Si è soliti associare l'utilizzo del flash in esterni a
qualcosa di innaturale ed artefatto e, specialmente
in fotografia pubblicitaria, si pensa che occorrano
flash molto potenti per sovrastare la luce solare. Le
immagini relative a backstage di set fotografici outdoor
di tipo pubblicitario con modella o ritrattistico,
mostrano spesso grandi modellatori di luce montati
su unità flash, a loro volta collegate a potenti generatori.
Con l'utilizzo del lampeggiatore flash Nikon SB-5000, gran parte di questi set possono essere realizzati
con semplici mezzi, a vantaggio di una maggiore
versatilità nell'impiego e trasportabilità in location.
Grazie alle novità tecnologiche introdotte da Nikon
in questo nuovo flash e al suo innovativo sistema
di comunicazione wireless, è possibile utilizzare più
unità flash performanti e versatili, in grado di soddisfare
tutte le principali esigenze di illuminotecnica
nell'uso del flash outdoor, e in molti casi simulare gli
effetti della luce solare.
Se è vero che "fotografia" significa scrivere con la luce,
è altrettanto vero che è nell'uso della luce che entrano
maggiormente in gioco le abilità creative del fotografo
e le sue capacità di evidenziare i contorni, la fisionomia
di un volto, la texture, il volume, l'atmosfera e gli altri
elementi fondamentali della fotografia.
In questo eXperience ho il piacere di mostrare l'applicazione
pratica delle potenzialità del nuovo Nikon SB-
5000 che segna un decisivo passo in avanti nell'uso professionale
di flash portatili (grazie soprattutto al sistema
Advantage Wireless Lighting "AWL" ), in vari ambiti della
fotografia di soggetto come la ritrattistica, la fotografia
pubblicitaria, il fashion, il beauty ed il glamour.
Oltre alle caratteristiche comuni ad altri flash SB come
la portabilità (poco più di 400 grammi di peso), il nuovo
SB-5000 offre il massimo dell'affidabilità che lo eleva a
tutti gli effetti a lampeggiatore speedlight più adatto ad
un utilizzo nella fotografia pubblicitaria.
L'innovativo sistema di comunicazione wireless ci offre
la possibilità di utilizzare l'illuminatore in condizioni fino
ad oggi considerate proibitive, come ad esempio l'utilizzo
del flash all'interno di soft box o modellatori che
normalmente impediscono la comunicazione ottica e
l'utilizzo delle unità flash in pieno sole.
In ambito di fotografia pubblicitaria e di moda, lavorando
quotidianamente con molteplici e spesso complessi
schemi luce, nasce l'esigenza di settare velocemente i
rapporti di illuminazione: questo è oggi possibile grazie
al nuovo telecomando WR-R10 che consente il settaggio
direttamente in camera dell'entità dell'erogazione
luminosa di ciascun illuminatore in modo pratico e
veloce. La capacità dell'unità SB-5000 di rispondere in
maniera sensibile alle problematiche di illuminazione a
distanza, consente di creare e controllare qualsiasi configurazione
flash comprese illuminazioni multiple, grazie
alla possibilità di gestire fino a 6 gruppi.
Un altro vantaggio di non poco conto nell'utilizzo di questo
nuovo flash, è la possibilità di eseguire un numero
elevato di scatti sequenziali grazie all'innovativo sistema
di raffreddamento integrato che impedisce il surriscaldamento
del flash sotto pressione (oltre 80 scatti ad intervalli
di tre secondi e 100 scatti consecutivi alla massima
potenza). Questa caratteristica è indispensabile nel nell'uso
professionale per garantire affidabilità di ripresa ed un
workflow fluido durante gli shooting. In caso di necessità
di integrazione con vari tipi di luce, sia ambiente che continua,
l'SB-5000, grazie ad una soglia minima di erogazione
luminosa pari 1/264, offre risultati perfettamente
equilibrati anche in condizioni di scarsa luminosità, mantenendo
un'eccellente qualità del lampo.
Abbinare in modo scientifico luce flash e luce naturale in un set fotografico outdoor, è una tematica ampiamente trattata soprattutto rispetto alla tecnica del fill-in, dove il flash viene impiegato come luce di schiarita per attenuare l'impatto delle ombre generate dalla luce solare diretta sul viso e sul corpo del soggetto, oppure in situazioni analoghe per equilibrare i rapporti di illuminazione, come ad esempio in un controluce.
Questa tecnica è necessaria perché la fotocamera imprime un'immagine con rapporti luce-ombra differenti, rispetto a quelli percepiti dall'occhio umano. Per questo non è corretto affermare in senso assoluto che l'utilizzo del flash in esterna rende innaturale il ritratto, anzi se usato nel modo corretto e utilizzando i giusti modellatori per diffondere la luce in modo opportuno, rende più simile l'immagine a quella reale così come percepita dai nostri occhi.
