Macro da viaggio
La macrofotografia è un mondo affascinante che permette di scoprire una realtà quasi invisibile ad occhio nudo o con gli strumenti abitualmente utilizzati. Nikon ha un'elevata reputazione quando si parla di obiettivi macro, in particolare i Micro-Nikkor, dai primi esemplari degli anni '60 alla recente gamma composta dai Micro-Nikkor da 60mm, 105mm e 200mm, si sono sempre distinti come i migliori "pezzi di vetro" per la fotografia a distanza ravvicinata. Del fantastico Micro Nikkor VR 105 è già stata dedicata un'eXperience. Questo zoom ovviamente non si mette in concorrenza con queste ottiche specializzate, ma nel suo piccolo può dire la sua anche in questo campo. L'AF-S DX NIKKOR 18-55mm f/3.5-5.6G VR ha una messa a fuoco minima di soli 28cm che corrispondono ad un fattore di ingrandimento massimo pari a 1:3,2 alla focale di 55mm. Si tratta di un valore non certo per vera microfotografia, ma certamente più che adatto per della macrofotografia vagante e per qualche scatto a distanza ravvicinata.
Le prestazioni ottiche alla minima distanza di messa a fuoco rimangono elevatissime. Completamente assente,
anche sui forti contrasti, l'aberrazione cromatica malgrado l'assenza di vetri ED.
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Ecco cosa si inquadra con l' AF-S DX NIKKOR 18-55mm f/3.5-5.6G VR alla minima distanza di messa a fuoco,
alla focale di 55mm: circa 6,5cm sul lato lungo. Una caratteristica che farà felice molti fotografi naturalisti viste
le prestazioni ottiche e la leggerezza in essere.
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La messa a fuoco in macro risulta veloce e precisa grazie al motore SWM anche se nella pratica, spesso, risulta più conveniente bloccare l'obiettivo alla distanza di ripresa voluta e poi spostarsi avanti e in dietro fino a raggiungere la messa a fuoco voluta, evitando così che l'azione dell'autofocus vada a infrangersi sul fine corsa dell'obiettivo o a contrapporsi al nostro spostamento avanti/indietro. Nel mirino della reflex sarà sempre possibile sfruttare il telemetro elettronico per avere conferma "digitale" del raggiungimento della migliore messa a fuoco possibile. Ancora una volta il sistema VR, quando non si utilizza un'illuminazione flash, sarà d'aiuto per limitare il rischio del mosso, amplificato dal fattore di ingrandimento generato dalla ripresa a distanza ravvicinata.
Un obiettivo davvero universale?
La risposta è subito sì, non occorre fare tanti giri di parole. Le immagini parlano chiaro. Si tratta ovviamente di una costruzione economica ma offre tutte quelle caratteristiche che sono essenziali, oggi, per sfruttare appieno un obiettivo su una moderna reflex digitale. Nasce come obiettivo ideale da acquistare in bundle con una reflex, ma lo consiglio a chiunque cerchi un'ottica universale, stabilizzata, dalle prestazioni ottiche interessanti e, soprattutto, dal costo non proibitivo. Certamente la luminosità massima non è elevatissima (f/3.5-5.6) ma ciò ha consentito, in primis, di ridurre peso e dimensioni e di contenere il prezzo di vendita, infine la presenza del sistema VR sopperisce in parte a questo limite ottico, dando la possibilità di scattare con tempi di posa più lunghi rispetto a quelli possibili con la versione precedente di questo obiettivo. Otticamente non ha limitazioni e permette di sfruttare appieno anche le nuove reflex con risoluzione superiore ai 10 Mpixel, può essere montato anche sui recenti corpi con sensore FX e offre quel fantastico vantaggio della stabilizzazione ottica. Davvero difficile pretendere di più da un'ottica del genere.
Scheda tecnica
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Lunghezza focale: |
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18-55 mm |
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Lunghezza focale equivalente su 135 |
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27-82.5 mm |
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Apertura massima:
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f/3.5 (18mm) - f/5.6 (55mm) |
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Schema ottico: |
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11 elementi in 8 gruppi con una lente asferica |
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Sistema VR: |
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presente |
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Angolo di campo: |
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da 76° a 28,50° |
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Messa a fuoco minima: |
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28 cm |
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Diametro filtri: |
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52 mm |
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Dimensioni: |
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73x79.5 mm |
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Peso: |
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265 g |
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