A prima vista la Coolpix P50 si presenta come una entry-level se paragonata alla sorella maggiore P5100 ma può vantare un obiettivo 28-102mm nativo, senza aggiuntivi, che, per un "reportagista", risulta molto duttile. Quando ho esigenza di lavorare in modo discreto e immediato cerco strumenti da tasca atti a risolvere tutte le esigenze di ripresa che mi garantiscano la risoluzione necessaria alla normale post-produzione per andare in stampa: la P50 crea un approccio divertente e sembra risolvere le esigenze da me espresse anche se lo spirito di questa fotocamera è evidentemente orientato verso la creatività rispetto alla mera registrazione della realtà, come solitamente richiesto dall'estetica fotogiornalistica. Niente paura, alle volte è meglio divertirsi. Ho provato questa macchina cercando di riprodurre le stesse situazioni di ripresa con i soggetti che abitualmente fotografo per i reportage e ho provato anche qualche scatto di mood che ho poi incorniciato con il bordo nero.
In questo scatto effettuato in modalità macro a 28mm, 1/10sec, f/2,9 e 64 ISO, è stato applicato il bordo nero
La funzione D-Lighting offre sicuramente un aiuto all'amatore o a chi ricerca un buon risultato nel ritratto senza poi spendere tempo in postproduzione. Personalmente ho trovato utile la funzione di AF sul viso: un accorgimento che aiuta la velocità di composizione con le macchine compatte certamente meno perforanti in velocità di esecuzione autofocus rispetto al sistema reflex usando il programma manuale, a causa della digitazione dei tasti per ottenere la corretta esposizione. Non ultimo la possibilità di alimentare la P50 con due banalissime e onnipresenti batterie stilo AA dà una certa sicurezza. Non mi è mai capitato di restare senza batterie ma in tempi di digitale la prudenza è d'obbligo. Comunque con due batterie stilo ricaricabili Hybrio di Uniross ho potuto scattare tranquillamente (e rivedere a monitor le immagini) per due giorni di seguito.
L'alloggiamento della scheda di memoria SD: qui una SDHC Lexar da 4GB dell'ultima generazione da 133x che viene fornito
con un pratico e miniaturizzato lettore USB adatto sia a scaricare le immagini che a trasformare la SD in una chiavetta USB.
Come si può vedere l'ampio monitor da 2,4 pollici si armonizza con i comandi posteriori lasciando un discreto spazio di manovra.
Le stilo ricaricabili sono più economiche delle batterie al litio proprietarie; vengono di norma vendute in confezioni
da 4 con il charger; se tutte e quattro le batterie si esaurissero mentre si sta ancora fotografando, in emergenza
possono anche essere sostituite con due comuni batterie AA acquistabili dovunque, e in qualsiasi parte del mondo.
A lato dello sportello del vano batterie è situata l'apertura per l'alimentatore a rete opzionale che si inserisce
nell'alloggiamento delle batterie.
Tramite l'adattatore opzionale CA EH-65A è possibile alimentare la Coolpix P50 attraverso la corrente di rete domestica,
funzionalità utile quando si scatta in interni per lungo tempo – riproduzioni, macro – o quando si deve collegare
a una stampante la fotocamera per lunghe sedute di stampa
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