Birdmen

A cura di:

Dod Miller


© Dod Miller

In Inghilterra, ogni anno, coloro che vogliono tentare il volo, si ritrovano a fine estate nella piccola città costiera di Bognor Regius, nell'East Sussex, dove inventori seri e meno seri si misurano nella Birdman Competition, il cui obiettivo è riuscire a volare per una distanza di almeno cento metri. Uno sfoggio di macchine volanti, costumi stravaganti ed eccentricità di ogni genere. Dod Miller ne ha documentato situazioni e personaggi in un divertente e ironico lavoro fotografico, in puro stile British. La mostra di Dod Miller è dal 18 ottobre al 20 novembre alla Galleria Grazia Neri di Milano e poi a Bolzano, dal 5 al 31 dicembre, a cura del Circolo Tina Modotti, presso i locali del Muflone Rosa. Di seguito riportiamo la presentazione dello stesso Miller:

 



© Dod Miller

 

«Lavorando come fotogiornalista, ho testimoniato molti differenti momenti: alcuni strani, altri bellissimi, altri ancora tristemente tragici. Ho documentato rivoluzioni, la fine del Comunismo ed anche la benedizione del Papa a una Basilica edificata nella giungla in Africa Occidentale. Un giorno mi sono ritrovato su un ponte della Manica sperando di poter vedere un uomo volare. Ricordo la foto di Don McCullin di uno dei partecipanti a Selsey Bill, dove la competizione ebbe inizio; anche lui trovò si trattasse di uno strano evento. Ogni anno coloro che vogliono tentare il volo, si ritrovano nella piccola città costiera di Bognor Regius, nell'East Sussex, o a Eastbourne. Qui inventori seri e meno seri si misurano in un testa a testa il cui obiettivo è riuscire a volare per un tratto di cento metri. Ancora nessuno fino ad oggi è stato in grado di farlo. I contendenti sono suddivisi in varie categorie e ci sono anche inventori che si presentano con complicati marchingegni simili a macchine leonardesche. C'è infatti anche una categoria intitolata a Leonardo che premia la macchina volante che più si distingue per originalità e design. A lungo ignorata come un caso di eccentricità all'inglese tendente al ridicolo, la competizione è oggi un evento che attira un pubblico di oltre ventimila persone. Quest'anno, alla sua ventiquattresima edizione, la sfida continua, e magari un giorno, chi lo sa, anch'io proverò a volare».


© Dod Miller

 

Chi è
Dod Miller (1960) è cresciuto tra la ex-Unione Sovietica, gli Stati Uniti ed il Sud Africa. Al suo rientro in Inghilterra, quattordicenne, ha proseguito la sua formazione scolastica a Londra. Alla fine degli studi ha iniziato a lavorare come fotografo per l'Hastings Observer e il Sussex Express. Intorno alla metà degli anni ottanta ha cominciato a lavorare come freelance per il Times, il Sunday Times, e più tardi per l'Observer. Nel 1993 è entrato a far parte dell'agenzia Network Photographers. Da quel momento si è occupato a lungo e in modo esaustivo dell'Europa dell'Est, documentando gli eventi legati alla rottura del blocco comunista. Negli ultimi anni l'abilità di Dod Miller di portare 'humor' nella sua fotografia è stata largamente riconosciuta dalla Advertising and Design Industry. Ha vinto quattro premi a World Press Photo e ha esposto in prestigiose sedi tra cui il National Theatre e la Photographers Gallery di Londra. Gli sono stati inoltre assegnati dall'Art Council e dalla Photographers Gallery due premi in denaro per sponsorizzare i suoi progetti personali. Ha vinto il premio D&Ads per il suo lavoro di design. È rappresentato in esclusiva per l'Italia dall'Agenzia Grazia Neri.

www.grazianeri.com


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