Tempo di premi. Non ci sono solo il World Press Photo o i World Photography Awards. Di recente sono stati resi noti i risultati di altri concorsi interessanti e altri sono entrati nella loro fase finale. Sguardi li passa di seguito in rassegna, presentando una scelta tra le immagini che hanno ricevuto un premio, una menzione d’onore o che ci sono sembrate più significative.
Il ritratto contemporaneo (aperto a tutti i tipi di fotografia ritrattistica, da quella di studio al concettuale, dall’autoritratto al ritratto di gruppo) è l’oggetto specifico dei LensCulture Portrait Awards, uno dei sei concorsi fotografici organizzati da LensCulture. A questo link si può vedere la Competition Gallery dove vengono pubblicate alcune delle immagini selezionate quotidianamente dal team di LensCulture, che la giuria internazionale (formata da photo-editor, direttori di agenzie, galleristi, fotografi, organizzatori di festival, ecc.) si appresta a visionare.
Naturalmente non è possibile mostrare tutti i lavori presentati, ma prima si invia il proprio lavoro, più alte sono le possibilità che venga pubblicato e possa ricevere condivisioni su Facebook e ottenere maggiore visibilità. I vincitori, le menzioni d’onore e i finalisti saranno annunciati a fine aprile e saranno in mostra al Photo London 2016 presso la Somerset House, uno dei più grandi e prestigiosi eventi annuali di fotografia per i collezionisti internazionali.
Tra le foto che qui presentiamo, segnaliamo l’intensità di un presidente sulla soglia dell'abbandono di Vincent Jendly, l'uomo e il suo cammello battriano di Li Wei, i cromatismi congolesi di Patrick Willocq, il gruppo di famiglia o di amici in un esterno sul pontile di Matt Borowick.
Oltre alle opportunità di visibilità immediata, partecipando ai LensCulture Portrait Awards si può anche ricevere dei feedback significativi sui lavori inviati (una serie o almeno cinque immagini singole), una recensione personalizzata da parte di un gruppo composto da più di una dozzina di redattori fotografici, recensori di portfolio, curatori, galleristi, editori e altri professionisti del settore.
Sono stati annunciati i vincitori e i finalisti (dieci per ciascuna delle sette categorie) del tredicesimo Photo Contest organizzato dal magazine e dal sito dello Smithsonian Institute, che quest’anno ha visto arrivare oltre 46.000 contributi provenienti da fotografi di 168 paesi. Sguardi presenta le nove immagini vincitrici.
Il gran premio speciale è andato ad Albert Ivan Damanik con la sua foto della nuvola di cenere che scende lungo le pendici del monte Sinabung, nel nord dell’isola di Sumatra, in Indonesia. Il premio dei lettori è andato all’immagine di Alice van Kempen del suo bull terrier, Claire, ritratto in un treno abbandonato.
Le immagini premiate nelle sette categorie (The American Experience, Natural World, Travel, Sustainable Travel, People, Altered Images, Mobile) vanno dalle cappelle mobili della profonda America di Lauren Pond alle carrozze ferroviarie riservate alle donne in India di Tamina-Florentine Zuch, da un momento di pausa dei lavoratori della notte a Tokyo di Benedetta Ristori alle lucciole nel bosco di Radim Schreiber. Il quattordicesimo concorso fotografico è già aperto.
Ultima segnalazione per gli International Color Awards, che hanno appena annunciato i vincitori delle due sezioni (professional e amateur) scelti tra la rosa dei finalisti delle diciotto categorie (Abstract, Advertising, Aerial, Americana, Architecture, Children of the World, Fashion, Fine Art, Food, Nature, Nude, People, Photojournalism, Portrait, Silhouette, Sport, Still Life, Wildlife).
Si va dalle immagini di leggerezza di Tim Hawley per l’advertising di Samsonite alle accurate texture delle foto aeree di Franco Cappellari (NPS) dal dinamismo delle immagini di moda di Simon Eeles (secondo posto assoluto) all’universo candido della natura di Victoria Parnall-Vaughan che le è valso il terzo posto assoluto.
Photographer of the year è stato eletto, per la sezione professional, Antonio Masiello, già vincitore della categoria Photojournalism, per il suo reportage sulla crisi dei migranti in Europa; e, per la sezione amateur, Daniel Fehr già vincitore della categoria Nudo, per le sue foto sospese tra luci pittoriche e geometrie dei corpi.