Errori da evitare
La ripresa fotografica è l'anello di inizio della catena di gestione del colore, non bisogna mai dimenticarlo. Il flusso di gestione viene chiamato in questo modo proprio perché va seguito, senza tentativi di risalire la corrente!.
Una volta che si è sviluppato un NEF in uno spazio colore limitato, non si potrà recuperare quanto si è perso. Se si decide di aprire in sRGB, non sarà possibile poi pretendere di ritornare ad uno spazio più ampio recuperando i colori persi.
Per visualizzare questo concetto proviamo a sviluppare un file in uno spazio colore molto ristretto: lo spazio didattico DPI-TEST-SMST-RGB, che taglia i colori saturi ben sotto l'AdobeRGB. Successivamente proviamo a ritornare indietro, per cercare un recupero in extremis, convertendo in Nikon AdobeWide RGB.
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Ecco le schermate esemplificative di cosa accade sviluppando un NEF in uno spazio colore ristretto e cercando di recuperare.
La prima schermata mostra il file sviluppato in apertura nello spazio colore DPI-TEST-SMST-RGB, la seconda con l'attivazione della conversione nel profilo più ampio Nikon AdobeWideRGB. Come si può vedere i colori persi non vengono recuperati.
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IN PRATICA
La situazione non è però così drammatica come sembra.
Le perdite sono generalmente limitate dalla presenza di pochi colori veramente saturi nella maggior parte dei soggetti, come pure dalla non estremizzazione delle differenze fra gli spazi colore usati normalmente, i quali non presentano caratteristiche così limitanti come lo spazio DPI-TEST-SMST-RGB.
Ecco una serie di esempi di andata e ritorno fra diversi spazi colore.
Come si può vedere da questa simulazione in Color Pursuit ®, la perdita di fedeltà cromatica convertendo
da uno spazio colore ampio a uno ristretto e ritorno dipende molto dal soggetto.
Questa è una comparazione fra la ripresa della Gretag ColorChecker SG ® e la ripresa notturna, entrambe aperte
in Nikon AdobeWide RGB, convertite in DPI-TEST-SMST-RGB e quindi riconvertite in Nikon AdobeWide RGB.
La seconda presenta un decadimento superiore che non viene recuperato.
Da sinistra a destra si vede il flusso di lavoro per le due immagini; l'ultima finestra visualizza le differenze
fra la prima immagine (originale) e il risultato delle due conversioni.
In basso vediamo le comparazioni relative fra la prima e la seconda e fra la seconda
e la terza immagine della ripresa notturna.
Ecco l'effetto della doppia applicazione del comando di conversione da profilo a profilo, come nell'esempio precedente,
ma con un'immagine dai colori poco saturi: la ripresa di un fiore. Anche passando attraverso lo spazio DPI-TEST-SMST-RGB
la perdita è contenuta.
Ecco cosa accade applicando la doppia conversione da Nikon AdobeWide RGB a Nikon sRGB e ritorno su due immagini diverse.
Come si vede dai valori riportati dagli indicatori dei punti di controllo (posti in zone estreme della foto notturna, dove la perdita è pressoché massima e minima) ci si trova di fronte a una variazione contenuta.
MAI APLLICARE UN PROFILO A SPROPOSITO
Si potrebbe essere tentati di provare il comando Applica profilo.
Nulla di più errato: in questo modo si comunica al motore di gestione del colore di cambiare i numeri interni al file (relativi al colore di ogni pixel) per rendere i colori nel nuovo spazio colore.
Poiché la caratterizzazione dei colori dei pixel e l'assegnazione dei numeri relativi allo spazio colore si è verificata in fase di sviluppo, il risultato è devastante.
Ecco cosa accade quando si cerca di applicare il profilo di uno spazio colore più ampio ad un file che possiede un profilo di uno spazio più ristretto: in questo caso è stato applicato il profilo Nikon AdobeWideRGB a un file DPI-TEST-SMST-RGB.
Dopo aver devastato il file si potrebbe essere indotti in errore pensando di recuperare riconvertendo nel profilo di partenza. Ecco cosa si ottiene! Il risultato potrà anche essere esteticamente piacevole ma è assolutamente lontanissimo da una benché minima norma accettabile di gestione del colore...
Applicare un profilo a sproposito è invece devastante per l'immagine anche quando lo spazio colore è un comune sRGB.
Ecco cosa accade applicando ad una immagine in Nikon sRGB il profilo Nikon AdobeWide RGB: i valori numerici dei pixel rimangono identici, ma vengono interpretati dal sistema di gestione del colore come appartenenti a uno spazio completamente diverso.