto con una rappresentazione del territorio che può essere selezionata tra satellitare, stradale e ibrida. Se l’immagine raffigura un luogo universalmente riconoscibile, come la Tour Eiffel, è chiaro che questi dati sono ridondanti, ma in tutte le situazioni – e sono la maggior parte – in cui non sono visibili elementi noti, perfino all’autore stesso dell’immagine, l’informazione diventa utile e preziosa. Il GP-1, come già il dispositivo Wi-Fi WU-1a sono alimentati dalla batteria stessa della fotocamera, il GP-1 ha un consumo di corrente estremamente ridotto, un’uscita micro USB permette di collegare il GP-1 a device differenti dalle fotocamere, oltre che di connettersi al computer per memorizzare le effemeridi dei giorni successivi, aiutando il GP-1 a connettersi ai satelliti più velocemente. Una volta stabilita la prima connessione, dopo aver spento e riacceso la macchina, se tra i due eventi non ci si è spostati di molti chilometri, come una tratta aerea, il GP-1 recupererà il segnale praticamente in tempo reale. Per aumentare la precisione del GP-1 e la sua prontezza di connessione, è preferibile lasciare la fotocamera accesa in stand by, disabilitando da menù lo stand by del GP-1.
Le coordinate possono anche essere visualizzate on camera, sia in modalità REC che in modalità PLAY, durante la visualizzazione di un’immagine appena scattata. Questi dati, come tutti gli altri dati exif, accompagneranno sempre l’immagine, anche se dovesse venir “croppata”, ridotta piuttosto che trasformata in un’altra estensione file. L’unico modo per annullare le coordinate GPS e gli altri dati exif è quello di selezionare l’immagine attraverso un programma di fotoritocco e copiarla in nuovo documento immagine. È un elemento che va tenuto presente per la tutela della privacy personale qualora le immagini venissero diffuse attraverso la Rete.
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