In alcuni generi fotografici come nella fotografia di moda o nella fotografia glamour, la fusione di queste sorgenti è spesso gestita in modo da ottenere particolari atmosfere o foto creative. In alcuni set infatti è demandata al flash la funzione di sovrastare la luce solare o di creare una particolare luce d'effetto in combinazione con la luce ambiente che, dalla normale funzione di key-light, può assumere ruoli differenti all'interno del sistema di illuminazione.
Accessori come soft box e ombrellini possono essere perfettamente integrati all' SB-5000 per diffondere al meglio la luce erogata, mentre pannelli riflettenti sono di estrema utilità per il recupero della luce emessa dall'illuminatore. I pannelli diffusori inoltre offrono la possibilità di schermare e diffondere la luce solare diretta sul soggetto per poi poter utilizzare il flash con estrema versatilità.
La fotografia è un linguaggio che ha come obiettivo
quello di comunicare. Soprattutto nella fotografia di
soggetto il compito del fotografo è quello di caratterizzare
il ritratto, non solo attraverso elementi descrittivi, ma
soprattutto attraverso quelli evocativi. Sono questi ultimi
infatti gli ingredienti di base per costruire l'atmosfera, uno
degli aspetti più importanti della comunicazione visiva.
L'atmosfera è quindi la risultante dell'unione di più elementi:
oltre all'espressione del soggetto ripreso, al contesto
in cui è collocato e all'azione che sta svolgendo, la
luce con cui il fotografo illumina il modello caratterizza il
ritratto determinando una specifica suggestione.
Conoscere bene i principi alla base dell'illuminotecnica,
dell'esposizione e della composizione fotografica significa
avere gli strumenti necessari alla costruzione dell'immagine
che abbiamo ideato, finalizzata a comunicare con
efficacia il nostro messaggio.
In questo experience mostrerò dei set per illustrare le tecniche
nell'uso combinato di luce continua e luce flash. Per
realizzare molti di questi scatti è stato utilizzato il nuovo
sistema AWL impiegando la nuovissima Nikon D850 e
gestendo via radio uno o più unità Flash Nikon SB-5000
grazie al modulo WR-R10 applicato sul corpo macchina.
Questo sistema compatibile anche con altre fotocamere Nikon, è stato integrato anche sulla nuova D850, con cui finalmente è possibile gestire fino a 6 gruppi flash direttamente on camera, in un corpo macchina straordinario che soddisfa tutte le esigenze relative alla fotografia professionale ed in particolare, come nel mio caso, di ritratto ambientato, pubblicitaria e still-life.
Dal menù di gestione flash, in modo agevole grazie al nuovo touch screen, si possono regolare le modalità di funzionamento delle unità gestendo rapidamente i rapporti di illuminazione direttamente via radio. Questo rappresenta una svolta nella gestione di set fotografici dove le esigenze di scatto richiedono l'impiego di unità flash leggere, facilmente adattabili a situazioni complesse e soprattutto affidabili quanto un flash da studio sotto il profilo della qualità della luce, della velocità di scatto e della continuità del lavoro.
Ho potuto quindi allestire velocemente degli schemi luce
outdoor utilizzando SB-5000, la luce solare e semplici
modellatori come ombrellini e pannelli.
Il potenziale creativo del nuovo sistema AWL è altissimo
date le performance personalmente testate sul campo.
È il sistema che consiglio anche agli allievi dei miei corsi
di illuminotecnica perché consente di realizzare foto di livello
professionale grazie all'impiego di semplici strumenti
accessibili a tutte le tasche.
La caratterizzazione del ritratto dipende in modo imprescindibile
dalla scelta del sistema di illuminazione impiegato,
dai rapporti che intercorrono fra le varie sorgenti
luminose e dalla qualità della luce, che è gestita attraverso
l'impiego dei modellatori.
In questo fotografia di moda realizzata di sera ancora in presenza di luce solare, ho usato il mio Nikon SB-5000 sostituendo la luce del lampione con quella più potente del flash che mi ha permesso di esporre con tempi rapidi e tagliare via dall'immagine tutti gli altri elementi che distoglievano l'attenzione dai soggetti principali (sottraendo luce naturale all'ambiente e allo sfondo attraverso la gestione del rapporto tempo/diaframma).
Anche in questo esempio abbiamo risultati ed atmosfere totalmente differenti: pur utilizzando lo stesso soggetto, la stessa location, la stessa tecnica, lo stesso illuminatore artificiale, ma utilizzando un diverso schema luci ed un diverso modellatore (quindi un diverso sistema di illuminazione).
