Nikon 1 V1 ci ha sorpresi per le sue grandi prestazioni e le innumerevoli innovazioni tecnologiche contenute in un corpo macchina dalle dimensioni veramente ridotte. La prima fotocamera compatta ad ottiche intercambiabili in grado di associare ad un’elevatissima qualità delle immagini, alcune caratteristiche tecniche uniche al mondo. Tra queste ricordiamo il velocissimo e preciso sistema di autofocus, l’entusiasmante funzione Smart Photo Selector, grazie alla quale poter selezionare lo scatto migliore tra quelli salvati dalla V1 ad altissima velocità e, non ultima, la possibilità di registrare filmati in Full HD a 60 e 30fps. Un diverso modo di concepire la fotografia: basandosi su due concetti cardine, qualità delle immagini e velocità, Nikon reinventa lo scatto digitale proponendo una nuova modalità di registrazione, il Motion Snapshot, introducendo così il concetto di immagine dinamica. Senza dimenticare le potenzialità RAW/NEF per sfruttare appieno i Picture Control anche con Nikon View NX2, oppure per elaborare gli scatti con programmi come Nikon Capture NX2 magari arricchito da Color Efex Pro 3.0 di Nik Software. Un approccio alla fotografia digitale ricco di innovazione e tecnologia, che affianca alla fotocamera Nikon 1 V1 una completa linea di obiettivi e accessori. Tra questi, il modulo GPS Nikon GP-N100, ci proietta nell’affascinante mondo della “georeferenziazione” e del “geotagging”.
Proviamo in quota Nikon 1 V1 e GP-N100 mentre per il backstage ci avvaliamo di Nikon 1 J1.
Il piccolo e leggero modulo GPS prima di essere collegato alla slitta porta accessori della Nikon 1 V1.
Apprezziamo la velocità di scatto di Nikon 1 V1 sfruttando l’ottica Nikkor VR 30-110 F4.5-5.6.
Grazie alle ottiche intercambiabili e alla velocità di scatto utilizziamo Nikon 1 V1 ed il modulo GP-N100 per alcuni scatti in pista.
Installare il modulo GPS Nikon GP-N100
Piccolo e leggero, solo 21 grammi di peso, il modulo GPS si installa velocemente sulla slitta porta accessori di Nikon 1 V1. Provvisto di un comodo blocco di sicurezza, GP-N100 è dotato di un indicatore a led nella sua parte superiore e di una porta mini USB, opportunamente chiusa da una protezione in gomma, nella zona laterale sinistra.
La batteria EN-EL15 della fotocamera alimenta l’accessorio appena istallato. Il modulo GPS incomincia, infatti, a lavorare non appena accendiamo Nikon 1 V1 tramite il pulsante ON/OFF. Il suo led superiore inizia così a lampeggiare di rosso, indicandoci che il sistema GPS si sta inizializzando. Al suo primo utilizzo il modulo GPS lavora per circa 1 minuto, fino a quando l’indicazione a led non diventa verde. Successivamente, l’acquisizione del segnale diventa molto rapida. Il led rosso lampeggiante indica la fase di ricerca o l’assenza di segnale, mentre il colore verde ci informa che il sistema è pronto ed in grado di registrare i dati GPS. Un led con luce verde fissa ci darà, invece, la sicurezza di ottenere delle georeferenziazioni molto precise, potendo contare sul segnale GPS di 4 o più satelliti.
Tutto è stato progettato per ottenere la massima affidabilità e facilità di utilizzo: leggerezza e compattezza sono tra gli aspetti che notiamo sin da subito. La forma dell’unità GPS è studiata in modo da seguire il profilo del corpo macchina di Nikon V1, così da far quasi parte integrante con la fotocamera. Il sistema di aggancio, dotato di un apposito blocco, fissa in maniera sicura il modulo alla slitta porta accessori: un aspetto importante, visto che utilizzeremo questa apparecchiatura all’aperto.
A sinistra: Installiamo velocemente il modulo GPS sulla slitta porta accessori di Nikon 1 V1. Il sistema di blocco automatico impedirà che il GPS possa staccarsi inavvertitamente. A sinistra è visibile la porta USB protetta da un tappo in gomma, attraverso la quale potremo aggiornare GP-N100.
