Usare flash Nikon SB-5000 significa avere alte prestazioni in termini di qualità, affidabilità e soprattutto versatilità.
È questo il grande vantaggio rispetto ad unità flash più impegnative e voluminose. Nell'esempio sottostante alcuni scatti ed il relativo backstage durante un set realizzato in riva al lago di Piediluco, in pieno controluce ed in una scena ad alto scarto di brillanza. Ho utilizzato la nuova Nikon D850 gestendo direttamente on-camera i rapporti di illuminazione degli SB-5000, adattandoli in base alle costanti e repentine variazioni fra cielo nuvoloso, velato, e piena luce solare.
Un altro contesto nel quale è molto utile avere a disposizione un Nikon SB-5000 è nella street photography.
Soprattutto quando siamo soli e non possiamo avvalerci di un assistente che possa aiutarci con unità flash o pannelli, possiamo contare su uno strumento leggero e facile da trasportare. In questo set ho gestito la luce in totale autonomia utilizzando un SB-5000 montato su un leggero stativo e accessoriato di un ombrello riflettente.
Con l'esposimetro esterno ho rilevato la luce incidente in ombra e nelle zone esposte al sole. Dopodiché ho aggiunto luce flash con Nikon SB-5000 modellato da un mini softbox o da un ombrello riflettente erogando ¼ o ½ della potenza totale. La luce diffusa schiarisce le ombre sul viso e sugli abiti delle modelle, compensando lo scarto di brillanza con la luce solare sul retro. In questo modo posso avere un'esposizione adeguata delle modelle, non andando in sovraesposizione sugli elementi del cielo e dello sfondo illuminato dal sole.
SB-5000 è ideale per situazioni come questa, potendolo installare alla giusta distanza anche in luoghi angusti, che risulterebbero inaccessibili per altre unità più ingombranti. Poter gestire al meglio la fusione fra luce naturale continua e luce artificiale flash è sicuramente uno dei fiori all'occhiello dei lampeggiatori speedlight Nikon, in particolar modo dell' SB-5000 proprio per la capacità di lavorare in high-speed sync (tempi di otturazione più brevi di 1/250").
Nel set sottostante ho utilizzato tempi di otturazione a 1/4000" per attenuare la luce solare presente sulla scena al fine di aprire al massimo il diaframma per una messa a fuoco selettiva con minima profondità di campo. Il flash è servito a simulare raggi solari sul soggetto in una scena dove non era presente per via del cielo velato dalle nubi.
Nel set seguente ho invece utilizzato la tecnica del fill-in in un contesto indoor.
Questo set di taglio glamour realizzato con Alessia Cermaria durante un cambio abiti per un evento con il gruppo Inautomatico fotografia a Roma, è stato realizzato in 5 minuti di orologio, piazzando un flash Nikon SB-5000 diretto frontale rispetto alla modella, in una location costituita da una grande stanza circondata da vetrate. La luce ambiente era già molto bilanciata ma il flash dosato in modo scrupoloso (1/2 stop in più rispetto alla luce proveniente dall'ambiente), è servito a conferire luminosità ai bellissimi occhi della modella.
In un set indoor è possibile sfruttare il flash per simulare la luce solare che entra da una finestra, come nel prossimo set che vedremo dove la simulazione è stata fatta in un ambiente totalmente privo di luce, in quanto le vetrate che vedrete non davano direttamente all'esterno, ma su un cortile semicoperto. Ho trasformato la scena grazie all'utilizzo di 2 unità SB-5000. Il primo girato all'interno di questo bar direttamente verso le modelle, simula una luce diretta solare mediamente diffusa, l'altro rivolto in esterno, coadiuva la scarsa luce solare che da nel cortile adiacente per avere un effetto più realistico e bilanciato.
I rapporti di illuminazione sono stati gestiti rispettivamente ad ¼ ed 1/16 dell'erogazione totale, quantità sufficienti nonostante la presenza di modellatori (ombrellino riflettente su entrambi i flash) data la scarsa luce presente all'interno dei due ambienti.
In questo set ho impiegato 4 unità flash per simulare una luce daylight in un ambiente molto più esteso del precedente. Sono dovuto ricorrere al flash in quanto il cielo era totalmente coperto e grigio. Il corridoio composto da vetrate è in realtà una zona sospesa al dodicesimo piano di un hotel. Per realizzare questo set senza l'ingombro di stativi sulla scena, ho scelto SB-5000 potendolo facilmente innestare tramite l'utilizzo di comuni clamp (pinze da studio) all'esterno delle finestre del palazzo.
Ho utilizzato una doppia luce frontale, di cui una più diffusa montando il flash all'interno di uno streep-light, una più dura, utilizzando il flash direttamente innestato sulla slitta della fotocamera, a cui ho anteposto un piccolo modellatore della Rogue per avere un minimo di diffusione. Ho usato questo sistema per avere un'ampia luce frontale in modo da eliminare le zone di bassa luce sul pavimento e le contro-ombre generate dalle luci dietro la modella. Ho utilizzato un flash innestato direttamente dietro la finestra ed un quarto flash sul retro montato su uno stativo, a cui ho applicato un piccolo snoot della Rogue, per avere una luce di shape sui capelli della modella.