I principali sistemi di illuminazione sono:
Luce piena • Luce diffusa • Luce di taglio • Luce a fessura •
Luce bounce •
Luce ad anello •
Luce Rembrandt •
Luce a farfalla •
Controluce •
Luce Silhouette •
Luce dal basso
Ognuno di questi ha delle peculiarità, molteplici varianti e
molteplici derivati. Da qui infatti si sviluppano infiniti sistemi
di illuminazione, ma possono essere facilmente ricondotti
a questi sopra elencati.
Oltre all'atmosfera, lo schema luce deve anche essere
configurato in base ai lineamenti del soggetto per esaltarne
o celarne alcune caratteristiche. Ad esempio un soggetto
con pochi capelli può essere illuminato in maniera
adeguata, al fine di celare questa caratteristica, attenuando
e modellando eventuali luci d'effetto e abbassando il
punto di ripresa.
Un altro principio fondamentale che regola la costruzione
del set luci riguarda la valutazione di tipo estetico, ad
esempio un ritratto introspettivo ha sicuramente delle
scelte estetico-stilistiche totalmente diverse rispetto ad
un ritratto pubblicitario per la promozione di un prodotto
cosmetico. Diffondere la luce vuole dire gestire non solo
le ombre ma anche le micro ombre, ovvero le ombre che
visivamente delineano la texture, significa quindi dare un
effetto più gradevole e armonico alla pelle del soggetto
ripreso in un servizio per beauty e cosmesi o, al contrario,
enfatizzare le rughe di espressione in un ritratto.
Nella fotografia pubblicitaria, ed in particolare nella fotografia
di moda, si usano gli stessi schemi luce della
tradizione ritrattistica che però si riadattano in base alle
esigenze di questi generi fotografici poiché devono tenere
conto della caduta di luce anche sulla figura intera
e quindi sull'effetto complessivo del rapporto luci ed ombre.
Inoltre vanno realizzati spesso schemi dedicati in funzione
dell'abito indossato dalla modella, dagli accessori e
dei gioielli, rispetto a quello concepito per il viso della modella.
Poiché la luce può risaltare la forma o accentuare la
texture è facile capire che, rispetto alla ritrattistica, nella
fotografia di moda la stessa va gestita in modo dedicato
sia per il viso che per gli abiti usando schemi luce in modo
più versatile.
La scelta dello schema luce è sicuramente uno dei fattori chiave nella determinazione dell'atmosfera dell'immagine. La disposizione delle sorgenti luminose artificiali e naturali definisce lo schema di illuminazione comunemente chiamato "schema luce", che nella ritrattistica è la risultante del gioco di luci ed ombre ottenuto sul viso e sul corpo di un soggetto ripreso.
Le differenze di erogazione luminosa tra i vari corpi illuminanti, espresse in termini di stop, definiscono invece i cosiddetti rapporti di illuminazione.
La qualità della luce in un sistema di illuminazione si identifica principalmente con queste caratteristiche:
• temperatura colore
• direzionalità del fascio luminoso
• ampiezza del fascio luminoso
• grado di diffusione (che sinteticamente determina ombre nette e texture accentuate oppure ombre più o meno avvolgenti e riflessioni attenuate)
• angolo di incidenza rispetto all'asse fotografico (linea immaginaria tracciata tra la fotocamera ed il soggetto ripreso)
I modellatori di luce sono gli accessori che vengono anteposti agli illuminatori per modificare l'erogazione emessa sia da un punto di vista del raggio d'azione del flusso luminoso, che della qualità dello stesso incidendo quindi sul grado diffusione, distribuzione e concentrazione della luce emanata.
Uno schema luce può essere costituito da una o più sorgenti luminose ognuna delle quali ha una denominazione associata ad una specifica funzione:
La Keylight, o main light, è la sorgente luminosa più importante.
È quella che caratterizza l'immagine e connota
il carattere della scena in quanto proietta le ombre che
delineano l'enfasi del ritratto. È di norma le sorgente luminosa
più "dura" ed intensa di tutto il sistema di illuminazione.
Avere più sorgenti che erogano ad esempio una luce puntiforme,
anche se di diversa intensità, genererebbe sui lineamenti
del viso e del corpo del soggetto, ombre doppie
e penombre, che inficerebbero sulla coerenza della luce e
quindi sull'atmosfera creando degli inestetismi grafici.
Se di natura puntiforme o comunque non molto diffusa,
la luce esalta sia la texture della pelle che degli abiti, ed
accentua i riflessi delle superfici con maggior capacità di
riflessione, come punti luce, gioielli, occhi e brillantini.