A destra: Bastano pochi secondi per essere in grado di registrare le prime immagini sfruttando il modulo GPS.
Nel nostro caso sono bastati poco meno di 50 secondi per ottenere, alla prima accensione, la piena operatività del modulo GPS. Durante l’avvio a caldo, invece, il tempo di acquisizione segnale si è ridotto notevolmente permettendoci di registrare i dati GPS dopo pochissimi secondi, a tutto vantaggio della praticità di utilizzo. La gestione del modulo GP-N100 è risultata intuitiva e facile anche a livello di menu ed opzioni. Tramite il “Menu” di Nikon 1 V1 ci è stato possibile accedere alla schermata di gestione delle opzioni GPS. Oltre alla possibilità di leggere i dati della posizione attuale, utile per conoscere velocemente latitudine, longitudine ed altitudine, questa schermata ci permette di gestire la funzione di autospegnimento del modulo e l’aggiornamento dell’orologio digitale della fotocamera tramite i dati GPS.
Tramite il “Menu impostazioni” possiamo accedere alla sezione dedicata al GPS.
La schermata con le tre opzioni GPS, la funzione di autospegnimento del modulo GPS, la verifica e visualizzazione della posizione attuale e la funzione per aggiornare l’ora dell’orologio di Nikon 1 V1 utilizzando i dati satellitari.
Una giornata in montagna per provare il GPS
Come location, per questo eXperience, abbiamo scelto il comprensorio sciistico di Pila, in Valle d’Aosta. 70 Km di piste perfettamente innevate a pochi minuti di telecabina da Aosta: una meravigliosa conca naturale da percorrere con sci o snowboard. L’opportunità di fotografare i paesaggi invernali spaziando dalla catena del Monte Bianco, al Mont Velan, dalla Grivola fino al Cervino e, perché no, di dedicarci anche a qualche scatto in pista e fuoripista. Le dimensioni compatte dell’attrezzatura ci permettono di trasportarla facilmente. Decidiamo di utilizzare uno zaino da freeride nel quale inseriamo l’attrezzatura di sicurezza per il fuoripista (Arva, pala e sonda da valanga): al suo interno riporremo anche la fotocamera e le varie ottiche, l’1 Nikkor 10mm f/2.8, l’1 Nikkor VR 10-30mm f/3.5-5.6 e l’1 Nikkor VR 30-110mm f/4.5-5.6. La compattezza e la leggerezza di Nikon 1 V1 si fanno apprezzare si da subito: proteggendo la fotocamera con un astuccio Lowepro possiamo portarla facilmente a tracolla.
Nello zaino da freeride oltre all’Arva, alla sonda e alla pala, mettiamo le ottiche per la Nikon 1 V1.
Il comodo astuccio della Lowepro trasporta e protegge la Nikon 1 V1.
Sfruttando, invece, l’ottica Nikkor da 10mm, più compatta, ci possiamo permettere di riporre velocemente la Nikon 1 V1 in una tasca della giacca a vento così da avere la fotocamera sempre a portata di mano. In seggiovia saliamo verso la pista del Couiss I e, tramite il nuovo impianto a “tapis roulant”, ci portiamo di poco sotto i 2.752 metri di altitudine della Platta de Grevon.
La partenza della seggiovia del Couiss I a Pila.
Fotografiamo la salita con la seggiovia del Couiss I con Nikon 1 V1.
Il nuovo “tapis roulant” che ci porta a prendere la pista 27 chiamata anche Platta de Grevon. Sullo sfondo il Monte Bianco.
Ci troviamo in alta montagna, attorno a noi possiamo ammirare il suggestivo panorama delle Alpi occidentali: è sicuramente il luogo ideale per provare il modulo GPS Nikon GP-N100 e scattare qualche immagine panoramica.
Una volta in quota ci troviamo sulla dorsale che divide la conca di Pila dalla sottostante vallata di Cogne. Di fronte a noi fotografiamo le vette della Grivola e del Grand Nomenon, più distante si intravvede il massiccio del Gran Paradiso.
Un’immagine panoramica scattata con Nikon 1 V1 ed il modulo GP-N100. Sullo sfondo a sinistra la Grivola, a destra il Grand Nomenon.
Panorama della Grivola (3.939 metri) e sulla sinistra le vette della Punta Bianca e della Punta Rossa. Nel cento lo spettacolare ghiacciaio del Trajo.