In set outdoor il flash può essere utilizzato in controluce per simulare la luce solare diretta anche quando ci troviamo in una scena caratterizzata da cielo velato o coperto e bassi contrasti sulla scena. Per fare questo può bastare una sola unità SB-5000, con o senza modellatore luce, a seconda se vogliamo un effetto più incisivo o più modellante della stessa sul soggetto ripreso.
Il modo più semplice per simulare il sole è imitare gli effetti
della luce solare in controluce al tramonto. In una scena
di questo tipo, la luce è posizionata dietro il soggetto
ripreso e può essere posizionata su un normale stativo a
2,5 mt di altezza.
Inclinando verso il basso l'illuminatore e usando un fascio
luminoso ampio, si avrà una resa ottimale illuminando sia
i capelli che il busto del soggetto.
Per l'intensità del lampo
è sufficiente misurare la luce naturale incidente che arriva
sul retro del soggetto ripreso, ed erogare una quantità di
1 o 2 stop superiori di luce flash, misurata a luce incidente
sempre sullo stesso punto di riferimento adiacente il
soggetto.
Che si chiami kick light, rim light o hair light la luce che da
posizioni arretrate colpisce il soggetto è comunque una
luce d'effetto e prende il nome in base all'angolazione da
cui arriva e dalla zona del soggetto che investe.
In questo set ho simulato una luce solare diretta sulla scena grazie ad un SB-5000 posizionato in alto a destra e arretrato rispetto alla posizione del modello. Ho impiegato un comune softbox da 40 cm per ampliare il campo del fascio luminoso, a cui ho tolto il frost frontale per avere una luce più "dura", atta a simulare il sole e a risaltare la muscolatura del modello.
In questo set la modella era all'ombra di alcuni alberi, in una giornata di cielo coperto. Insieme ai miei allievi del corso di illuminotecnica base, ho simulato una luce solare mettendo fra i rami nikon SB-5000 e in modo contrappunto un pannello riflettente argento, in modo da sfruttare la luce stessa del flash come fill-light per schiarire le ombre sulla modella ed attenuare la caduta di luce. Non ho utilizzato modellatori luce, proprio per avere una luce dura e simulare al meglio i raggi solari che filtrano dai rami. Ho utilizzato una warming gel anteposta al SB-5000 per avere una risultante di toni più calda già in fase di scatto.
Quando si parla di uso creativo del flash, è facile immaginare
una luce che simula il sole in una scena serale.
Più complessa è la gestione del flash per sovrastare la luce
solare in una giornata estiva di pieno sole nelle ore centrali
del giorno. Ovviamente usando flash molto potenti si
riesce agevolmente ma ciò implica un notevole impiego
di risorse tecniche.
Basta però avere i giusti accorgimenti per ottenere un risultato
analogo anche con Nikon SB-5000.
Negli esempi di seguito riportati ho sovrastato in due differenti modi la luce solare.
Nel primo set ho filtrato la luce solare diretta con un pannello
diffusore. Questo modellatore oltre a creare ombre
meno dure ed attenuare i contrasti, toglie diversi stop alla
sorgente luminosa a cui è anteposto.
Ho creato quindi un ritratto in chiave beauty proprio attraverso
questa luce molto modellante e frontale.
Ho lasciato filtrare la luce diretta soltanto sulla gamba e
poi ho simulato un altro sole impiegando l'SB-5000 da
dietro la modella come luce d'effetto. Questo crea un'atmosfera
surreale e molto glamour.
È un esempio di come costruire un sistema di illuminazione
con più sorgenti luminose sfruttando soltanto luce solare,
un unico punto luce flash e pochi semplici modellatori.
In questo shooting ho realizzato degli scatti per gli abiti di Stefania Carrano durante un mio workshop nei lidi romani insieme al gruppo Inautomatico con la modella Georgina Hobor, ho superato in termini fotografici la potenza della luce solare, creando una luce surreale adatta ad alcuni tipi di fotografia di moda.
Sono riuscito a farlo usando la luce diretta del flash, senza sfruttare lo stesso al massimo della potenza aiutato dal cielo leggermente velato. Avrei potuto farlo anche con cielo sereno, ma data la distanza dell'SB-5000 per avere un fascio adeguato, ho aspettato che si formasse un sottile nuvola per togliere due stop alla luce solare. Ho usato tempi brevi e diaframmi chiusi usando il flash ad 1/4 della potenza per prendere al massimo i dettagli del cielo, che insieme alla palma fanno da sfondo a questo fashion portrait. L'SB-5000, nonostante il caldo, la luce solare diretta che lo investiva come si vede nelle foto backstage di seguito, non ha mai mancato un lampo, e le batterie hanno coperto l'intera durata dello shooting, con oltre 400 scatti quasi a piena potenza.
Questo è uno shooting realizzato con l'ausilio di soli 2
Nikon SB-5000 allo skate park di Cinecittà a Roma.
A questo set di taglio street, ho abbinato un breve video
di backstage realizzato per mostrare le tecniche di ripresa
e l'impiego del flash. Anche in questo caso abbiamo a
che fare con la potente luce solare nelle ore centrali della
giornata, con temperature proibitive, oltre 40 gradi, ed in
più con un soggetto in rapido movimento.