La fill-light o luce complementare (chiamata spesso luce di schiarita, luce di riempimento o luce secondaria) è la luce che ha il compito di attenuare le ombre generate dalla keylight e di diminuire i contrasti della scena illuminata.
Nel ritratto serve a ridimensionare il gap in termini di stop fra luce riflessa dal viso nella parte in luce e quelle in ombra. Può essere sia diretta (softbox) che indiretta (pannello riflettente): la scelta dei modellatori varia a seconda del grado di diffusione desiderato (ne esistono diversi), dell'intensità necessaria rispetto all'esposizione e del controllo che si vuole avere sulla stessa.
Rim light o luce d'effetto, è la sorgente che conferisce profondità e rilievo all'intera immagine separando il soggetto dallo sfondo, ed è posizionata in maniera arretrata rispetto al soggetto. Rende ben leggibili i dettagli dei capelli e genera riflessi sugli stessi.
Background light, o luce di sfondo, è la sorgente luminosa che illumina il fondale ed il piano intermedio. Anche la stessa keylight può essere utilizzata come luce di sfondo, come nel caso di questa experience, a patto che la luce generata abbia un elevato grado di diffusione al fine di garantire una limitata proiezione delle ombre (anche se in alcuni casi la proiezione di ombre nette sullo sfondo è un elemento voluto dal fotografo per creare particolari effetti).
Queste ovviamente sono soltanto le principali funzioni, in quanto in un set luci posso coesistere molteplici illuminatori, come ad esempio un insieme di illuminatori spot puntati su specifiche zone della scena per conferire particolari effetti di luce.
Ora che abbiamo esaminato le terminologie proprie di un sistema di illuminazione, vedremo come è possibile replicare in termini di sistemi di illuminazione in situazioni outdoor ciò che normalmente viene fatto nel ritratto in sala pose.
Il flash è uno strumento indispensabile per il fotografo anche
in esterni e può svolgere differenti funzioni all'interno
dello schema luce utilizzato. Avere a disposizione due
fonti luminose differenti come la luce continua e la luce
flash, che a differenza della prima non risente dei tempi
di esposizione, significa avere un vantaggio nella versatilità
della gestione dell'illuminazione, potendo bilanciare le
due sorgenti anche tramite l'uso del rapporto di reciprocità,
sia per scopi estetici che creativi.
Quella più conosciuta ed utilizzata è la funzione di filllight,
da cui trae nome la tecnica del fill-in.
La luce di schiarita in un set outdoor, demandata frequentemente
ad un pannello riflettente, è spesso sottovalutata
dal punto di vista gestionale: non solo va dosata, ma va
anche direzionata nel modo più consono per evitare effetti
totalmente innaturali sul ritratto fotografico.
Mi capita sovente di vedere luci di schiarita effettuate con
pannelli riflettenti, utilizzati in modo inappropriato, riprendendo
dal basso luce solare nelle ore centrali della giornata
ad esempio. Questo genera spesso riflessi anomali e
proiezione di contro-ombre sui volti dei soggetti illuminati
e quindi una totale incoerenza di luce. L'uso della luce,
nonostante le molteplici possibilità creative, risponde a
dei principi fondamentali che fanno parte della tradizione
ritrattistica e cinematografica.
Avere precisione nella direzionalità e nell'intensità del fascio
luminoso che il pannello non può garantire, insieme
all'indipendenza da cavi di alimentazione e ad un minimo ingombro, rende l'SB-5000 uno strumento di lavoro unico nel suo genere. Grazie al nuovo sistema AWL è possibile utilizzare SB-5000 anche in ambito professionale, potendo gestire in autonomia lo shooting senza aiuto di assistenti, data l'estrema maneggevolezza e la longevità delle batterie.
La tecnica del fill-in (luce di riempimento), che si espleta attraverso il controllo dell'erogazione del flash rispetto alla luce solare, utilizzata in questo caso come keylight, è utile per schiarire in modo controllato le ombre generate dalla luce solare specialmente nelle ore centrali della giornata. Questa tecnica viene utilizzata anche nei ritratti in controluce per bilanciare i rapporti di illuminazione spesso squilibrati in scene ad elevato scarto di brillanza (alta differenza di stop fra alte luce e basse luci misurate in luce riflessa sul soggetto).
Quando infatti il flash è utilizzato in scene diurne ad alta luminosità e la sua erogazione non è sufficiente per un apporto adeguato come fill-light , si interviene modificando la distanza dal soggetto (per effetto della legge dell'inverso del quadrato della distanza) fino al limite consentito dall'angolo del fascio luminoso previsto sulla scena e modificando il rapporto di reciprocità (tempo/ diaframma).
In altre situazioni di scatto come quella di seguito riportata, per regolare l'intens