Sono un fotografo legato al mondo dello sport, e nel mio caso, quasi esclusivamente, a quello delle moto da corsa. Viaggio in continuazione, spostandomi da un circuito all'altro in tutto il mondo. Le stagioni per me sono spesso all'opposto e se il fuso orario è tanto non cambia davvero nulla. Il jet lag non intacca il mio orologio biologico. Fotografia sportiva non è solo velocità nel realizzare il tuo scatto e quando i tuoi soggetti non sono solo le moto che sfrecciano veloci ma diventano gli uomini che le guidano avviene l'imprevedibile. Il tuo vero pilota idealmente scende dalla moto e la tua fotografia diventa ricerca, cura del particolare, analisi. Il tuo uomo "prende volto", assume sembianza, si definisce. Si alza la visiera scura che lo nasconde in volto. E sei entrato nella sua anima. Anche questa può essere fotografia sportiva. Da anni ho la fortuna di seguire sui campi di gara, e spesso anche al di fuori, un pilota unico come Valentino Rossi. Una conoscenza diventata nel tempo stima e amicizia.
Fotografare le moto da corsa (e Valentino Rossi) © Gigi Soldano
Sfogliando il mio simbolico album dei ricordi posso oramai rappresentare un personaggio che negli anni si è trasformato sia caratterialmente che fisicamente. Una preziosa raccolta di scatti dedicati a un grande dello sport. Spesso poi gli album diventano libri come nel caso di It's been a great race. La possibilità di raccogliere uno spaccato di vita sportiva e non, durato ben sette anni. Una storia indimenticabile. Nemmeno un momento lasciato all'improvvisazione. Nessuna sbavatura. Sette capitoli, all'ombra di un uomo sempre più grande e sempre più forte. È stata la possibilità di frugare per molto tempo nell'anima sportiva di un soggetto esagerato, cercando di non perdere mai la sua vera identità. È stato come innamorarsi e poi continuarlo a fare. Ancora. Un grande vantaggio divenuto un vero privilegio. Veri segni. Forti, colorati e luminosi. Indelebili. Guai rischiare di perderli e non comprenderli!
It's been a great race! © Gigi Soldano
Ho sempre pensato: "Il giorno che parto e non dovessi averne voglia è meglio lasciar perdere". Quando per tanti anni fai un lavoro come il fotografo sportivo spesso ti capita di tornare negli stessi posti come piste, autodromi, box e sale stampa. Spesso si ripetono situazioni di lavoro già vissute più volte, spesso ritrovi soggetti che ti si presentano consueti e uguali come la volta prima. Uno scenario spesso riproposto, uguale che ti porta alla noia. E su questo palcoscenico, che non ti sorprende più, devi invece continuare a sperare che i tuoi attori riappaiono diversi e sorprendenti. L'amore che hai per il tuo lavoro, la fantasia, il rapporto diretto instaurato con i tuoi attori, fanno la differenza. Un gioco, condiviso con qualche collega, è quello di riuscire a scattare un'immagine diversa da quelle che, prevedibili, tornerai a scattare come la volta prima. Il gioco consiste nel sentirti diverso ogni volta cercando di riuscire a interpretare in modo differente una realtà spesso consueta. È come sentirti un altro fotografo. Ti aiuta la luce, l'ottica di ripresa che per una volta vuoi utilizzare in un altro modo, la voglia di cambiare una realtà che conosci troppo bene. Un gioco sottile che avvince e convince. Conoscere il gesto puro dell'atleta per ricordare sempre che dietro c'è l'uomo con le sue certezze e le sue illusioni. E, allora, la voglia di guardargli dentro - non accontentandosi mai – per continuare a volare con le ali della follia.
Fotografare le moto da corsa (e Valentino Rossi) © Gigi Soldano
Oggi siamo in pista e apriamo la borsa. Il fatidico trolley contenente la tua attrezzatura che pesa pochissimo al check-in e che si appesantisce in tutte le altre situazioni. Il lavoro nei circuiti ti obbliga ad utilizzare lunghe focali come teleobiettivi da 600 mm. Il mio è un Nikon f.4 Una seconda ottica che spesso utilizzo è il 400mm f.2.8. In pista, le postazioni di ripresa sono spesso lontane dal tuo soggetto. Non puoi farne a meno. Il corredo si completa con uno zoom 70-200 f.2.8 per fotografie più descrittive e scenografiche. Il lavoro ai box o nelle aree circostanti prevede l'uso di ottiche che definirei universali. Lo zoom 70-200 e il 28-70 f.2.8 mentre in situazioni dove manca spazio, come spesso succede nei box meno moderni, uso un'ottica 14-24 mm f.2.8. La possibilità di stare all'interno di aree super riservate e non accessibili alla massa dei colleghi mi permette spesso di realizzare immagini uniche e originali. In queste situazioni devi essere sempre molto discreto. Devi saperti spostare con attenzione e tanta misura. Ci si ritrova infatti all'interno di un microcosmo dove ogni movimento, ogni gesto o segnale hanno significato. Sei al fianco del pilota e dei suoi meccanici e devi quindi conoscere alla perfezione il loro lavoro e le loro reazioni. Non devi mai essere di intralcio. Ecco perché spesso utilizzo flash rematati che aiutano a illuminare la zona senza essere troppo invasivi.
Fotografare le moto da corsa (e Valentino Rossi) © Gigi Soldano
L'immagine più bella sarà sempre quella che ottieni riflettendo e dandoti ragione delle tue scelte. Sono un fotografo di sport e di uomini dello sport. Cosa significa? Per fotografare uno sport devi prima di tutto conoscerlo e forse addirittura praticarlo. Devi capire gli uomini dello sport ed essere, quando è possibile, discreto vicino di banco. Silenzioso e rispettoso testimone. Solo così otterrai una vera foto. Non puoi affidarti solamente al caso o al fortuito. Esiste questa possibilità, è vero, ma raramente si è soltanto fortunati. Ogni giorno sono felice di realizzare la "foto più bella" sfruttando sicuramente l'esperienza professionale ma anche affidandomi alla fantasia e all'amore per la fotografia accettando la sfida contro il consueto e il prevedibile. Trovare gusto nel proprio lavoro resta il vero segreto. Metterci amore. E lontani dalle gare il tuo lavoro non cambia. Il ritmo del tuo lavoro è la tua gara. È la passione. La voglia di continuare a provarci. E come in tutti gli sport il podio diventa il tuo sogno e prima o poi arrivi primo e ci sali!
Fotografare le moto da corsa (e Valentino Rossi) © Gigi Soldano
Chi è
Gigi Soldano fin da giovane si avvicina al mondo della fotografia e in particolare a quella dello sport dei motori. Laureato in Scienze Sociali svolge l'attività professionale da oltre 25 anni. Milagro, la sua Agenzia, fornisce immagini all'editoria di settore, italiana ed estera, avvalendosi di un pool specializzato di professionisti. Collabora direttamente con le più importanti case motociclistiche e i loro uffici comunicazione e media, nonché con numerose agenzie internazionali di settore. Da anni documenta viaggi d'avventura e competizioni sportive estreme spesso al fianco di personaggi famosi del mondo dello sport, campioni e non solo. Numerosi i suoi libri fotografici.
Gigi Soldano e Valentino Rossi
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