Editoriale
Apertura di eccellenza per l’ultimo numero dell’anno di Sguardi, con un approfondimento dedicato al grandissimo James Nachtwey, non solo «un fotografo di guerra», come dice Wim Wenders, ma «un uomo di pace, una persona che per desiderio di pace va in guerra e si espone, per creare la pace partendo da un odio sconfinato per la guerra e da un amore sconfinato per gli esseri umani». In occasione dell’apertura di Memoria, la più ampia retrospettiva mai concepita sul lavoro del fotografo statunitense (Palazzo Reale, Milano, fino al prossimo 4 marzo), Sguardi ha intervistato Roberto Koch, fondatore di Contrasto e curatore dell’antologica con lo stesso Nachtwey che non esita a definire il più importante testimone del nostro tempo.
Segue l’intervista, la presentazione di un volume edito da Contrasto in cui un fotografo rinomato come Joel Meyerowitz sceglie alcune immagini che hanno fatto la storia della fotografia (qui si presentano quelle di Alex Webb, Martin Parr e Mary Ellen Mark) raccontandone - con la mente rivolta a un pubblico di non specialisti - fascino, struttura e caratteristiche.
Una delle fotografe più influenti del nostro tempo è Annie Leibovitz, di cui arriva in libreria Ritratti 2005-2016, pubblicato da White Star, che raccoglie dieci anni di immagini iconiche dell’America dello star system e dell’establishment culturale e politico. Sguardi propone i ritratti di Obama, Rihanna e Bruce Springsteen, accompagnati da estratti dell’introduzione della stessa Leibovitz.
2017, tempo di anniversari e grandi numeri. Nikon ha festeggiato i suoi 100 anni. E 100 sono le fotografie con cui Laterza ripercorre gli oltre 150 anni della storia del nostro paese: la Storia d’Italia in 100 foto, appena pubblicata, riunisceinfatti100 fotografie scelte dalla photo editor Manuela Fugenzi e commentate da storici di prestigio, che diventano lo strumento per comprendere grandi e piccole storie, pubbliche e private, eventi di portata nazionale.
Chiude Sguardi di fine anno lo spazio [Condi]Visioni mettendo insieme foto, testi, fumetti, impegno civile, denuncia e testimonianza storica. Una doppia condivisione, tra chi produce immagini e chi parole. Da una parte, un lavoro sull’identità americana, frutto della collaborazione tra Richard Avedon, allora il più famoso fotografo di moda, e lo scrittore afro-americano James Baldwin: Nothing Personal, uscito a metà anni Sessanta, ora ripubblicato da Taschen e in mostra a New York. Dall’altra, un racconto contemporaneo sospeso tra fotografia e graphic novel pubblicato da Add: La crepa del fotografo Carlos Spottorno e il giornalista Guillermo Abril, un libro fuori dall’ordinario sulle frontiere dell’Unione europea, frutto di tre anni di viaggio, 25mila foto, 15 quaderni di appunti, decine di articoli e un World Press Photo vinto.
Buone visioni e letture con Sguardi.