Stephen Orlando è un fotografo e ingegnere di Waterloo, in Ontario, Canada. Dal 2014 lavora a un progettodi light painting photography che definisce Motion Exposure: fissando dei LED dai colori cangianti a oggetti familiari come i remi di una canoa o un kayak e fotografando con lunga esposizione, racconta la storia di un movimento. «Sono un appassionato della vita all’aria aperta e amo fare trekking e canoa nella natura selvaggia del Canada», ha dichiarato a Sguardi. «Ho anche un master in ingegneria aerospaziale, nel corso del quale ho usato delle linee aerodinamiche in una galleria del vento per studiare il flusso dei fluidi.
Nella mia fotografia, in Motion Exposure, unisco il mio amore per la vita all’aria aperta alle mie conoscenze ingegneristiche. In modo simile alle linee aerodinamiche del flusso dei fluidi, queste immagini mostrano il percorso degli oggetti. In una singola foto l’osservatore può confrontare la posizione dell’oggetto in punti diversi nello spazio e nel tempo. Considero la mia fotografia in parte come arte e in parte come visualizzazione di dati.
Delle strisce di luci Led sono fissate direttamente all'oggetto o alla persona fotografati. Le luci sono programmabili e scelgo lo schema di colori prima di ogni scatto. Tutte le mie foto sono delle esposizioni singole e le linee di luce non sono create o manipolate con Photoshop. Il mio lavoro richiede una pianificazione accurata, le giuste condizioni di luce e amici pazienti che mi assistono.
Per le foto di kayak e canoe la velocità dell’otturatore è di 10-30 secondi, a seconda della foto. Le foto sono scattate in condizioni di luce bassa in modo da permettere la giusta esposizione dello sfondo. Molte persone mi chiedono il perché la canoa, per esempio, non si veda nelle foto. Dato che le foto sono fatte in condizioni di luce bassa, le sole cose che si vedono – le sole cose che emettono luce sufficiente per essere colte dal sensore - sono quelle molto luminose o quelle statiche.
Gli alberi sullo sfondo sono scuri ma statici, quindi vengono mostrati nella foto. Le luci LED sono molto luminose quindi emettono una gran quantità di luce per ogni punto nello spazio e vengono evidenziate nella foto. Il canoista non emette molta luce e, dato che è in movimento, non lo è abbastanza a lungo nella stessa posizione per essere catturato dal sensore della macchina.
Per foto di oggetti che hanno movimenti ripetitivi, come i remi di canoa o kayak, ritengo che il paesaggio circostante fornisca un contesto sufficiente alla foto. Quando fotografo movimenti umani o strumenti a corda uso off camera flash per illuminare il soggetto nella singola posa. Tra il soggetto e la macchina deve esserci un certo movimento per permettere alle scie di luce di muoversi ed essere catturate all’interno della cornice. Nelle foto dei kayak la macchina è ferma, mentre nelle foto del violino il violinista è fermo e la macchina si muove. Per le foto del violinista ho usato il flash con sincronizzazione sulla prima tendina.
Mi sono ispirato principalmente a Gjon Mili, che è stato un maestro della light painting photpgraphy. Considero la mia fotografia come una continuazione del lavoro di Mili, ma con la moderna tecnologia della luce LED. Inoltre traggo ispirazione dalle installazioni all’aperto di Christo e Jeanne-Claude. Uso una Nikon D800 e un flash SB-900».
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