Piccolo, economico ma tecnicamente dotato; quanto vale realmente l'obiettivo che si propone come complemento ideale ai kit d'ingresso delle reflex Nikon?

Di Valerio Pardi

Introduzione 55-200mm o 18-200mm?
Primo contatto Quale uso?
Macro, un mondo insperato Ritratto e VR
Il complemento ideale  

 

Primo contatto

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Il Nikon 55-200mm VR è stato presentato lo scorso marzo ma è arrivato sul mercato solo il mese successivo. E' un obiettivo destinato ad accompagnare corpi reflex come una D40 o D40X, poiché si integra perfettamente con lo sesso concept, ovvero elevate prestazioni, dimensioni contenute e prezzo accessibile; proprio quest'ultimo aspetto lascia quasi interdetti da tanto è affabile, soprattutto dopo aver passato in rassegna le caratteristiche di quest'ottica, che riassumo brevemente:

escursione focale 3,6x
motori di messa a fuoco interni di tipo SWM
sistema di stabilizzazione ottico VR dell'immagine
Schema ottico comprensivo di lente in vetro ED per minimizzare l'aberrazione cromatica alle focali maggiori
Messa a fuoco minima a 200mm pari a 1,1m (rapporto di riproduzione pari a 1:4,3)

Insomma, si tratta di un prodotto la cui dotazione non è assolutamente seconda ad obiettivi ben più prestigiosi e costosi.
La confezione comprende di serie anche un pratico paraluce a baionetta che può essere montato rovesciato per limitare gli ingombri durante il trasporto.

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Il paraluce a corredo è dotato di innesto a baionetta

L'obiettivo, grazie anche alla limitata luminosità, si presenta di dimensioni molto contenute in rapporto alla focale dello stesso. La ghiera dello zoom è particolarmente ampia e ben si presta ad essere utilizzata con disinvoltura anche in rapide riprese d'azione ed offre anche una gradevole resistenza uniforme quando la si aziona. Il diametro del barilotto non è eccessivo, e malgrado la presenza del dispositivo VR, si impugna perfettamente. La messa a fuoco manuale invece è confinata ad una ghiera piuttosto sottile ma dal buon grip grazie alle scanalature di cui è composta e dal materiale che offre un ottimo feeling con le dita della mano, tuttavia, data la presenza di efficienti motori SWM, la messa a fuoco manuale risulta quasi del tutto inutile nella maggior parte delle situazioni di ripresa. Manca inoltre la finestrella con la scala delle distanza, pratica ormai consolidata per gli obiettivi della fascia d'ingresso, ma che non si ripercuote minimamente nell'utilizzo sul campo.

Sul barilotto sono inoltre presenti due cursori, uno per la selezione del modo di focheggiatura (A e M) e un secondo per attivare la funzione VR.

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I selettori presenti sull'obiettivo: quello della messa a fuoco e del dispositivo
di riduzione delle vibrazioni VR

L'attacco a baionetta non è realizzato in metallo ma ciò non pregiudica la precisione di accoppiamento con il corpo reflex, che risulta addirittura più morbido e scorrevole.

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La filettatura filtri è nel classico diametro da 52mm

Infine, come per lo zoom standard AF-S DX Zoom-Nikkor 18-55mm f/3.5-5.6G ED II, il diametro dei filtri frontali è il classico 52mm, uno standard consolidato in casa Nikon e che permette di usare lo stesso filtro indistintamente su più obiettivi.

 
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