Stessa baionetta, stessa filosofia nel tempo
C'è poi da considerare e da non sottovalutare una precisa filosofia Nikon che, continuando volutamente ad utilizzare il medesimo innesto obiettivi da più di cinquanta anni, da sempre non solo ha tollerato ma addirittura stimolato i suoi affezionatissimi a passare da una reflex all'altra senza necessariamente dover cambiare anche l'intero parco ottiche, o quanto meno non immediatamente.
Un motivo che fino a qualche anno fa aveva anche un piacevole riscontro d'affezione da parte dell'utente finale mentre ora che il potere d'acquisto medio è enormemente cresciuto, non è poi così fondamentale garantire all'utente finale che potrà utilizzare anche ottiche vecchie di trent'anni, visto che la stragrande maggioranza degli utenti non le possiede neppure più.
Ma Nikon continua comunque a rispettare e a mantenere questa compatibilità.
Vedere sotto questa luce la piena compatibilità ottico/meccanica sia della D40 che della D40x con tutte le ottiche del catalogo Nikon, sia in produzione che fuori produzione, con alcune limitazioni o sull'autofocus o sull'esposizione automatica non può far considerare queste reflex come due orfanelle; basta uscire dal catalogo Nikon per vedere i cataloghi degli altri marchi fotografici per rendersi conto che non esiste un solo altro marchio al mondo che permetta una qualsivoglia compatibilità, neppure di innesto, con ottiche di ieri o dell'altro ieri.
Alla fine, quindi, questa possibilità va presa come un "With Compliments", con una punta di piacere e perché no, di divertimento.
Una differenza visibile a tutti tra le ottiche originali AI e AI-S è nella diversa colorazione degli indici del diaframma;
a sinistra un'ottica AI-S. Molte progetti AI quando vennero convertiti in AI-S subirono anche migliorie nello schema ottico |