La fotografia è per me essenzialmente
una forma di comunicazione,
"scrittura della luce" che si avvale di uno strumento più
o meno tecnologico; strumento
dietro al quale si cela sempre e comunque un modo
di intendere e di interpretare la realtà che ci circonda.
Colline © Nicola Vigilanti |
La macchina fotografica e il suo mirino
sono per me dei veicoli verso
ciò che l'occhio ha appena intuito. Verso ciò
che la realtà potrebbe essere. Così da trasformare
una comune pozzanghera in un mondo pieno di riflessi in cui palazzi, persone e oggetti possono assumere cromature
inesistenti in realtà. Una persona, un animale, un
oggetto possono proiettare ombre che si prestano a qualsiasi interpretazione e che,
solo così, possono diventare un sottile e immaginifico gioco per chi le osserva.
Ciò che più mi piace e mi diverte nell'azionare
uno scatto è avere la possibilità di interpretare
le forme che possono scaturire da situazioni molto comuni,
da oggetti diversi e dalla scialba apparenza, da una persona
in controluce o dalla sua ombra
allungata sull'asfalto.
Mi diverte ricevere e offrire un'interpretazione dei contorni
come per le foto dei riflessi, delle ombre, delle sagome.
Il fascino di uno sguardo, invece, mi si rivela attraverso
il mirino e cerco di immortalarlo nel preciso istante
in cui serio, indifferente, triste o divertito si presta
allo scatto stesso.
MBA's Cup © Nicola Vigilanti |
Gli ambienti, la natura e i paesaggi, apparentemente
immobili resteranno uguali almeno una volta in una fotografia
appena scattata, che, nel tempo, dimostrerà, come
tale immobilità è
solo apparente: i cambiamenti sfuggono alla frenesia giornaliera,
al tram tram quotidiano.
La sensazione di vedere il mondo attraverso la fotografia
è un istinto che permette un'astrazione
dalla realtà che, senza la macchina fotografica,
non sarebbe possibile. Il tempo di uno scatto fotografico,
inoltre, non consente molta riflessione
su ciò che realmente si vuole immortalare: è
un istinto che molto spesso porta a realizzare immagini
surreali o semplicemente belle per i colori, per i contrasti
o per un momento che sarà unico per sempre. Non è
finita.
Ferry departure © Nicola Vigilanti |
La mia passione per la fotografia nasce
essenzialmente in camera oscura
ed è fatta di odori forti, di magie in vasche agitate
con trepidazione, ma al tempo stesso con cura estrema per
ciò che si sta rivelando sulla carta fotografica.
Quell'immagine, che lentamente appare, riporta alla mente
non tanto il momento in cui la foto è stata scattata,
ma la sensazione provata durante
lo scatto stesso.
Con la tecnologia digitale
vengono meno gli odori e l'atmosfera, ma quando l'immagine
si rivela, ormai sottoforma di pixel, crea emozioni altrettanto
forti. Inoltre, la possibilità di condividerle con
tante persone in breve tempo è sicuramente una soddisfazione
che prima non ci si poteva permettere con molta facilità.
Riflessi sui Navigli a Milano © Nicola Vigilanti |
Ho avuto la fortuna di conoscere entrambe
le tecniche e le filosofie della "scrittura
di luce". Ciò che mi affascina è che
essere dietro al mirino e immortalare per sempre qualcosa
o qualcuno è sempre un'emozione, un'insieme di sensazioni
che convergono in un'unica direzione, libera da ogni costrizione
e aperta ad ogni interpretazione possibile. Il mio modo
di intendere la fotografia si esprime, infine, nel desiderio
e nella continua volontà di poter girare
il mondo, affidando a immagini sempre nuove il compito
di raccontare e, molto spesso, interpretare, ancora una
volta, la realtà che ci circonda.
Uccelli © Nicola Vigilanti |
Chi sono
Nato a Bari nel 1977, ho iniziato molto presto ad appassionarmi
alla fotografia grazie all'interesse per la camera oscura,
oltre che per la fase di ripresa.
Pur dedicandomi agli studi universitari, ho sempre trovato
il modo di approfondire nuove tecniche fotografiche e di
metterle in pratica, cercando di viaggiare il più
possibile.
Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche presso
l'Università di Bari, ho frequentato un master sui
processi di transizione dei paesi dell'Est, svoltosi presso
le università di Staffordshire, Anversa e Praga.
Nel corso delle mie esperienze accademiche e lavorative
ho sempre dedicato molto tempo all'attività di fotografo
freelance, realizzando vari reportage su popolazioni, paesaggi,
natura, viaggi ed eventi nautici, prevalentemente in Centro
Europa, Nord e Sud Italia.
Attualmente sono orientato verso nuove esperienze in campo
internazionale, soprattutto per quanto concerne il reportage.
In continuo aggiornamento circa le nuove tecnologie e metodologie
di lavoro, sono sempre aperto a nuove esperienze di lavoro
in campo fotografico.