Senso del luogo, Bruxelles
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© Elina Brotherus Still images from
The Black Bay Sequence, 2010
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Sense of Place European Landscape Photography è la mostra centrale della nuova edizione di Summer of Photography che si può ammirare al Palais Des Beaux-Arts di Bruxelles fino al 16 Settembre. Il paesaggio ha occupato un posto di rilievo nella storia dell'arte in generale, e in quella dell'immagine in particolare. Ma ora è di un'attualità stringente dettata dagli imperativi di tutela ambientale dell'era post-industriale. Questa preoccupazione del nostro destino collettivo ci invita a riconsiderare il nostro rapporto individuale con l'ambiente e a iscriverlo meglio nelle nostre tradizioni e nella nostra storia. Un'esposizione intitolata “Senso del luogo” declina il tema attraverso la fotografia europea, con circa 160 opere di 40 fotografi provenienti da tutti i paesi dell'Unione europea (da Andreas Gursky a Massimo Vitali, da Joan Fontcuberta a Elina Brotherus), riflette la varietà del paesaggio europeo. Diviso in tre principali regioni geografiche – Europa del Nord, del Centro e del Mediterraneo - le opere permettono di capire che le identità possono sedimentarsi anche in contatto con l'ambiente naturale. I fotografi non mostrano l'Europa come un semplice spazio politico, ma come un luogo portatore di senso per ciascuno di noi.
© Nikos Markou, Elefsina, 2004
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© Arion Kudasz Cemetery, Latvia, 2008
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A glimpse at Photo Vogue
101 photographers/101 pictures, Milano
Vogue Italia è da sempre particolarmente attento a sostenere l'eccellenza fotografica, in questa direzione nell'aprile del 2011 è nato Photo Vogue, un canale di Vogue.it pensato per promuovere il lavoro dei fotografi, professionisti e non, da ogni parte del globo. Il funzionamento è molto semplice, chiunque infatti può caricare le proprie foto che prima di essere pubblicate dovranno passare il vaglio della redazione di Vogue.it sotto la supervisione di Alessia Glaviano, photo editor di Vogue Italia e L'Uomo Vogue. Dal suo inizio a oggi Photo Vogue conta la presenza di 30 mila fotografi e oltre 55 mila immagini approvate, è inoltre online la piattaforma che concretizza la collaborazione tra Photo Vogue e Art+Commerce, la prestigiosa agenzia fotografica internazionale che rappresenta alcuni fra i più grandi fotografi contemporanei tra cui i contributors di Vogue Italia Steven Meisel, Craig McDean, Sølve Sundsbø, Tim Walker e Paolo Roversi. La collezione di Photo Vogue ospitata da Art + Commerce è una library di immagini tutelate dal diritto d'autore e contiene le foto pubblicate su Photo Vogue. Un'iniziativa che garantisce ai fotografi di Photo Vogue di aumentare in maniera esponenziale visibilità e profitti. La mostra A glimpse at Photo Vogue - 101 photographers/101 pictures (alla Galleria Carla Sozzani dal 20 luglio al 10 agosto) raccoglie 101 scatti di 101 fotografi diversi, alcune fra le foto più belle pubblicate sulla piattaforma.
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Stanley Kubrick fotografo, Napoli
168 fotografie (1945-1950) di un giovanissimo Stanley Kubrick. Il talento inesplorato di uno dei più grandi geni cinematografici del dopoguerra, regista di Lolita, Arancia meccanica, Eyes Wide Shut. Se non fosse diventato un regista geniale, forse sarebbe diventato un fotografo geniale. Il PAN, Palazzo delle Arti Napoli, fino al 9 settembre 2012, presenta i sorprendenti lavori fotografici di Stanley Kubrick, che a soli 17 anni viene assunto come fotoreporter da Look Magazine, una fra le più importanti riviste statunitensi (grazie a una sua foto che ritraeva un edicolante affranto per la morte di Roosevelt nel 1945 che affascinò così tanto Look Magazine che subito venne assunto), per documentare la vita quotidiana nell'America dell'immediato dopoguerra, attraverso le storie di celebri personaggi come il campione di boxe italo-americano Rocky Graziano o il giovane attore Montgomery Clift, le inquadrature contraddittorie di una New York in corsa per diventare la nuova capitale mondiale, o della giovane borghesia universitaria della Columbia University luogo d'élite dove l'America formava la classe dirigente del futuro. Il progetto espositivo indaga il suo stile nel fare fotografia, che rivela una precocissima profondità umana, poi ritrovata nei suoi futuri capolavori di regia. La mostra è inoltre un'occasione per conoscere le radici della creatività di colui che sarebbe diventato un fotografo di prima grandezza, se non avesse improvvisamente lasciato il suo lavoro per girare il film Paura e desiderio (1953), primo lungometraggio di una straordinaria avventura da regista. Contraddizione umana, dramma psicologico, mistero, seduzione, nei personaggi delle fotografie si percepisce la stessa caratterizzazione estetica dei suoi film. L'influenza della fotografia giovanile sulle future opere cinematografiche del regista deriva in parte anche dal metodo della rivista Look, che cercava una narrazione a episodi. I responsabili della rivista volevano cioè che il soggetto fosse seguito costantemente, che venisse fotografato in tutto ciò che faceva. Sebbene divenuto regista di successo, il legame con la fotografia non si spezzò mai: basta considerare i lunghi tempi di inquadratura cinematografica di Kubrick. Il regista passava ore a studiare il particolare dell'immagine, la prospettiva, l'illuminazione, la posizione dei soggetti e degli oggetti in scena, come fosse una fotografia.
Betsy Von Fustenberg leggendo un copione sul davanzale (1950)
© Stanley Kubrick.
Courtesy of PAN,
Palazzo delle Arti Napoli
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Showgirl
Kubrick mentre fotografa Rosemary Williams (1949)
© Stanley Kubrick.
Courtesy of PAN,
Palazzo delle Arti Napoli
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