A sinistra: sfruttiamo le potenzialità del teleobiettivo Nikkor 30-110 mm per ottenere questa immagine della parte sommitale.
A destra: l’esatta posizione GPS dalla quale abbiamo fotografato il Grand Nomenon. Immagine tratta dalla schermata di “Visualizzazione Mappa” di ViewNX 2.
È il momento di muoversi e salire ancora di qualche decina di metri grazie all’impianto a “tapis roulant”. Un impianto di nuova concezione che, protetto da una simpatica galleria in plexiglass, ci farà raggiungere il punto più alto della nostra gita invernale. Scattiamo qualche immagine all’interno del tunnel e, con grande sorpresa, notiamo come il modulo GP-N100 riesce ad agganciare un ottimo segnale GPS.
Ancora alcuni scatti panoramici al Monte Bianco e al Grand Combin: è l’ora di iniziare la discesa sulla pista 27.
Utilizziamo l’impianto di risalita per raggiungere la pista 27.
Anche all’interno del tunnel in plexiglass il modulo GP-N100 registra correttamente i dati GPS.
L’immagine nel tunnel in plexiglass georeferenziata in ViewNX 2.
Scattiamo ancora alcune immagini con la V1, prima di iniziare la discesa con lo snowboard.
La discesa si snoda lungo una pista per sciatori esperti (pista nera) che presenta alcuni tratti ripidi: un tracciato considerato tra i più belli di Pila e della Valle d’Aosta.
Alcune soste ci permettono di fotografare il panorama circostante e di immortalare molti passaggi significativi, immagini che una volta a casa utilizzeremo per ricostruire il percorso della nostra discesa in snowboard. Lo sguardo spazia dal vicino Col Tza Sèche alla Cresta Nera, fino al più lontano Monte Cervino.
L’entusiasmante discesa sulla pista 27.
Il modulo GPS registra con precisione la posizione GPS di dove effettuiamo lo scatto durante la discesa.
Immagine tratta dalla schermata di “Visualizzazione Mappa” di ViewNX 2.
Grazie al teleobiettivo possiamo fotografare con Nikon 1 V1 il Col Tza Sèche.
Appena al di sotto della Platta de Grevon si gode di un panorama mozzafiato. Da dietro il crinale spunta la vetta del Monte Emilius, davanti a noi la Becca di Nona e sullo sfondo l’inconfondibile sagoma del Cervino.
Il GPS funziona perfettamente, al punto che decidiamo di metterne alla prova sensibilità e qualità di ricezione, spostandoci in una zona più in basso, dove il segnale potrebbe essere più debole. Ci dedichiamo al surf in fuoripista muovendoci all’interno di bellissimi boschi di conifere fino a fermarci in una zona leggermente pianeggiante dove verifichiamo la qualità della ricezione GPS. Il led del modulo GP-N100 è sempre di colore verde, segno che il GPS non ha perso il segnale satellitare, sebbene le condizioni siano alquanto proibitive.
Scendiamo di quota e continuiamo a registrare i dati GPS della discesa sulla pista 27.
In fuoripista ci addentriamo in un bellissimo bosco di conifere e proviamo il GPS.
Anche sotto gli alberi il modulo GPS continua a funzionare correttamente. Il led di segnalazione è verde.
A sinistra: un’immagine scattata in controluce con Nikon 1 V1 nel bosco.
A destra: la schermata di visualizzazione satellitare su ViewNX 2 ci conferma che la georeferenziazione immagine è molto precisa.
Il consiglio è, tuttavia, quello di utilizzare il modulo GPS in situazioni di “campo aperto” dove la ricezione del segnale GPS è di buona qualità. Benché le nostre prove confermino l’alta sensibilità e l’ottima ricezione del segnale da parte del modulo GP-N100, per avere la certezza di ottenere dati GPS esatti ed attendibili, con una precisione massima di 10 m RMS, occorre indubbiamente poter lavorare a cielo aperto. La batteria che alimenta Nikon 1 V1, la EN-EL15, ci offre un’incredibile autonomia. I consumi, utilizzando il modulo GP-N100, aumentano leggermente. Risultano, comunque, sempre molto ridotti, grazie anche alla possibilità di attivare la funzione di au
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