Gli accessori

A cura di: Claudio Cerquetti

I filtri fotografici
Questi accessori, che si montano davanti all'obiettivo della macchina fotografica servono per modificare il colore o la "forma" dell'immagine. I filtri più diffusi sono di forma tonda, in vetro, da connettere all'obiettivo tramite montatura metallica filettata.
Quando decidi di acquistarle un filtro, è importante controllarne la misura dato che non tutti gli obiettivi hanno l'innesto dello stesso diametro. Esistono anche filtri realizzati in uno speciale plexiglas per usi ottici. Essendo di forma quadrata e privi di innesto, se vuoi utilizzarli è necessario uno specifico supporto porta filtri, che devi fissare all'obiettivo tramite un anello adattatore.

Questi accessori si prestano ad una vastissima gamma di applicazioni: puoi impiegarli per correggere il colore di un'immagine (come accade con i filtri cromatici di correzione o con il polarizzatore), modificare il contrasto (per esempio con i filtri colorati per il bianconero o, anche qui, con il polarizzatore), o introdurre effetti speciali (con i filtri digradante, flou, cross-screen eccetera) o, infine, riduzioni di luminosità (con i filtri di densità). Nelle prossime pagine una carrellata delle principali tipologie di filtri reperibili in commercio, gran parte dei quali concepiti per riprese con diapositive a colori, mentre altri ampiamente usati nel bianco e nero.
 

Il fattore di assorbimento
La presenza di filtri fotografici non trasparenti posti sulla lente frontale dell'obiettivo è causa di un assorbimento di luce, che va corretto modificando l'esposizione in base al fattore specifico di assorbimento del filtro impiegato. Detto fattore di assorbimento è indicato generalmente sulla montatura del filtro stesso, sotto forma di una cifra seguita da una X (leggi "per").

Il valore indica il fattore per il quale deve essere moltiplicata l'esposizione: per esempio un filtro con fattore d'assorbimento 2X richiede che l'esposizione sia raddoppiata, ad esempio moltiplicando per 2 il tempo di posa (da 1/30sec devi passere a 1/30sec) oppure aprendo il diaframma di uno stop (ad esempio da f/16 ad f/11).

Qualora il filtro riporti la scriutta 1X o non presenti alcuna dicitura vuol dire che l'esposizione non deve essere corretta. Ricorda comunque che le fotocamere misurazione esposimetrica TTL tengono conto dell'assorbimento del filtro e forniscono una lettura esposimetrica affidabile anche utilizzando filtri non trasparenti.

I filtri di conversione
Ne esistono sia in vetro ottico sia in plexiglas e servono a riequilibrare i colori dell'immagine quando si impiegano fonti di illuminazione diverse da quelle per cui è tarata la pellicola impiegata.
Il loro uso pratico è limitato a questi due casi.
a) quando adoperi una normale pellicola per illuminazione diurna, ossia tarata per fornire i colori ottimali impiegando la luce del sole o quella fornita da un flash (pellicole tarate a 5.500° Kelvin, definite Daylight) ed il soggetto è illuminato con lampade a luce continua come le lampadine domestiche o gli illuminatori alogeni al quarzo;
b) quando impieghi una pellicola definita "per luce artificiale" ossia tarata per 3.200° Kelvin, definita "Tungsten") per fotografare il soggetto con la luce solare o con quella del flash.
Il problema pratico da correggere è rappresentato dalla dominante giallo-rossastra nel primo caso, e da quella bluastra nel secondo.


Esistono filtri di conversione in varie gradazioni, ma i due gruppi principali sono costituiti dai filtri blu, contraddistinti dal numero 80, che servono appunto per correggere la dominante rossa che appare nelle immagini riprese con pellicola a colori tarata per luce diurna quando la scena è illuminata da lampade ad incandescenza e gli ambra che invece si dentificano con il numero 85 e si adoperano nel caso opposto, quando si usano pellicole tarate per luce artificiale in un ambiente illuminato dalla luce del sole oppure del flash, per eliminare la dominante blu che altrimenti affliggerebbe tutta l'immagine.

Il filtro polarizzatore
Questo filtro serve per eliminare i riflessi provocati dalle superfici lucide, come quelli che si formano sul piano di un tavolo, sulle finestre esterne di un palazzo o sulle foglie di un albero. Ad esempio consente di ripristinare la visibilità attraverso la vetrina di un negozio, oppure ottenere acque cristalline, con il fondale (in acque basse) in buona evidenza, nelle foto scattate al mare.
Il polarizzatore serve, inoltre, per "rinforzare" il colore del cielo azzurro, sottolineando i contorni di eventuali nuvole, in quanto elimina i micro riflessi causati dalle miriadi di goccioline d'acqua che costituiscono l'umidità atmosferica. E' da notare, comunque, che il filtro non ha effetto sui riflessi provenienti da superfici metalliche, come ad esempio gli specchi o le cromature (è impensabile, dunque, impiegare questo accessorio per "cancellare" la propria immagine riflessa in uno specchio...).
 

Lineare o circolare?
Vengono prodotti due tipi di filtro polarizzatore, il lineare e il circolare, analoghi nel funzionamento e negli effetti finali, ma con alcune differenze nella struttura interna. I primi, ossia i polarizzatori lineari, possono dare qualche problema se impiegati in combinazione con fotocamere che hanno la cellula esposimetrica (o del sistema autofocus) posta dietro specchi secondari o elementi parzialmente riflettenti.
In questi casi, per evitare imperfezioni nel funzionamento AF o dell'esposizione, sarà bene impiegare il più costoso polarizzatore circolare.

L'effetto del polarizzatore varia a seconda della posizione del sole e della superficie riflettente rispetto al punto di ripresa e può essere facilmente controllato prima dello scatto grazie alla visione diretta offerta dal mirino della reflex.
Affinché generi effetti visibili, a differenza di altri filtri, il polarizzatore deve essere opportunamente orientato. Per tale ragione i polarizzatori dispongono di una speciale doppia montatura che permette la rotazione del vetro ottico rispetto alla lente frontale dell'obiettivo.
Come accennato in precedenza, dato che l'entità dell'effetto va controllata direttamente, le fotocamere reflex si rivelano lo strumento ideale per fotografare con questo accessorio.

 

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